giovedì 26 marzo 2020

SVEGLIATEVI BAMBINI

Il 21 marzo di ogni anno mio papà, che due giorni prima aveva festeggiato sia la sua festa in quanto tale che il suo onomastico, salutava me bambino e la mia sorellina accennando il brano reso famoso da Alberto Rabagliati prima e Claudio Villa poi, perché era finalmente Primavera.
Appena il caldo si deciderà a prendere piede, perché la primavera astronomica quasi mai coincide con l'inizio di quella meteorologica essendone invece spesso o preceduta o seguita anche di molto, questa epidemia di influenza, come tutte le altre, inizierà a scemare. Lasciando dietro di se, come sempre, una scia di qualche migliaio di morti, magari più di altri anni più fortunati, e magari meno di altri più sfortunati. E lasciando però anche, stavolta con estrema originalità, una scia di altre conseguenze, nessuna dovuta alle caratteristiche del virus, tranne quella di prediligere i polmoni quindi evidenziando una sanità pubblica ridotta al lumicino da decenni di regionalismo da un lato e risparmi dall'altro. Conseguenze di cui calcolare le vittime sarà meno semplice dell'esercizio quotidiano da parte di un sistema mediatico anch'esso ridotto dall'austerity a mostrare le bare e contabilizzare i morti pur di campare un altro po'.
La primavera ci azzecca anche perché, però, pare che tutto questo sia almeno valso a qualcosa: scardinare quella palla al piede della democrazia chiamato Patto di stabilità. Ma intanto sarebbe stato meglio poterlo fare prima, dotandosi preventivamente di tutti i posti di terapia intensiva che sarebbero serviti a tacitare sul nascere gli allarmismi anziché doverli cavalcare, ma meglio che niente. E poi, ho detto "pare":
  • perché non è detto che ora si faccia quello che si deve fare, e qui mi appello a quei parlamentari cinquestelle al cui movimento ho per anni portato l'acqua con le orecchie prima di riceverne in cambio la delusione di vederli alleati col Nemico eurista. Perché quando i padroni dell'Euro da una parte e i piddini dall'altra parlano di "sospensione" del suddetto Patto e di "utilizzo" dei fondi del MES, anziché di annullamento del primo e restituzione dei secondi, siamo autorizzati a pensare che questi, quando dicono che ora ci si può indebitare quanto si vuole, abbiano in mente tra qualche mese di presentarci il conto, che sarà talmente alto che non potremo che arrenderci e dichiararci schiavi;
  • e perché, anche se non fosse così, poter spendere a piacimento senza finire nei guai comporta, da parte della classe politica, un senso di responsabilità che sta ai piddini come il coraggio a don Abbondio. Potessero fare a modo loro, riprenderebbero a buttare soldi nella TAV o nel Mose o in qualunque altra grande opera senza effetti moltiplicatori sulla domanda interna, ma tanti rivoli tangentizi alimentabili a piacimento. Ospedali nuovi? forse anche, ma firmati da archistar, non importa se ubicati a cacchio tipo la megastazione ferroviaria di Afragola. Trasporti pubblici gratuiti e capillari nelle periferie? Nooo, molto meglio una nuova costosissima linea di metrò sotto monumenti millenari...
Ecco allora che questa è una specie di prova d'appello, o momento della verità, per il movimento fondato da Grillo: quello che serve adesso era già tutto scritto sul loro programma, "onestà" compresa, e ora ci sarebbero persino tutti i soldi che servirebbero ad attuarlo, oltre che (ancora) i voti parlamentari e un consenso popolare che sulla scorta della tragedia vissuta si sposterà massicciamente verso chi fosse davvero in grado di risollevare l'economia.
La Storia li aspetta al varco, e la storia siamo noi.
...
Un post normale sarebbe finito qui, ma visto che siamo tutti a casa io ho più tempo per scrivere, subito finito l'orario di lavoro in smartworking anziché di notte come al solito, e voi per leggere. Faccio quindi la summa dei pensieri prima, e poi vi lascio da leggere alcuni dei post da cui l'ho tratta. Vediamo se un mese di reclusione con la TV che ripete di continuo la contabilità del terrore, tra TG e approfondimenti non so cosa sia peggio, e le auto coi megafoni a girare per il quartiere per farvi cacare sotto di uscire, non bastassero le multe salatissime a scoraggiarvi, hanno avuto almeno l'effetto di risvegliare in qualcuno la voglia di informarsi autonomamente, di andare a verificare se qualcuno da qualche parte dice qualcosa di diverso, che meglio si concilia con la sensazione di averlo preso a quel posto che tutti, lo so, chi più chi meno consapevolmente, provate.
