sabato 16 gennaio 2021

CASSANDRA CROSSING - VERSETTI COVIDICI 36-39

Morale della favola: anche se sei un dipendente pubblico,
o comunque fai parte di una categoria finora colpita
 relativamente, fatti un favore: sii solidale coi ristoratori,
i gestori di palestre, gli operatori turistici ecc, rovinati
senza ragione e senza ristoro che tenga, perché se non lo
 fai te ne ricorderai quando, e ho detto quando perché
invece il se è certo, verranno a rovinare te.
Il titolo è di un vecchio bellissimo film con tra gli altri la Loren, che forse avete visto ma magari non ricordate bene: ci azzecca un virus, e un treno lanciato verso il baratro dai potenti che decidono di ignorare la sua curabilità e sacrificare gli occupanti, leggete qua.

Ma me ne sono ricordato quando già avevo deciso di riferirmi a Cassandra nell'introdurre questa nuova raccolta di Versetti covidici, la prima del 2021, coincidente con la ricolorazione in peggio delle "zone" italiane, ma non perché le cose vadano oggettivamente peggio, no: cambiando in peggio i parametri (non so se l'avevate capito, se vi informate solo con la TV magari no). A furia di pensare "l'avevo detto io", infatti, si finisce per sentirsi un po' come la sventurata figlia di Priamo, che ricevette in dono da Apollo la chiaroveggenza e però siccome non gli aveva dimostrato riconoscenza dandogliela (gli dei greci erano fatti così, zozzoni, "a immagine e somiglianza" eccetera eccetera) anche la maledizione di non essere mai creduta. Così, appena visto il piccolo Paride aveva detto che era meglio farlo fuori subito, e più in là comunque di non mandarlo a Sparta, che sennò Troia sarebbe stata distrutta, ma ovviamente non le credettero, e d'altronde dov'era il nesso logico tra i due eventi? ce lo vedeva solo lei, come biasimare chi non le credeva?

Così: più avanti, quando invece il nesso logico era ormai davanti agli occhi di tutti quelli che volevano vederlo, sotto forma di dieci anni di assedio che improvvisamente si concludevano addirittura con un regalo da parte degli assedianti che avevano desistito, un altro osò avvisare i troiani del pericolo, ma non fu ascoltato manco lui. La scena, immortalata in un celebre gruppo scultoreo, vide il sacerdote Laocoonte ammonire i suoi concittadini a lasciare lì e magari distruggere il dono dei greci, due serpenti marini mandati dagli dei amici degli achei avventarsi sui suoi figli, lui accorrere in loro aiuto e soccombere a sua volta, e i troiani portare il famigerato cavallo dentro le loro mura, addirittura abbattendo le porte Scee perché sotto non ci passava.

Ora, se volete sentirvi anche voi un pochino Cassandra o almeno Laocoonte, non dovete fare altro che intromettervi in una qualunque discussione su facebook e simili osando mettere in discussione la narrazione ufficiale del covid. Le statistiche ufficiali dicono che l'indice di mortalità è basso, nella media di tutte le epidemie influenzali, salvo che per gli ultraottantenni, quindi non si capisce perché fare 400 miliardi di danni all'economia anziché spenderne subito e in deficit 40 per un piano di emergenza sanitaria a favore di anziani e soggetti deboli? voi se lo dite siete un insensibile mostro che ce l'ha coi vecchi (anche se vostra madre è morta esattamente così, di complicazioni polmonari di un'influenza e mancanza di posti in terapia intensiva, solo nel 2019), e poi "non è vero io conosco (più o meno direttamente) due persone più giovani morte di covid". Chiudere i ristoranti e i bar e le palestre e praticamente rovinare il turismo è una fesseria col botto da cui non ci riprenderemo più, e oltretutto serve a arginare un virus come chiudere le finestre a fermare uno tsunami o un'alluvione, e voi lo dite, nonostante avete uno stipendio sicuro e lavorate comodamente a casa vostra da quasi un anno, perché è giusto e anche perché magari avete capito che la vostra categoria non sarà risparmiata ma solo colpita per ultima? per i vostri colleghi siete un paranoico complottista, e non sapete cogliere le opportunità del futuro, e già da un po' vi evitano o se attaccate il pippone cambiano argomento; per gli altri siete un parassita e già da un po' dicono che sarebbe ora che venisse colpita la tua categoria e pagasse anche lei la crisi.

