Certo, che orrore se le pulci fossero grandi come elefanti... |
Bravi, indovinato.
Ora, uno che fa certi sogni di solito è perché ha mangiato pesante, oppure perché rielabora nel sonno cose viste da sveglio. La seconda che hai detto.
In questi giorni qualunque telegiornale se non apre col caso "rimborsopoli" (anche l'etichetta non è casuale, evoca per assonanza) dei grillini, comunque la mette giù in modo da passare il sottotesto: avete visto? i grillini sono uguali agli altri, anzi peggio perché loro fanno della loro diversità una bandiera. Idem la carta stampata: titoli a nove colonne con cifre ben evidenti per il grillino di turno, magari trafiletto per l'ennesima ruberia di un piddino che fa il politico per tradizione di famiglia (su entrambe le dimensioni). Nessuno, salvo il sito dei cinquestelle e in parte Il fatto quotidiano, che dica come stanno le cose. E non intendo in dettaglio, che spesso a guardarlo da troppo vicino il quadro non si capisce, dico alla grossa-grossa. E cioè...
Abbiamo da una parte una classe politica virtualmente inamovibile che sfrutta senza alcun pudore rendite di posizione accumulate nel tempo che vanno ben oltre il finanziamento pubblico ai partiti o gli emolumenti dei parlamentari (comprendendo una illimitata possibilità di arricchirsi in mille modi legali o meno legali) ma anche volendo parlare solo di queste due voci ha trovato sempre il modo di confermarsele quando non aumentarsele. E dall'altra parte una forza politica che con praticamente tutti i mass-media contro è arrivata alla maggioranza relativa proponendosi ad essa alternativa proprio in quei meccanismi che hanno comportato e comportano questi privilegi, e non potendo, perché tenuta artatamente lontana dal governo del Paese, fare legge di meccanismi diversi, li applica a se: rinuncia volontaria a tutto il finanziamento pubblico del partito e versamento volontario di circa la metà delle spettanze (non a tutte, altrimenti potrebbe fare politica solo chi è ricco di famiglia) dei suoi parlamentari, peraltro per massimo due legislature. Detta con maggior sintesi: da una parte mangioni mai sazi spesso ladri matricolati, dall'altra gente che rinuncia al suo. Tra cui qualcuno ha rinunciato meno di quanto previsto. Per carità, il comportamento è stigmatizzabile, e infatti il movimento ha sempre sanzionato fino all'espulsione (in ciò si approfitta ogni volta per tacciarlo di "scarsa democrazia interna", non dimentichiamolo) questo e altri che violano le proprie norme interne. Tanto che uno dei suoi leader più vincenti, in rispetto della regola dei due mandati, non si è presentato alle elezioni, riservandosi di farlo alle prossime. Insomma, siamo davanti a un comportamento complessivamente classificabile come rivoluzionario del costume politico italiano. E i giornalai quando gli scoprono le pulci gli danno un rilievo da far impallidire gli elefanti delle magagne altrui. Ma un po' di vergogna, quando?
Ve lo dico io quando. Quando insieme porteremo il m5s al governo, votandolo in massa nonostante questo schifo continuo, e facendogli fare quel balzo in avanti rispetto ai sondaggi che già fece l'altra volta, anzi basta molto meno. Vedrete quanti cominceranno a dire le cose come stanno, spontaneamente. Ovviamente, altri continueranno a spruzzare veleno, quelli più o meno direttamente a libro paga dei partiti intendo, tipo Le iene per non fare nomi. Ma anche loro potrebbero essere indotti a un comportamento più equo se solo il governo a cinquestelle avesse il tempo e la forza di approvare una sola riforma, una: far diventare Legge dello Stato le regole interne del moVimento che impattano sulla selezione della classe politica. In pratica (e non so neanche se tutto questo sia già nel programma a cinquestelle, sto scrivendo di getto quello che penso) si tratterebbe di:
- modificare la legge sul finanziamento pubblico ai partiti in modo che ciascun partito possa decidere se conferire o meno le somme di propria spettanza a un fondo di utilità sociale qualunque (definito dalla stessa Legge, però, unico per tutti i partiti; che so, potrebbe essere l'edilizia scolastica o l'assistenza domiciliare agli anziani che non possono permettersi la badante), ma con scelta preventiva e pubblica (che gli elettori lo sappiano);
- dimezzare le retribuzioni dirette e indirette per i parlamentari e conferire in bilancio la somma stornata al fondo di cui sopra o ad altro determinato - lo so che si tratta di una misura tutto sommato simbolica ma in certi casi anche queste servono, e nella sostanza se i parlamentari grillini sono riusciti a fare il loro mestiere per cinque anni con la metà vuol dire che si può fare;
- stabilire in dieci anni la durata massima della carriera politica in senso stretto, di chiunque a qualunque livello, nel senso che proprio quando li ha fatti viene tolto dall'elettorato passivo anche delle elezioni comunali, il dettaglio è da studiare ma la sostanza è: carriera politica elettiva a durata massima prefissata;
- modificare la legge sulla privacy nel senso che essa è sospesa in tutti gli aspetti patrimoniali per le persone che fanno carriera politica - vuoi farla? rinunci a ogni riservatezza sullo stato reddituale e patrimoniale tuo e della tua famiglia, lo dichiari nel dettaglio all'inizio e in ogni momento devi essere in grado di rendere conto del perché e percome di ogni suo significativo miglioramento, anche se perfettamente legittimo. Altro che pulci sui mancati rimborsi...
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