Ricapitolando: sono morti in 6mila e risultati positivi al tampone in 60mila, ma lo stesso capo della Protezione civile ammette in TV che i contagiati probabilmente sonoe almeno 10 volte tanto, e non c'è ragione di non credere che questo coronavirus, come tutti i suoi predecessori, fisiologicamente tende a raggiungere i 6 milioni (sto arrotondando tutto col 6 solo per facilitare i calcoli spannometrici, i numeri del bollettino cambieranno ogni giorno, quelli precisi delle scorse annate ve li ho già forniti qualche giorno fa, e sono peggiori: solo l'anno scorso contandoli con gli stessi criteri di quest'anno i morti per conseguenza indiretta dell'influenza furono più di 20mila), e siamo 60 milioni. Quindi uno su dieci ha beccato il covid19, di questi uno su dieci ha qualche sintomo, di questi uno su dieci è abbastanza grave (o raccomandato) da aver fatto il tampone e essere risultato positivo, di questi uno su dieci muore. Facendo due conti, fa uno su centomila secondo buonsenso, uno su diecimila secondo Borrelli. Stiamo in casa e se usciamo occhio ai droni e manteniamo le distanze e mettiamo l'inutile mascherina e se andiamo da qualche parte ci chiedono un fiorino, per paura di un evento che ha una probabilità dello 0,00001% di verificarsi. Se usassimo lo stesso metro, non fumeremmo, non toccheremmo un goccio di alcol, non saliremmo mai su di un'automobile e soprattutto mangeremmo molto di meno e molto più sano, tutte attività che sono statisticamente molto più pericolose, tre o quattro delle quali peraltro abbiamo aumentato nel periodo di arresti domiciliari.
L'ho detto e lo ripeto: l'unico dato fuori squadro del covid19 è che provoca l'esigenza di usufruire di tanti respiratori tutti assieme, ma il problema sarebbe stato meglio affrontabile nel 1980, quando i posti in terapia intensiva erano uno ogni 900 abitanti e non uno ogni 200 come dopo decenni di regionalismo e tagli alla sanità. E visto che il governo ha dichiarato lo stato di emergenza a gennaio, e fino a luglio, e poi chiuso l'Italia soltanto a marzo e aperto i cordoni della borsa, almeno in teoria, ad aprile (se ci riescono, in Germania oggi hanno stanziato 700 miliardi noi andiamo di 25 in 25 e ancora nessuno ha visto un centesimo), se a gennaio avesse preso una frazione delle centinaia di miliardi (la cifra l'ho presa da Repubblica, così non dite che sono un complottista) che ora serviranno a ripianare i danni e attrezzato gli ospedali dismessi e magari che so i palasport (fermando immediatamente, quello si, lo sport professionistico) a reparti specializzati, e blindato davvero e subito gli eventuali focolai, oggi ne saremmo fuori come la Cina.
Si, la mia opinione è che il governo italiano abbia sbagliato e continui a sbagliare, vediamo se si può ancora esprimere la propria opinione liberamente (i siti più grossi di questo che si ostinano a farlo sono già attenzionati e forse saranno chiusi, viva la democrazia!). Una classe politica decente avrebbe dovuto martellarci i coglioni si, ma con un altro messaggio (tipo quello del premier israeliano, per esempio): c'è una influenza più seria del solito, ne sarete contagiati a milioni come sempre, e come sempre solo pochissimi tra voi avranno sintomi seri, ma occhio che può colpire i polmoni, e quindi i vostri genitori e nonni rischiano grosso, ditegli se è bel tempo di uscire a passeggiare al sole altrimenti di stare in casa che la spesa gliela portate voi mettendo guanti e mascherina, noi intanto mettiamo un numero verde semplice semplice per la spesa a domicilio di quelli che non hanno parenti che possano aiutarli, e in parallelo attrezziamo migliaia di posti letto con respiratori così cerchiamo di minimizzare le vittime, che la cura non c'è; continuate a lavorare e produrre, chiuderanno solo i divertimenti e i relativi lavoratori e imprenditori saranno indennizzati in tempo reale (come sta facendo il premier inglese, per esempio). Se l'UE non ci fornisce subito tutto il denaro che ci serve, significa che ha fatto il suo tempo. Stiamo in guerra, ma ce la faremo. I giornalisti che sciorinano numeri di morti dimenticano che avrebbero potuto farlo con lo stesso titolo ogni anno.
Purtroppo una classe politica così non ce l'abbiamo, ed eccoci qua ad aver fatto scuola, come troppe altre volte in passato. Da oggi in poi, chi impedirà a qualunque governo di sospendere le più elementari libertà individuali e fermare le attività produttive alla minima notizia di un nuovo virus in arrivo? Oggi, si prenderanno il merito di aver debellato una epidemia che sarebbe passata in primavera come tutte le altre, domani quello di averne addirittura prevenuta un'altra. E saremo tutti contenti di rinchiuderci in casa e riscoprirne i lati positivi come in infiniti post e messaggi mi è toccato di leggere, con le palle ad elicottero, in questi giorni. E pronti a fare la fila per il vaccino in autunno, che non servirà a niente come non è servito a niente a quei vecchi che hanno convinto a vaccinarsi quest'anno contro un virus e poi sono morti di un altro.
A meno che non ci svegliamo prima, e intanto passiamo il tempo a documentarci ed approfondire:
  • Fulvio Grimaldi, per cominciare, da leggere rileggere e seguire i link, forse un po' della sua lucidità vi passerà nella zucca;
  • Carlo Bertani, ovvero dove sono finiti i soldi tolti negli ultimi decenni a scuola e sanità;
  • Andrea Cavalieri, ovvero il nuovo regime era stato teorizzato da tempo, da tipini come Kissinger e Attali...;
  • Maurizio Blondet, ovvero come intendono trasformarci in peggio che schiavi definitivamente;
  • Alberto Bagnai, ovvero la ricetta keynesiana, alternativa al piano di cui al punto precedente, per ricostruire - peccato che ancora questo valente economista non abbia capito che Salvini lo usa come foglia di fico e non ha nessuna intenzione di seguire davvero le sue politiche;
  • Marco Bersani, ovvero le 8 domande da fare ai padroni del vapore, tanto perfette che ve le riporto in riquadro. 