Così, quando il grande Reset (occhio che la Bifarini ci ha fatto un libro) sarà compiuto, Troia sarà caduta e arsa al suolo (colonna sonora di Capossela, da non perdere in fondo al post), l'Italia non avrà più né la sua rete di piccole e medie imprese né il salvagente dell'economia turistica a cui affidarsi, e il pubblico impiego subirà la sua "riforma" definitiva (tutti a casa e lavoro a cottimo sottopagato per i più fortunati, nel plauso generale), voi come Cassandra non gioirete del male di chi non vi ha creduto, anche perché ne sarete anche voi vittima, o come Laocoonte non sarete nemmeno più li a farvi beffe dei vostri detrattori. Gli altri, se non sono gli dei avversi o i loro ministri, o almeno i loro serpenti, saranno vittime prima di potersi accorgere o almeno senza poter avere neanche il tempo di ammetterlo, che voi avevate maledettamente ragione: non bisognava consentire nemmeno a una epidemia dieci volte più grave di costituire una ragione sufficiente per togliervi le vostre libertà fondamentali, per principio, punto e basta, perché non bisogna fidarsi dei nemici al punto da abbattere le porte della città per fare entrare il cavallo di Troia (non bisogna aprire quel link della mail che ti promette quel premio, sennò il pc si piglia un "trojan horse" e potresti anche doverlo buttare: si chiamano così apposta). Perché una volta che l'avete fatto, non c'è rimedio. La città è distrutta, il treno è avviato verso il ponte che crollerà, la democrazia e la libertà sono morte, ed è anche colpa vostra.

Per quanto mi riguarda, io è da febbraio scorso che da questa minuscola tribuna racconto una storia diversa. Si, lo so che non basta per autoassolversi, ma se qualcuno li avesse ascoltati, quei due li, Troia sarebbe ancora in piedi, o perlomeno sarebbe durata qualche secolo in più. Se non volete imitarmi andandovi a cercare le informazioni dove ci sono, comunque smettendo di assumere la pastura pronta che vi propinano in televisione, almeno leggetevi quelle che seleziono per voi:

36. La farsa e l’inferno: cosa ci stanno facendo, e perché. Dove Giannini svolge per esteso e meglio il concetto che ho cercato di riassumervi prima: la strategia di lotta al coronavirus doveva essere diametralmente opposta, se l'obiettivo fosse stato realmente sconfiggerlo.

37. Requiem per il darwinismo culturale.  - 38. Asocialismo, futura disumanità. Un uno-due di Lameduck da leggere tutto d'un fiato, per comprendere da dove arriva la strategia di distruzione della libertà mascherata da provvedimenti di salute pubblica, e a quali conseguenze sociali e culturali porta. Due belle secchiate di acqua gelida in faccia, che farebbero bene a tutti.

39. Riconquista sociale. Protesta dei ristoratori in cronaca a parte, sono tante ormai in tutta Italia (qui ad esempio i negozianti di Modica) le iniziative di cittadini che intendono utilizzare gli spazi di libertà ancora ufficialmente disponibili per organizzarsi al fine di mantenerli tali. Questa viene dalla mia città natale, me l'ha fatta conoscere un vecchio amico, e da oggi in poi sarà in spalla sinistra coi feed che vi avviseranno sulle novità, e parliamo di iniziative concrete e strumenti di ausilio fattuale, non di chiacchiere come le mie.

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