lunedì 9 novembre 2015

MICROPIPETTA

Con una micropipetta si fa una microtirata di microtabacco microtagliato. Il numero di molecole ottenuto, moltiplicato per 6,022 x 10 alla 23esima, fa il numero di scaglie di mattoni necessario ad assemblare il primo assorbente interno da parte del fautore della Riforma protestante (contro l'oscurantismo della Chiesa del tempo, che discriminava le donne al punto di chiuderle "in quei giorni" dentro casa alle prese con panni ottenuti da lenzuoli vecchi), un frate tedesco da allora chiamato appunto Martin L'utero.
In realtà questo post parla del numero di Avogadro non
del triangolo di Tartaglia, ma quest'ultimo è molto più bello
come immagine... anche della micropipetta, peraltro...
Era il 1980 e coi miei compagni di liceo avevamo trovato questa splendida, lasciatemelo dire, sintesi satirica tra chimica e storia, in particolare tra il calcolo del numero di Avogadro e l'inizio del protestantesimo. Per entrambe le questioni, c'era il suo bel motivo per cui dovessero attrarre l'attenzione di studenti anche quando poco studiosi come noi. Il numero di Avogadro, ad esempio, tocca i vertici di genialità del triangolo di Tartaglia, e scusate se è poco. Lo scienziato piemontese, infatti, prima teorizzò e poi quantificò, in pratica, la relazione tra il mondo micro e il mondo macro: moltiplicando per la sua costante una qualsiasi microparticella di qualsiasi elemento o sostanza, infatti, si ottiene la sua "mole", una quantità macroscopica in grado di darci immediatamente un'idea della consistenza di quell'elemento o di quella sostanza, in sé e in rapporto a qualsiasi altro. E, quel che è più importante, evincere "a contrario", data una dose qualsiasi di un elemento o sostanza e confrontandola a una "mole" di atomi o molecole, si può calcolare con esattezza di quanti atomi o molecole consista quella dose.
Lo so che state pensando: è roba che ho trovato su Internet. Si e no: su Internet ho trovato le conferme e i dettagli di una reminiscenza del quarto liceo scientifico. E in ogni caso non è roba accessibile solo agli scienziati, la qual cosa vi toglie ogni alibi: per capire che l'omeopatia è una bufala, vi basta aver fatto le superiori, e tenere il cervello acceso anche di fronte alla paura delle malattie (ok, scongiuri ammessi).
Va bene vi dò una mano (semplifico tanto, se non siete soddisfatti studiate qui). L'omeopatia nasce nell'ottocento, in tempi in cui i medici prescrivevano ancora i salassi con le sanguisughe ed era normale avere otto figli di cui due ti morivano piccoli di cose che oggi basta una puntura. L'idea viene da Mitridate, re del Ponto che si fece immunizzare da tutti i veleni conosciuti a forza di dosi non letali (tanto che poi per potersi suicidare dovette farsi pugnalare), e da qui nasce anche il concetto stesso di vaccinazione (di cui parliamo dopo): la differenza sta nelle dosi della "stessa sostanza che causa il male" (il termine omeopatia significa questo) che si assume, rispettivamente - appunto - micro e macro per farmaci omeopatici e vaccini. Il punto è proprio questo: quanto "micro"? I procedimenti dichiarati di produzione dei farmaci omeopatici comprendono una serie di diluizioni successive della sostanza che dovrebbe attivare il sistema immunitario, fino a decine e decine di volte, sulla base dell'assunto (pubblicato negli anni 80 in un articolo su Nature, come si usa per le scoperte sperimentali perchè sia possibile per gli altri scenziati ripeterle, cosa che nella fattispecie non successe e finì con la ritrattazione dell'autore - insomma una favola più o meno come questa) per cui l'acqua continua a mantenere memoria degli elementi in essa disciolti qualunque sia il grado di soluzione. Risultato: ogni farmaco omeopatico in commercio, se tolto dalla confezione e mandato ad analizzare sarebbe del tutto indistinguibile da una dose simile composta solo dagli stessi eccipienti. Perchè con quel numero di diluizioni quella quantità divisa per il numero di Avogadro dà come risultato NESSUNA molecola di quella sostanza. Nessuna, capito? Quindi, tanto varrebbe, e nessuno ci potrà mai dire che non sia proprio così, che le case farmaceutiche omeopatiche le famose diluizioni successive non le facessero per niente: in ogni caso vi vendono mettiamo a trenta euro cinquanta capsule di zucchero. Se contiamo quanto costa lo zucchero al