4 commenti:

pasqbass ha detto...

Caro cuGino,
Leggendo attentamente il tuo commento sulla attuale situazione, ho riflettuto sulle cose seguenti.
1) Corona virus, trova l'informazione prima che l'informazione trovi te! Ovvero abbiamo ancora la possibilità di scegliere le informazioni risalendo alla fonte delle stesse, facciamolo. Sai che Maria fa questo lavoro (ricercatrice microbiologa) da quasi 40 anni. In contatto con lei ho avuto i suoi autorevoli pareri sul virus. Te li riassumo: a- il virus ha la caratteristica principale nella sua estrema infettività. b- fidarsi solo dei siti ufficiali della comunità scientifica internazionale. c- rispettare le raccomandazioni di sicurezza. d- NY è nella stessa nostra condizione e sta approntando misure di contenimento molto simili. e- mi ha suggerito un paio di siti ufficiali di organismi scientifici internazionali.
(Nella mia certificata follia che tu ben lo sai!) mi sono mosso, nella più totale ignoranza, ad esplorare molti siti (es. Johns Hopkins University Https//jhu.edu) scientifici scaricando diverse paper. Mi sono sufficientemente chiarito le idee e, al di là dei dati strettamente scientifici, ho dedotto che il covid-19 è per molti versi simile al covid-2 o SARS. Che è realmente altamente contagioso. Che provoca polmonite virale interstiziale, nei casi peggiori. Che le morti Per virus sono altro rispetto alle morti Con virus. Che i contagiati sono esattamente contagiati come nelle comuni influenze e che sono pochi quelli per i quali il virus evolve in malattia, ancora meno quelli costretti a ricorrere alla terapia intensiva, molto pochi i casi di morte Per Corona virus. Nei bambini poi le percentuali sono risibili. Quello che annulla il virus è la dissoluzione della sottilissima membrana esterna formata da lipidi. La dissoluzione avviene con sapone e acqua calda, prodotti a base alcolica di almeno 60% di concentrazione, alcol denaturato economico e efficacissimo. Le mascherine possono servire in caso di vicinanza a persone infette, vanno usate una volta sola. Quelle marcate ffp2 e ffp3 sono le migliori. Le morti per spagnola (dai 10 ai 20 milioni) e quelli per Asiatica (oltre i 2 milioni) furono di gran lunga più devastanti. A questo punto spero di averti spaccato i coglioni in modo significativo riguardo ar viruse.

pasqbass ha detto...

