domenica 21 giugno 2009

TRE SI AL REFERENDUM

Copio quasi integralmente questo intervento di Giancarlo Fornari su Contrappunti: andare a votare e votare con tre si ai referendum oggi e domani è un dovere verso la propria coscienza di cittadini e io non saprei dirlo meglio.
Andare oggi a votare per cambiare la legge elettorale è un dovere civico. I contrari dicono che aiuterebbe il Pdl ad avere la maggioranza in Parlamento. Come se non ce l'avesse già. Ma se vincessero i sì, il Pdl avrebbe la maggioranza da solo e non sarebbe più soggetto al ricatto della Lega. Cioè di un partito che riesce ad esprimere al meglio quanto di peggio si trova al fondo di quegli strati che rappresenta: il timore del nuovo, l'odio per il diverso, il populismo becero, l'esasperazione del localismo dagli orizzonti ristretti. Nelle sue declinazioni più estreme, una versione italiota del nazismo: un nazismo casareccio alla Borghezio, che sa di Merlot e di polenta e osei anziché di birra e di crauti ma non per questo meno spregevole. Berlusconi di suo non è né nazista né razzista, è uno che ha in mente solo i suoi interessi: può fingere di esserlo se questo li aiuta così come, se gli conviene, può atteggiarsi a democratico. Ma se l'alleanza-competizione con la Lega lo costringe a confrontarsi con quel partito sul suo terreno, diventa più razzista di Borghezio e Calderoli. I quali si sentono obbligati a scavalcarlo per far vedere che sono loro i più razzisti, dando vita così ad una escalation disastrosa per il livello di civiltà della nostra democrazia. Neutralizzare almeno uno - il peggiore, dal nostro punto di vista - di questi due partiti sarebbe già un risultato. Per non dire della possibilità per il Pd - certo un Pd diverso, ricostruito culturalmente e ristrutturato come Forza Italia e An hanno saputo fare - di competere con il Pdl per strappargli la maggioranza. Perché no. Se solo si riuscisse a sollevare domani il macigno del quorum.

2 commenti:

Pier Giorgio Poeta ha detto...

Caro Gino, leggo sempre volentieri i tuoi articoli pubblicati su contrinforma.. e normalmente condivido anche i contenuti, questa volta non condivido minimamente la tua analisi. Sui quesiti referendari credo che tu abbia una visione molto distorta del risultato che si ottiene andando a votare si. Se si può peggiorare questa legge elettorale definita dal suo estensore "porcata" lo si ottiene con il SI al ai referendum. Trasforma il quadro politico italiano da bipolare a bipartitico con il conseguente affossamento della democrazia e la consegna dell'italia a Berlusconi almeno per i prossimi ventanni. Ti sembra democratico che il partito di maggioranza relativa magari con solo il 25% o il 31% dei voti possa avere la maggioranza del 55% sia alla camera che al senato e che si cucchi anche i relativi rimborsi elettorali? Ti sembra democratico che i voti espressi contro Berlusconi possano essere utilizzati per l'esatto contrario cioè dagli la maggioranza assoluta? Ti sembra democratico che un partito che ottiene la maggioranza assoluta con questo artifizio possa modificare la costituzione a suo piacimento ( perchè avrà la maggioranza sufficiente) per farlo? Forse solo per l'ultimo quesito quello delle candidature multiple merita un si, ma, cosa c'è di antidemocratico se un candidato si presenta in tre collegi per poi scegliere, se viene eletto, il collegio.
Il problema è che in questo modo sia il PD che il PDL pssono trarne dei vantaggi a discapito della democrazia.
Accordarsi per trarne dei vantaggi a scapito del sistema democratico fino ad arrivare all'inganno degli elettori io lo ritengo immorale e lo chiamo inciucio e tù come lo chiami?
Come avrai sentito negli spot, da entrambi gli schieramenti, vengono falsati anche gli effetti delle modifiche sulla legge elettorale in caso di vittoria del si, prospettando la possibilità per il cittadino di sciegliere chi eleggere, come se si potessero poi esprimere delle prefernze.
Non è cosi e ti lo sai.
Ritengo e spero che la maggioranza dei cittadini l'abbiano capito, che l'unico modo per evitare la catastrofe della democrazia e la vittoria del si sia non fare raggiungere il quorum del 50%.
In questo caso non andare a votare o rifiutare le schede dei referendum dove si vota per i ballattaggi assume una valenza politica, salva la democrazia, la pluralità delle idee e contrasta gli interessi di battega del PDL, cioè di Berlusconi e anche del PD.
Io NON andrò a votare per tutte queste ragioni.

Pier Giorgio Poeta ha detto...

Avrei voluto rispondere e commentare anche l'articolo originale rilanciato da te e scritto da Giancarlo Fornari dir. responsabile di Contrappunti, giornale online che leggo sempre con piacere ma non è possibile, ovviamente gli appunti e le considerazioni sono rivolte anche a lui.

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