sabato 6 febbraio 2021

IRRETITI E NO - VERSETTI COVIDICI 40-43

Non parlo di Draghi, non ancora. Penso tutto il male possibile della "maggioranza Ursula", ma mi è capitato di leggere di questo tecnocrate su uno dei siti che segue di più le teorie monetarie eretiche, citato come un reprobo del monetarismo pronto a ritraghettare l'Italia verso la sovranità monetaria. Non ci credo, o per lo meno non credo ai pentimenti a questo livello, ma se fosse stata decisa la dissoluzione della nefasta Eurozona, Draghi sarebbe il perfetto esecutore della missione, voluto colà dove si puote perché il processo avvenga in maniera il meno possibile traumatica per gli scambi economici dentro l'UE (che però ridovrebbe cambiare il nome assieme al progetto, magari tornando CEE o qualcosa di simile). Peccato però che questo significherebbe un'uscita da straccioni e da schiavi, non da Stato sovrano libero e potente, forte ad esempio dei tre quarti di tutto il patrimonio artistico mondiale. Peraltro, inutilizzabile come asset stante la virtuale morte del turismo mondiale di massa cui stiamo assistendo. Comunque, di Draghi riparliamo a nebbia della cronaca politica diradata (e intanto volendo leggete Grimaldi), nel frattempo ci ributtiamo tra i versetti covidici.

Era da un po' che non lo facevo, perché il conformismo dilagante mi fa francamente cadere le braccia giorno dopo giorno. Mi scuoto perché fa bene a me, oltre che a voi. Avrete sentito anche voi, no?, che l'emergenza durerà fino a ottobre, che non finirà finché non saremo tutti vaccinati, varianti permettendo? Vi tengono sulla corda, e vi vanno preparando (nero su bianco). Ci hanno privato delle libertà più elementari per una cosa che ha numeri simili alle influenze di tutti gli anni, credendo come dei polli alle acrobazie logiche e statistiche che continuano a sciorinare e nonostante le quali arriviamo a un numero di morti che fa impressione ma che è dello stesso ordine di grandezza del solito (significa, per gli zucconi, che anche attribuendo a covid19 tutte le morti attribuibili e oltre, non riescono ad avere un 10% di incremento annuo delle morti totali, e anche sommando due stagioni influenzali non riescono ad avere un numero di morti doppio dell'influenza del 2019, calcolati coi vecchi criteri peraltro): ebbene, glielo abbiamo consentito? Abbiamo aperto l'otre dei venti di Eolo, o il vaso di Pandora se preferite: una parola rimetterci dentro il contenuto, o tornare a casa! Ve la ridico meglio. Se il covid19 fosse stato dieci volte più grave, e fossimo stati certi che però con qualche mese di lockdown l'avremmo stoppato, tutti i provvedimenti presi avrebbero avuto un qualche senso (anzi, nemmeno: se fosse stato così grave, ci saremmo chiusi in casa da soli senza che ce lo imponesse nessuno). Invece così, accettare questi soprusi per quello che è stato, significa una cosa sola: possono continuare quanto vogliono, rifarli ogni anno, oppure se siamo sfiniti lasciarci respirare e poi rifarlo. Perché numeri così si possono ottenere sempre, da ogni cazzo di influenza stagionale, a volerlo. Ma anche fosse solo dalle più gravi, possiamo contarne almeno una decina negli ultimi decenni, che si sarebbero prestate, quindi perché in futuro non dovrebbe essere lo stesso?

