"Cave canem cave canem, in hoc signo vinces! Est est est..." |
Il concetto è quello riportato nel banner in alto a destra: l'unica cosa che può ancora salvare l'Italia è robetta come (1) riacquistare la piena sovranità monetaria e (2) riportare il livello della corruzione a una misura fisiologica per ogni democrazia, da altamente patologica qual'è da noi, il che tra l'altro comporta una riforma copernicana del concetto stesso di carriera politica. Entrambe le cose, ché qualunque delle due senza l'altra è inutile se non dannosa: se una bacchetta magica consentisse di azzerare all'istante l'emorragia di risorse rappresentata dal sistema "costi della politica - tangenti - evasione fiscale - mafie", restando nel sistema-Euro con gli interessi passivi che abbiamo sul groppone non riusciremmo comunque a uscire dalla spirale recessiva (siamo abbondantemente oltre l'orizzonte degli eventi, direbbe un astrofisico); e se domattina si smantellasse il sistema-Euro in modo concordato e indolore per tutti i Paesi membri e l'Italia tornasse alla Lira senza nessuna delle controindicazioni teorizzate (e quasi sempre descritte strumentalmente come sciagure dai pennivendoli, mentre le sciagure dell'Euro vengono dirottate ad altre cause quando non è possibile minimizzarle) la classe politica italiana ci riprecipiterebbe all'istante nella deriva sudamericana che avevamo imboccato negli anni 70 e 80 (e che allora fece si che gli onesti plaudissero al divorzio Tesoro / Banca d'Italia) con inflazione a due cifre e ruberie generalizzate.
Ora, finché il Movimento 5 Stelle resterà l'unico schieramento politico a proporre un intervento contemporaneo e drastico in questi due campi, avrà il mio voto e il mio appoggio a prescindere di ogni altra considerazione sulla democraticità interna (una barzelletta, quella del PD), lo stile comunicativo del fondatore, i presunti interessi nascosti del guru, la poca esperienza dei "cittadini", la collocazione a destra o a sinistra dell'elettorato (che il programma sia quasi tutto di sinistra lo può negare solo chi lo giudica senza leggerlo). Che poi questi e altri processi mentali di tanti, più o meno indotti da una formidabile campagna massmediologica, spingano il moVimento lontano da quella netta affermazione per via elettorale che pure ha sfiorato, è una eventualità che al massimo porterà a riflettere su un'occasione perduta, forse l'ultima per l'Italia. Ma fino a che potrà essere utile, io e il mio blog restiamo schierati dalla sua parte.
Salvini, ad esempio, si dice che stia rosicchiando consensi da destra a Grillo per via dello schieramento sul versante antiEuro. Ma la Lega non è credibile per una sfilza di ragioni:
- per anni ha puntato sulla secessione dal centro-sud per agganciarsi da sola all'Europa (magari lo avesse fatto e fosse stata la sola Padania a entrare nell'Euro! oggi il centro-sud, si fosse ancora chiamato Italia o meno, ospiterebbe le PMI del nord-est e esporterebbe in tutta Europa);
- per anni ha sostenuto l'azione di governo del campione del mondo di conflitto di interessi e corruzione, che peraltro ha contagiato troppi suoi esponenti (è la prolungata contiguità al potere in se stessa: il Male, lo volete capire o no che ha ragione Grillo? due legislature e a casa, anche se sei bravissimo);
- il lascito più importante della sua prolungata esperienza di governo, anche perché ha contagiato anche la sinistra diventando un dogma indiscutibile, è quel federalismo che ha pesantemente aggravato, fino a renderla totalmente inintelleggibile, la situazione complessiva del bilancio pubblico italiano (averlo previsto, avere da sempre osteggiato il regionalismo è uno dei pochi vanti che mi attribuisco: ad esempio sull'Euro all'inizio invece c'ero cascato - in errori marchiani come questi), tanto che oggi l'unica vera riforma decisiva sarebbe l'abolizione non delle province (che fra l'altro stanno lì, hanno abolito solo le elezioni democratiche) ma proprio delle regioni con poteri e attribuzioni dove ha senso devoluti a province e soprattutto comuni, e tutto il resto ricentralizzato con risparmi enormi.
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