chilo, e magari ci mettiamo la confezione caruccia, restano 28 euro a confezione di margine con cui si possono tranquillamente comprare le coscienze del medico (per cui se un medico si dice "omeopata" l'unica cosa certa è che piglia dei soldi per questo, e poi magari è il migliore del mondo, perchè spesso è meglio non abusare dei farmaci e perchè magari ha una coscienza e se vostro figlio ha la bronchite l'antibiotico glielo dà, tanto comunque tutti i medici pigliano comunque i soldi dagli informatori scientifici, si sa...) e del farmacista (e qui è più difficile, perchè ormai tutte le farmacie vendono prodotti omeopatici, assieme a tante altre cose che una volta in farmacia non c'erano, e spesso anche prodotti naturali o erboristici con su scritto "omeopatico" perchè è di moda e vende di più ma che col principio dell'estrema diluizione non c'entrano nulla...): ecco perchè siamo circondati da questo fenomeno. Ma fino a che il renzismo non sarà riuscito a infettare anche i protocolli scientifici (dopo aver distrutto la democrazia, gli resta solo questo), nessun farmaco omeopatico potrà superare le sperimentazioni a doppio cieco indispensabili per essere inserito nel prontuario farmaceutico: ecco perchè non li passa ("ancora", tocca vedere come si cura la Boschi...) la mutua. Anche perchè, ragionando a contrario, con tutta la disponibilità che hanno se avessero avuto un minimo di beneficio del dubbio da mò che li avrebbero passati, i test a doppio cieco: se non lo hanno fatto è solo perchè da una parte è proprio impossibile dimostrare scientificamente l'efficacia di un farmaco omeopatico, dall'altra forse gli conviene restare sul mercato dei farmaci a pagamento, e che pagamento (ora che c'è pure la legge del prodotto "senza marca" a prezzo calmierato, figurarsi...)!
Poi, se uno vuole credere all'efficacia di pillole di niente e curarsi con quelle, pagandole pure care, prego accomodarsi. Basta che non mi ammazzi suo figlio (vedi anche qui e qui), che non ha colpe, eppoi anche così, che già la selezione darwiniana l'abbiamo già sabotata abbastanza...
E qui passiamo alla seconda parte del ragionamento, in contraddizione solo apparente con la prima: i vaccini. Come saprete, ce ne sono una serie di obbligatori, un'altra di raccomandati, e tanti altri facoltativi (come quello dell'influenza, per intenderci): come orientarsi, specie avendo figli piccoli? Ovvio che l'ultimo arbitro debba essere la propria coscienza, ma ecco il mio piccolo contributo di ragionamento. Qui la sostanza c'è. E il doppio cieco pure. E però: a voi, se vostro figlio muore o resta danneggiato per sempre, vi consola qualcosa se capita per un evento a priori poco probabile? non credo. Quindi. Visto che qui le case farmaceutiche (non ho mai detto che quelle tradizionali siano per definizione insospettabili...) hanno convenienza a che un vaccino passi i protocolli e divenga obbligatorio, al punto che possono cedere alla tentazione di ungere gli eventuali orifizi attraverso cui "spingere" la faccenda (o non vi ricordate proprio dell'affaire aviaria?), io tenderei a pensare che se un vaccino non è obbligatorio qualche ragione c'è. E non lo userei. Poi voi fate come vi pare. Di certo sono libero di pensare che anche solo proporre di vietare l'entrata a scuola dei bambini non vaccinati sia non solo assurdo e illiberale (i vaccini obbligatori lo sono a prescindere dall'ingresso a scuola, quelli facoltativi con un divieto del genere diventerebbero illegittimamente obbligatori di fatto), ma anche idiota (e pompato dai media di regime con piglio criminale): delle due l'una, o il vaccino è efficace, e allora rischiano di infettarsi a vicenda solo i pochi non vaccinati, o c'è pericolo anche per i vaccinati, e allora non è vero che il vaccino è del tutto efficace (e forse magari è per questo che non hanno avuto il coraggio di dichiararlo obbligatorio?.....) e hanno ragione i cosiddetti "complottisti"...
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P.S. Non parlo da tifoso, e ho spesso criticato alcuni aspetti del personaggio Valentino Rossi, ma se anche diluissimo in acqua ragia 50 volte Marc Marquez, e non fosse possibile più rintracciarne in laboratorio nemmeno una molecola, si sentirebbe comunque una gran puzza di merda. Anche la scienza ha le sue eccezioni.

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