Poi un non credente può anche non riconoscerli, o un credente violarli, i comandamenti, ad esempio desiderando la roba e la donna d'altri o non santificando le feste o mandando affanculo i suoi genitori, ma se ti dici credente allora è troppo comodo abbondare coi "si ma". Hanno ammazzato uno stronzo? si ma era uno stronzo, sentite cosa faceva e diceva: era tra "i responsabili del clima di odio" che lo ha ucciso... (letta sui social, e vabbè, ma sentita pure in TV...). Ebbene, si tratta di una capriola logica che sentita in chi si percepisce e dice di (centro)sinistra è se possibile ancora più odiosa e ingiustificabile che altrimenti.
Un po' come quando leggi quello che ha in mente di fare l'ineffabile UE con la nostra sfera privata: approvare un regolamento che consente agli organi di polizia di poter scansionare senza alcuna autorizzazione tutti i messaggi e le foto delle chat private a livello continentale. Alla faccia della privacy. Immaginate ora che una norma del genere avesse tentato di introdurla un Berlusconi: sentite oggi l'uno per cento delle proteste che sentireste da sinistra in tal caso? Ma già (com'era?), noi siamo il giardino del mondo, la culla e il baluardo della democrazia... Possiamo pure fomentare una guerra che senza UE sarebbe già finita, con la legittima restituzione alla Russia delle zone russofone dell'Ucraina finite indebitamente e inaccortamente dentro i suoi confini sotto l'Unione Sovietica.
Basta raccontarsi solo la mezza messa, come ad esempio fa Elina "MissSimpatia" Svitolina intervistata in quanto tennista: "non si può restare neutrali di fronte a guerre e atrocità" va bene se lo applichi tu a quello che ha fatto Putin dal 2022, meno se uno lo applica a quello che ha fatto l'Ucraina (dopo un colpo di Stato, occorre sempre ricordarlo) ai territori russofoni dal 2014 al 2022. Che poi è lo stesso paradigma condiviso dalla maggioranza degli israeliani (no, non è tutta colpa di Bibi...): i terroristi sono loro, la nostra è rappresaglia legittima a prescindere dalle sue proporzioni. I potenti sono i responsabili delle guerre, ma è il consenso dei popoli la loro benzina.
Ora, se in guerra è accettabile (ma per tutti) la sospensione del giudizio (le uccisioni non sono assassini, le etichette "strage" "eccidio" o "genocidio" verranno applicate nel tempo secondo proporzioni e secondo chi ha vinto), in tempo di pace no. Per cui bisogna guardarsi allo specchio e rispondere: l'omicidio politico è ammissibile? E a chi si sente democratico/liberale/progressista e si risponde di si non resta che usare lo specchio per sputarsi in faccia. Questo, in breve; per esteso leggetevi questo articolo da Linkiesta che mette letteralmente all'angolo, fin dal sottotitolo: "Visto che tutti rappresentiamo per qualcuno un’inaccettabilità ideologica, non sarebbe più prudente stabilire che, se le mie ti sembrano idee di merda, comunque eviterai di spararmi?".
Nessun commento:
Posta un commento