Pare che Pasolini avesse già preparato un nuovo film su misura per Totò, che alla sua morte accantonò per poi riesumare il progetto e proporlo ad Eduardo, poco prima di venire assassinato |
E' ovviamente un vuoto esercizio di stile, ma sarebbe bello capire oggi da che parte un intellettuale di quella portata starebbe, nella guerra sorda che sta vedendo il capitalismo finanziario vincitore sulla democrazia fondata sul lavoro e il welfare. Il balletto sull'articolo 18 cui dobbiamo assistere ad ogni telegiornale come se non fosse una questione marginale, non è che uno dei teatrini messi su per nascondere il vero dramma, quello con morti e feriti che è già da un po' in scena e tra un po' la dominerà completamente.
Chissà se almeno questo farà resuscitare le anime, se questo sarà sufficiente a un nuovo rinascimento, e in caso in cosa consisterà la lotta e con che costi umani e che speranze. Intanto vi saluto con un brano di cinema pasoliniano che rappresenta mirabilmente la suddetta duplicità dei piani narrativi, il pezzo finale dell'episodio Cosa sono le nuvole? del film Capriccio all'italiana, protagonisti Totò (alla sua ultima, significativissima, scena) Ninetto Davolil e Domenico Modugno, che canta la meravigliosa canzone omonima.
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