Il risultato di oggi è epocale più degli altri, perché un italiano non aveva mai vinto a Wimbledon in un secolo e mezzo di vita della manifestazione che più di tutte rappresenta la tradizione di questo sport. E se avesse trasformato uno dei tre match point avuti a Parigi oggi staremmo parlando di uno con serie possibilità di vincere il Grande Slam, cosa che non è escluso possa fare in futuro e per la quale non si parlerebbe più di primato italiano ma mondiale, dal momento che i quattro grandi tornei che lo compongono sono stati vinti nello stesso anno, due volte, solo dall'australiano Laver negli anni sessanta, e l'impresa non è riuscita nemmeno a Federer o Djokovic, che l'hanno solo sfiorata.
Un post di politica internazionale è in cantiere, grazie a Pasbas, ma oggi facciamo festa, anche perché a metà luglio cade anche il compleanno di questo blog, e come ogni anno gli regaliamo una nuova grafica, rimpiazzando quella a sfondo azzurro (nella immagine) che vedeva Sinner vincere l'australian open 2024 con quella a sfondo verde che celebrerà per 12 mesi l'impresa londinese di oggi.
Nessun commento:
Posta un commento