Colin Powell mostra le inoppugnabili prove del possesso di armi chimiche da parte di Saddam Hussein, poi rivelatosi inesistente. Vi serve altro, per smetterla di credere a quanto vi raccontano? |
Una decina d'anni fa, lo sceneggiatore di Traffic, per girare un film che rappresentasse il groviglio inestricabile di cause ed effetti della questione mediorentale, e farlo bene anche grazie al voluto groviglio di sceneggiatura, decise di ambientarlo proprio in Siria. Guardando Syriana, infatti, dopo un po' se cerchi di capirci qualcosa di quello che succede attorno a George Clooney ti viene mal di testa, fino a che capisci che quello che devi capire è che non c'è niente da capire, salvo la sottotraccia di tutto: quel casino c'è perché fa comodo all'Occidente che ci sia, è creato e mantenuto appositamente e non da un gombloddo di un Grande Vecchio qualsiasi ma dalla natura stessa del capitalismo multinazionale petroliocentrico, tendenze sistemiche che stanno sopra le teste degli individui e fanno si che questi pensino in modo ad esse funzionali (o sennò siano in qualche modo tolti dal gioco).
Con questa premessa, appare incredibile che il mainstream possa ancora permettersi di dare una notizia come quella dei bombardamenti chimici di Assad sui bambini, e soprattutto che ci sia ancora qualcuno che ci creda, dopo che ad esempio mostrandoci una fialetta presa dal proprio armadietto delle medicine ci convinsero che Saddam aveva le armi chimiche e bisognava attaccare l'Iraq, per scoprire (solo a Iraq raso al suolo, Saddam impiccato, milioni di morti innocenti e Iraq consegnato al disordine per decenni) che le armi chimiche non c'erano affatto, e che chi ci aveva mentito (anziché essere almeno imprigionato se non impiccato a sua volta) fa magari la bella vita come conferenziere come Tony Blair. E invece c'è: la notizia dei bimbi gasati è rimbalzata su tutti i media, ovviamente social compresi, e molti hanno abboccato alla vulgata imposta dal mainstream sdegnandosi contro il cattivone di turno. Non ho fatto in tempo a scriverlo sul blog, per cui dovete fidarvi sulla parola, ma io invece ho subito pensato e detto che mi ricordava il caso iracheno, e la cosa era montata ad arte per spingere l'opinione pubblica ad appoggiare un attacco militare in Siria. Troppo facile: la mattina dopo ecco i missili di Trump, che pure aveva giurato di voler cambiare linea rispetto al suo sanguinario predecessore, a rischiare di farci precipitare ancora di più in una vera e propria Terza Guerra Mondiale dichiarata (quella strisciante continua dal 1991, e non sono io a dirlo), visto l'alleanza di Assad con Putin.
Se non che, menomale, col passare delle ore e il diradarsi della nebbia mediatica senza che il conflitto russo/americano deflagri, si va affermando come più probabile una diversa versione dei fatti. Io la butto li, poi fate voi se vi quadra o meno:
- c'è una guerra in Siria dove i cattivi li hanno armati e finanziati americani e sauditi, prima tentando persino di farli passare per buoni, poi fallito questo tentativo (perché la bufala delle rivoluzioni colorate ormai è conclamata anche agli occhi del più coglione dei piddini) ammettendo che sono terroristi e fingendo di combatterli senza interrompere però il supporto nascosto;
- i cattivi hanno le armi chimiche, e purtroppo se cerchi di attaccare le loro roccaforti può capitare che colpisci uno dei loro depositi, facendo delle vittime (ma moltissime di meno di quante sarebbero state se l'attacco fosse stato davvero quello che ci hanno raccontato, con bombe chimiche dal cielo);
- in America la lobby della guerra è ancora fortissima, nonostante miracolosamente abbia subito una clamorosa sconfitta alle recenti presidenziali, e tenta e tenterà in ogni modo di costringere Trump a proseguire la disastrosa politica dei suoi predecessori;
- Trump, per quanto insopportabilmente antipatico e truzzo sia, è molto meno stupido di quanto si pensi, e finge di abboccare annunciando e subito dopo attuando una rappresaglia, ma non prima di aver avvisato il "suo amico" Putin e di conseguenza Assad - infatti, l'esito dell'operazione USA è di molto inferiore a quanto sarebbe lecito attendersi dalla portata dell'attacco missilistico dichiarato;
- ecco perché i falchi sono stati (almeno momentaneamente) gabbati e la guerra con la Russia non è divampata - si può tornare alla narrazione corrente, riprendano pure gli attentati ricorrenti con cui si è deciso di alimentare la strategia della tensione.
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