Questo blog è qui da luglio 2009, ed ogni anno più o meno gli ho cambiato grafica, per quanto la duttilità di blogspot (peraltro, crescente) mi consente, con un solo punto fermo: il tema deve contenere come colori principali il nero e l'arancio, declinati come viene, affiancati a seconda, ma ci devono essere. La ragione, che alcuni di voi già conoscono, è che il sottoscritto, uno dei pochi maschi italiani che non segue il calcio, è tifoso da sempre della Viola Basket Reggio Calabria, come seguendo il tag "basket" si può facilmente capire
Quando vi crescevo io, Reggio Calabria era una realtà se possibile ancora più degradata di adesso, che tra mille difficoltà e qualche equivoco cerca di uscire dal tunnel in cui l'aveva riprecipitata un centrodestra rapace e capace di vanificare in parte la primavera reggina di Falcomatà padre. Noi tra fine anni 70 e anni 80 si passeggiava sul lungomare in vista di cantieri decennali, con nessun locale degno di questo nome al centro e due o tre solo in periferia o fuori città, ma tanto i soldi erano pochi e ci si andava raramente. C'era la guerra di mafia, coi giornali che tenevano la contabilità dei morti ammazzati praticamente ogni giorno in un posto diverso come a completare la mappa cittadina. E prima e dopo la guerra, il racket che faceva saltare saracinesche con la stessa scansione topografica e quasi la stessa frequenza (mentre il presidente della Reggina titolare di una ditta di vigilantes dichiarava sull'Espresso che a Reggio il racket non c'era...). Cosicchè, di andar via, se crescendo non te ne veniva la voglia, te ne prendeva la necessità, perchè di metterti in proprio in quel clima non ti veniva proprio in mente, e se volevi lavorare dovevi andartene, o vincendo qualche concorso al nord o comunque in ogni caso...
In questo scenario, che vi assicuro nemmeno ve lo descrivesse un Camilleri riuscireste a rivivere figurarsi con le mie frettolose parole, c'era una sola luce: la Cestistica Piero Viola. Il giornalista Giusva Branca, prima di diventare Presidente dell'attuale società, lo ha scritto benissimo in un libro, Che anni quegli anni, non so se lo trovate ancora... E questa luce ha dato orgoglio e coraggio a tutta la città, dentro e fuori il tunnel che ha attraversato e riattraversa. Dovendo peraltro affrontare una serie di peripezie sportive da cui in un modo o nell'altro si è sempre rialzata, anche quando gli hanno rubato scudetti quasi in tasca o quando il fallimento ha imposto cambiamenti e ridimensionamenti.
Ebbene la notizia è questa: da quel libro è stato tratto un film, si chiama Viola contro tutti, e (è ufficiale, nell'immagine qui sopra il palinsesto online) sarà in onda in seconda serata domenica 17 aprile su Raisport, canali 57 e 58 del digitale terrestre, quindi in chiaro. Vi invito tutti a vederlo, reggini e non, emigrati e non, sportivi e non. Intanto questo è il trailer:
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