Il cataclisma in questione è il Transatlantic Trade and Investment Partnership, più o meno "accordo transatlantico sulle merci e gli investimenti". La storiella che ci raccontano è che si tratta della naturale estensione del volano di sviluppo che è stata bene o male il Mercato Comune Europeo, al di là delle sue evoluzioni in Comunità Economica prima e Unione Monetaria dopo. Con questo semplice esercizio dialettico, in un colpo solo evocano tutte le presunte potenzialità e nascondono tutti i potenziali pericoli. Che sono enormi, ma davvero. Se l'immagine non dovesse bastare, aggiungono che in pratica è come la Nato del commercio, così acchiappando tutti, esclusi solo quelli che sono contro anche la Nato-Nato perché sanno benissimo quanto quel trattato figlio della guerra era asimmetrico a favore dei vincitori, e quindi che l'analogia è vera, si, ma per il verso opposto a quello imbeccato.
Su queste pagine abbiamo già ricordato perché e percome sarebbe assolutamente indispensabile che il trattato abortisse, e quindi è dovere civico portare al più presto al governo del Paese l'unica forza politica che dichiaratamente ed esplicitamente ha in programma di fermarlo. In fondo riporto alcuni approfondimenti per chi avesse voglia di saperne di più. Ma il post è per ricordare che domani 7 maggio a Roma, alle 14 in Piazza della Repubblica, ha luogo la manifestazione #stopTTIP: chi si trova da queste parti ci faccia un salto. Non è servito a niente neanche essere tre milioni con Cofferati, ma queste cose si fanno per se stessi...
Ed ora i link per i secchioni:
- Sbilanciamoci, ovvero un riassunto dei rischi che corriamo a portarci nelle mura il cavallo degli Achei, e un elenco per quanto parziale dei promotori della manifestazione di domani;
- Il Post, ovvero in breve cos'è il TTIP e cosa dicono gli altarini scoperti un paio di giorni fa da Greenpeace (qui anche dal Fatto);
- Megachip, ovvero il rischio che in caso di mancato accordo pieno si stipuli un accordo "aperto" con deleghe che porteranno a una trasparenza ancora minore;
- StopTTIP, ovvero sul sito ufficiale una serie di FAQ per i più pigri;
- Frassoni sul Fatto, ovvero la distrazione - o è tradimento? - della Commissione europea nel condurre le trattative (Di Sisto qui su comune.info e qui sul Fatto, ancora più fuori dai denti);
- Verga sempre sul Fatto, ovvero la questione OGM, una delle più importanti e delicate (ma anche senza, tutto l'agroalimentare è in pericolo, basta pensare alla carne agli ormoni...);
- Lameduck, ovvero siamo ridotti a sperare che venga eletto Presidente USA un repubblicano fascistoide (poveri noi...).
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