mercoledì 25 aprile 2018

SMARTPHONE GENERATION

Mentre c'è ancora chi si chiede se sia il caso di regalare o meno lo smartphone a una ragazzina di 10 anni (e io, detto tra noi, sarei per il no, anche se temo sia difficile resistere...), sempre più studi riferiscono un sempre maggiore utilizzo di questi dispotivi da parte di bambini sempre più piccoli.
Quello in cui mi sono imbattuto io è di Eleonora Cannonia, Teresa Gloria Scalisi e Andrea Giangrande dell'Università della Sapienza di Roma, e si intitola:
Indagine sui bambini di 5-6 anni che usano quotidianamente i dispositivi mobili in ambito familiare: caratteristiche personali e contestuali e problematiche cognitive ed emotive
Se volete approfondire potete acquistarlo qui, io poi vi dico cosa mi ha colpito, e qui intanto vi riporto l'abstract:
La diffusione tra i bambini di dispositivi elettronici interattivi (in particolare smartphone e tablet) è un fenomeno recente ma in crescente espansione. In Italia le ricerche si sono concentrate finora sui bambini in età scolare e sugli adolescenti, mentre sono pochi gli studi sui prescolari. Nel nostro studio 473 genitori di bambini di 5-6 anni hanno compilato un questionario che indagava caratteristiche sociodemografiche e familiari, problematiche del bambino, tipologia dei dispositivi tecnologici domestici, caratteristiche dell’uso di smartphone e tablet da parte del bambino, opinioni dei genitori su tale uso. I risultati indicano che metà dei bambini del campione utilizza uno smartphone ed il 48,5% un tablet. Confrontando bambini che usano i dispositivi mobili per almeno 2 ore al giorno (utilizzatori abituali, n=45) con bambini che li usano occasionalmente (utilizzatori occasionali, n=69) emerge che gli utilizzatori abituali hanno padri più giovani, vivono in contesti dove sono maggiormente presenti dispositivi digitali, in cui i dispositivi mobili sono considerati strumenti di conoscenza e di promozione dell’intelligenza e vengono impiegati soprattutto per intrattenere il bambino in ambienti più adatti agli adulti (es. ristoranti). Inoltre, negli utilizzatori abituali sono più frequenti problematiche emotive, di autoregolazione e relative al sonno ed all’alimentazione. 
Questi i passaggi che hanno attirato la mia attenzione, per come li ho capiti e riesco a dirli io:
  • la ricerca ha indagato su bambini in età prescolare, metà usa abitualmente lo smartphone, prevalentemente maschietti, il 20% da prima dei due anni, il 10% esagerando;
  • i bambini più a rischio di diventare utilizzatori abituali sono significativamente figli di padri infraquarantenni, che ovviamente a loro volta sono maggiormente "tecnologici" (spesso giocano alla playstation coi figli) e ritengono maggiormente che imparare a usare presto la tecnologia renda i loro figli più "intelligenti";
  • vi sono indicazioni che l'utilizzo abituale del telefonino in età precoce possa influire negativamente sullo sviluppo cognitivo ed emotivo in modi e misure che travalicano quanto si può intuire a lume di logica, e persino su aspetti fisici come il sonno e la forma fisica;
  • il multitasking in tenera età, che a naso può essere visto, e infatti lo fa, come ausilio allo sviluppo di capacità nel bambino che gli verranno utili da grande, può invece causare un deficit nella capacità di attenzione sostenuta, e quindi di comprensione ed elaborazione delle informazioni;
  • dall'articolo e dalle altre ricerche esaminate dagli autori risulta che i rischi maggiori riguardano i bambini che vengono lasciati da soli ad utilizzare lo smartphone o il tablet per più di due ore al giorno;
  • poichè i problemi suddetti tendono a indurre maggiormente i genitori ad usare smartphone e nuovi media in genere per contenerli, la cosa può instaurare un circolo vizioso.
E ora vi saluto che mi sono arrivate delle notifiche su Facebook, devo seguire alcune chat di gruppo su Whatsapp, monitorare i click sull'ultimo post del blog che vanno verso i 2500, e programmare la registrazione dell'ultima serie fighissima che poi siccome non ho mai tempo vedrò un'annata per notte...

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