A questo link è possibile firmare, dopo aver capito perchè non è scelto a caso, perchè uno spazio della città di Palermo venga intestato a Luca Flores, che magari il nome non vi dirà niente ma magari invece avete visto o almeno sentito nominare il film Piano, solo con Kim Rossi Stuart di qualche anno fa. Se ancora non vi si è illuminata la classica lampadina, neanche con l'aiuto di Wikipedia, su questo straordinario pianista jazz che quest'anno avrebbe compiuto sessant'anni, morto suicida vent'anni fa, ci sono anche articoli (ad esempio questo), libri (ad esempio questo raffigurato qui affianco, oltre a quello di Uolly da cui è tratto il suddetto film), e una bella canzone di Simone Cristicchi (Quattro minuti e ventotto secondi) con questo testo bellissimo:
Maledetta sia la scala in mi minore,Ma niente di tutto questo vale quanto l'ascolto, anche non essendo (come peraltro chi vi scrive) patiti e competenti di jazz, di quello che Flores suonava. I motori di ricerca vi aiuteranno, io vi saluto con questo. E firmate la petizione web, please!
descrizione magnifica del dolore
al di la degli 88 tasti... andare.
Maledetto il Mozambico e l'incidente,
fermo immagine e nitido nella mente
sotto il sole veder morire tua madre...
Le meccaniche di un piano sono semplici,
quelle della mente sono prevedibili,
lascia cicatrici sui polpastrelli l'amore.
Quattro minuti e ventotto secondi, quanto lontano riesci a volare?
Quattro minuti e ventotto secondi, quanto profondo può essere il mare?
Quanto lontano puoi arrivare...?
esplorare il bianco e nero di una tastiera,
decifrare in un sogno la vita intera,
lo spartito di un'opera incompiuta.
Raccontare il percorso di una lacrima,
suonare ogni nota come fosse l'ultima.
la musica ha un solo linguaggio: quello dell'anima...
Quattro minuti e ventotto secondi, quanto lontano riesci a volare?
Quattro minuti e ventotto secondi,quanto profondo può essere il mare?
Quanto lontano puoi arrivare...?
Nessun commento:
Posta un commento