Scoperto il covo di Messina Denaro. Bombardiamo a tappeto? |
Immaginate di avere sentito una di queste notizie, poi capirete:
- Spagna, dopo l'attentato dell'ETA a Madrid, il più grave per bilancio delle vittime del terrorismo basco, l'aviazione spagnola, grazie ai suoi bombardamenti mirati su Bilbao, è riuscita a decapitare l'organizzazione criminale uccidendo tutti i suoi capi. Migliaia le vittime collaterali, usate come scudi umani dai terroristi e ad essi complici.
- Stanato il terrorista Cesare Battisti a Trento. L'invasione di terra della città da parte dell'indomito esercito asburgico, grazie alla tecnica di arderla al suolo isolato per isolato, ha consentito l''uccisione del capo degli irredentisti italioti. L'esecuzione sommaria è stata eseguita dal soldato Sinner della Val Pusteria, per questo insignito di medaglia al valore.
- Ieri, scaduto l'ultimatum ai palermitani, che da decenni permettevano a Matteo Messina Denaro e ai suoi luogotenenti di vivere tranquillamente tra loro, come già fu per Totò Riina, è iniziata l'operazione "mille droni per una cupola", in cui vengono per la prima volta utilizzati i nuovi velivoli equipaggiati, oltre che delle videocamere di ordinanza, di mitragliette di precisione. Quelli che non hanno lasciato la città nei tempi concessi hanno implicitamente accettato la correità e il poter essere considerati legittimi bersagli della Ritorsione Antimafia.
Certo, il tono sarcastico non aiuta. Ma se ci pensate bene, la sintassi è la stessa identica a quella che vi hanno raccontato i telegiornali da un anno a questa parte. E in questi giorni in particolare si è arrivati al ridicolo di sentire (magari mentre scorre pure il video, intanto) più o meno che "ora che l'ultimo capo di Hamas è stato ucciso in una incursione, la pace è più vicina". Non credevo alle mie orecchie, ma l'hanno detto e forse l'avete sentito anche voi. Dopo aver sentito per mesi, peraltro, che siccome un commando aveva preso prigionieri in un'operazione in cui c'erano state molte vittime, uno Stato sedicente democratico aveva diritto di sterminare una popolazione ritenuta complice, bambini compresi, di quel commando, e attaccarla sia nel territorio da cui proveniva il commando (già una prigione a cielo aperto di suo) che negli altri Stati sovrani dell'area che si riteneva dessero "asilo ai terroristi".
D'altronde, vi hanno dato da bere già 23 anni fa che siccome il capo degli attentatori arabi alle Torri gemelle era rintanato in Afghanistan, era giusto invadere quel Paese, che rifiutava di consegnarlo. E anche sequestrarvi il dentifricio e le forbicine delle unghie dopo una fila estenuante ai controlli: le persone vanno abituate pian piano agli abusi, magari facendogli credere che sia per il loro bene, così poi sarà più facile all'occorrenza rinchiuderli ciascuno nella propria prigione. Se lo fai tutto d'un botto, invece, ti si ritorce contro la scelta di avergli fatto credere di essere in democrazia, e si ribellano.
Che la democrazia sia, invece, non molto di più di una foglia di fico ideologica, è dimostrato una volta di più anche proprio dall'argomento di oggi. Ci dicono che c'è un'etica anche in guerra e chi la viola è un mostro da condannare ed etichettare tale per l'eternità, tipo Hitler per intenderci. Poi vai a vedere chi quell'etica l'ha calpestata e ricalpestata nella Storia sono proprio "i nostri", da Lipsia a Hiroshima e Nagasaki, dal Vietnam al Medio Oriente. Troppe volte per poter fare la morale a chicchessia.
Tacere, non ribellarsi alle notizie che presentano i crimini di guerra israeliani come azioni legittime, quello si che ci renderebbe complici.
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