2) L'aspetto che più mi preoccupa socio-antropologico-politic _amente ė invece il dopo emergenza. E citando il famoso filosofo peripatetico Emòsòcazzi, qui i risvolti sono molteplici. Il più evidente è quello economico, Grecia docet, è chiaro che usciremo dall'emergenza con una situazione paragonabile all'immediato dopoguerra, però senza averne le energie e l'entusiasmo. l'Europa ricca ci ha inoltre completamente abbandonato, di fatto infangando le intenzioni e l'idealità dei suoi padri fondatori. L'unica economia solida sarà quella della 'ndrangheta che gestisce un cashflow spaventoso e che rappresenterà il vero stato nello stato (probabilmente facendo prestiti allo stato stesso a tassi da lavanderia a gettoni!)
Dal punto di vista meramente politico abbiamo una classe politica di inetti e corrotti che tutto fanno meno che curare gli interessi della nazione, e i 5* sono purtroppo come e peggio degli altri, avendo tradito totalmente i principi fondanti del movimento. Non aspettiamoci nulla di buono da nessuno di questi traditori della democrazia. Lo stato d'emergenza fino al 31 luglio fu dichiarato nella Gazzetta ufficiale di inizio marzo (e chi cazzo la legge la GU?) e il nuovo servo del sistema alla seconda carica istituzionale del Paese, ne ha parlato solo pochi giorni fa, comportandosi esattamente secondo quanto il mandato del presidente e la costituzione gli impongono?! E qui ti voglio, la democrazia: dopo questo terremoto cosa ne resterà, la costituzione sarà emendata in senso autoritario e ricicceranno fuori i napoletani (non nel senso dei campani ovviamente). Questa è la mia personale previsione. Lo scenario che intravedo è quello di un regime autoritario, a libertà condizionata per gli italiani e, peggio ancora, anche per me.

F.to anarcocattocomunista Dop con tanto di certificato di pazzia ereditaria.

PS se osi mettere un altro post sull'argomento sono cavoli tuoi.

cugino ha detto...

bene, caro cugino Anonymous, amo i confronti pacati sul blog quanto detesto quelli spicciativi sulle chat dei telefoni (in questi giorni ho spaccato i cabbasisi a molti per rispondere lì)
nel merito, non riesco a conciliare i termini dei tuoi due paragrafi: il primo definisce il virus come molto infettivo e giustifica le misure di contenimento, il secondo sembra dare ragione al 100% ai ragionamenti del mio post.
se infatti il virus ci ha contagiato a milioni, ma è evoluto in malattia in decine di migliaia, con polmonite eccetera nei casi peggiori, e morte in una quota di questi, la descrizione, a parte la polmonite e quindi la necessità di molti posti in terapia intensiva, è quella di una normale influenza. che è molto infettiva e poco letale, appunto. e qui si lega la risposta al tuo commento n. 2

cugino ha detto...

se un governo è autorizzato a dichiarare lo stato di emergenza (a gennaio, non a marzo come riporti tu, ho la GU salvata) per una malattia che contagerà i cittadini a milioni uccidendone migliaia, lo sarà ogni anno, quindi ogni volta che vorrà. ecco perché è finita la nostra libertà, col nostro consenso di bambini impauriti.
adesso vediamo in quanti daranno l'autorizzazione entusiasti al tracciamento dei movimenti con apposita app.
huxley era un ottimista.
la mascherina non serve a niente, ma io la indosso sempre, quelle poche volte che esco di casa, perchè sennò la gente mi guarda male. se fai uno sternuto ti linciano, tra un po'.
ma se invece vogliamo credere che il governo sia illuminato e lungimirante, avendo dichiarato l'emergenza a gennaio, doveva IMMEDIATAMENTE blindare le zone rosse e chiudere l'accesso ai soli locali affollati, e intanto aveva tutto il tempo, in due mesi, di allestire le terapie intensive che servivano. stampando i soldi che servivano, e se l'UE protestava approfittandone per iniziare le procedure per l'italexit: dicendo alla gente la verità, il consenso sarebbe stato plebiscitario. e intanto, moneta fiscale, minibot, monete da 2 euro ma anche da 5 e 10 a pioggia. il tempo c'era. e se non c'era, non c'è nemmeno ora che sono partiti nell'opera e non avremo i posti letto se non a emergenza passata.
insomma, come la giri la giri è cacca, e più la giri più puzza.

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