Oramai il mio telecomando salta sia i TG (tranne giusto il tempo di capire di che colore siamo domani) e i cosiddetti approfondimenti di informazione: ne rivedrò uno quando saprò per certo che ospiterà fisso qualcuno che suona l'altra campana. Qualcuno ad esempio che faccia la semplice domanda di buon senso: "e se durasse dieci anni?" meglio: "qualcuno di quelli che ci hanno ordinato di smettere di vivere, viaggiare, ballare, fare sport, passeggiare respirando a volto scoperto, andare al bar o al ristorante, quando lo ha fatto, e ora che continua a farlo e minaccia di rifarlo se non facciamo i bravi, aveva una qualche contezza del fatto che la cosa sarebbe stata a stretto giro in grado di stroncare la diffusione del virus?" si? e chi gliel'aveva data: nomi e cognomi, e li denunciassero. no? denunciamo loro, per alto tradimento, avendo peraltro superato il limite massimo consentito dalla Costituzione per lo stato d'emergenza. E se durasse dieci anni? si può chiudere tutto per dieci anni, o anche ad intermittenza, di modo che in pratica nessuna piccola o media impresa sia in grado di sopravvivere? o bisogna invece, o bisognava invece, puntare da subito a fare diventare endemico un virus che colpisce una piccola percentuale (dei sottoposti a tampone, cioè in qualche modo sospettati, sennò piccolissima) di individui, facendone stare molto male una piccola percentuale, e uccidendo una piccola percentuale di questi ultimi, in genere molto anziani e con altre patologie? endemico: cioè conviverci tentando in ogni modo di vivere normalmente, produrre, divertirsi, essere felici, e proteggere solo chi è a rischio e curare (ma bene) chi sta male.

Finirà così: come nessuno crede più che a Kennedy lo ha ammazzato Oswald, che la Mafia non esiste (versione ufficiale del parlamento italiano fino agli anni 80), che le torri gemelle le abbia buttate giù Bin Laden, che in giro per l'Italia a metà ottocento ci fosse una stragrande maggioranza di patrioti che tifavano per l'Unità, che i pellerossa erano cattivi e i "nostri" buoni, che esiste una sola religione giusta e gli eretici meritano il rogo, così nessuno crederà più a questa favola del covid19 così come ce la stanno raccontando. Resta solo da capire se la mia generazione vedrà affermarsi la verità su questa storia, o sarà magari quella dei nostri figli. Ecco perché scrivo ancora di queste cose: nella disillusa speranza di dare un piccolo contributo a un'acceleratina, e in subordine di lasciare scritto che no, a me non mi avevano irretito. E spero nemmeno a voi che mi leggete, specie se seguite tutti i link nel testo, o almeno quelli segnalati alla fine:

40. Intervista panoramica di Barbara Tampieri a Fulvio Grimaldi. Da leggere integralmente e con attenzione, questo dialogo tra una delle blogger più toste e uno degli ultimi grandi vecchi del giornalismo italiano. E da gustarsi ogni singolo grafico inserito a corredo.

41. Vaccini e Coronavirus. Due diverse logiche? Dunque, ci sono i primi morti da vaccino, e subito i soloni si precipitano a precisare: non sono morti "di" vaccino sono morti "col" vaccino ma di altre patologie pregresse. Lo stesso argomento che se tu lo usi col covid sei un negazionista, uno da vaccinare a forza o se no marchiare come un paria o come un ebreo (ah, quanto è a senso unico la memoria del giorno della memoria!...) rendendogli la vita impossibile. Mumble mumble...

42. Non sono vaccini ma terapie geniche. Li chiamano vaccini solo ed esclusivamente perché così possono, per via dell'urgenza, saltare molte fasi delle sperimentazioni previste per i farmaci e le terapie,  o meglio farle su chi accetta di sottoporsi (o magari sgomita per farlo) firmando però una liberatoria sulle responsabilità civili e penali in pratica facendo da cavia umana. E fosse solo quello: sono anche molto ma molto meno efficaci di quanto dichiarano, 19% non 95, almeno a sentire il British Medical Journal... E voi, se il vino è buono o meno, credete all'oste che ve lo vende e lo magnifica o al sommelier che lo stronca?

43. Il Grande Reset. Il piano post pandemico. Non è la prima volta che cito questo libro di Ilaria Bifarini. Che illustra meglio di altri, sicuramente di me, come e perché questo piano criminale di rimodellamento della società a livello globale sia purtroppo l'unica chiave logica che spiega integralmente l'accaduto, tutte le altre lasciando invece dei buchi così. In altre parole, non si distrugge definitivamente un modello economico e sociale per una cosiddetta pandemia che se proprio ti ingegni coi conti ha fatto aumentare i morti su base annua di qualche punto percentuale, a meno che l'obiettivo vero e iniziale non era distruggere definitivamente quel modello economico e sociale.

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