Che domenica memorabile, per il tennis italiano! |
Con un capolavoro del genere a celebrarla, la data non poteva che avere un destino fausto, e infatti ecco che il vostro devoto blogger proprio in un 4 marzo di 43 anni dopo si sarebbe trovato a discutere la propria tesi di laurea in Scienze politiche, materia Sociologia delle comunicazioni, argomento Partecipazione politica e riproduzione sociale in una ricerca sperimentale nelle scuole superiori di Reggio Calabria. La cosa più simile a una laurea in Comunicazione che c'era ai tempi.
Ma il 4 marzo non aveva ancora finito di stupire: ecco che nel 2018, 32 anni dopo (il periodo si abbrevia, se lo fa con una logica dobbiamo attenderci qualcosa di grosso il 4 marzo 2039, dopo altri 21) si verifica un'altra congiunzione astrale rarissima. In un panorama tennistico nazionale a dir poco desolato, dove è raro assistere a una qualche vittoria nostrana sporadica, ecco che nello stesso giorno, a migliaia di chilometri di distanza, due ragazzi italiani di 30 anni, un maschio e una femmina, vincono un torneo del circuito mondiale: Fabio Fognini l'ATP 250 di San Paolo del Brasile e Sara Errani il WTA 125 di Indian Wells negli USA.
Come dite, mi sfugge qualcosa? C'era forse qualche altro evento da citare in questo 4 marzo? Le elezioni politiche no: io avevo previsto partorissero un nuovo Renzusconi e a quanto pare è il primo scenario a palesarsi come matematicamente impossibile, quindi ho sbagliato (che volete farci, non sono un matematico di grido), fosse anche solo di eccesso di scaramanzia, e quindi è meglio che taccia. Poi ancora devono assegnare i seggi, secondo i meccanismi astrusi di una legge elettorale concepita proprio per minare l'avanzata al nemico e avvelenargli i pozzi, ed è sui seggi che bisogna ragionare. Ma forse di una cosa si può già gioire: la sparizione dalla scena politica di un tizio che sin dall'inizio si è presentato come uno dei sacchi di arroganza più vuoti di sostanza della storia dell'umanità, che voglio vedere ora se ha il coraggio di proporsi ancora a qualcuno (ci proverà fino alla fine, potete giurarci) e se esiste ancora qualcuno che all'eventualità non gli rida in faccia, e magari di un partito che ho il vanto, si proprio il vanto, tra tante previsioni toppate, di avere scritto nel 2007, prima della sua fondazione, che sarebbe stata una sciagura per la sinistra italiana.
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