Il segretario del Partito Democratico in polemica con un avversario politico |
- il PdL praticamente è sciolto, ora anche per decisione del suo Capo;
- la Lega è quasi dissolta, grazie alla sventatezza del suo Capo (che come l'altro ne era anche fondatore e unica ragione sociale, Maroni si dìa pace e si cerchi un altro partito se vuole continuare a campare di politica e non invece andare a lavorare);
- i partiti della sinistra, che uniti potrebbero andare in doppia cifra, continuano a presentarsi spesso divisi e, se non fanno qualcosa prima, alle prossime politiche resteranno ancora fuori dal Parlamento;
- il grande centro è abortito, per dichiarazione esplicita del leader dell'unico dei tre schieramenti che abbia un senso, e forse per rinascere attende un Montezemolo capace di raccogliere l'elettorato orfano di Berlusconi, ma si votasse domani sarebbe ininfluente;
- in Francia, i socialisti hanno vinto al ballottaggio grazie al fatto che il loro leader ha cercato i voti a sinistra e promesso di mettere in discussione almeno le parti più odiose di questa costruzione europea monetarista (e infatti guardate chi si è scelto Hollande come Primo ministro...);
- il Movimento 5 stelle si è attestato a circa il 10% in tutto il centro/nord, restando ininfluente per ora solo al sud, ha conquistato alcune poltrone di sindaco minori e soprattutto una bella grossa, in una roccaforte della sinistra già finita in mano al centrodestra e rovinata da entrambe le fazioni, con sullo sfondo uno degli scandali finanziari peggiori di ogni tempo, convincendo i parmensi (con buona pace di tutti gli analisti politici di sto ciufolo) semplicemente perché appunto tutti gli altri avevano fatto enormi schifezze e questo invece innanzitutto era il solo che avrebbe fermato la costruzione di un inceneritore.
In tutto questo, il PD ha perso in praticamente tutti i posti e i modi in cui poteva perdere, e dove ha vinto o perdere era proprio impossibile, oppure la linea locale era marcatamente diversa dalla linea dettata dai vertici nazionali. Il capolavoro di Palermo (perdere le primarie, appoggiare postumamente il candidato che li ha sconfitti pur essendo nessuno, e con lui perdere le amministrative contro uno che era almeno qualcuno) viene dopo una serie infinita di svarioni politici di tale portata da essere causa non di dimissioni, ma di esilio volontario in Antartide. E il bello è che il suo segretario, cioè colui che dovrebbe guidare la fila alla frontiera, se ne esce con dichiarazioni trionfalistiche e si avventura contro un polemista di professione sul suo terreno. Eppure il capolavoro di Collodi è uno dei libri più letti in Italia e nel mondo: a non ascoltare il grillo parlante si finisce male, e anche a dire bugie, caro il mio Pinocchio... Avete un annetto, forse addirittura solo pochi mesi, non dico per rimettere una S in coda alla sigla-bestemmia, ma almeno per cacciare dal partito tutti gli strabici che continuano a guardare a Casini e a Monti, e cominciare a ragionare costruttivamente su alcuni dei temi cari a Grillo (energia, costi della politica, ambiente, etica, moneta, sprechi e tangenti, eccetera), su cui i grillini hanno stramaledettamente ragione, e grazie a cui essi stanno riportando la politica al ruolo che deve avere in teoria, indipendentemente dalle sparate (sì talvolta qualunquiste, ma sempre utili a livello marketing) del loro leader. E sull'Europa, è il vostro stesso mentore Prodi che dà la traccia da seguire: unione politica, poteri reali ad organismi eletti democraticamente, che dettano a una BCE che emette moneta sovrana la politica monetaria, che se deve essere restrittiva o espansiva siano così gli elettori europei a deciderlo e non personaggi non eletti e spesso non conosciuti.
O fate così, o la batosta che non avete preso stavolta la prenderete la prossima. Schiacciati tra una destra che si sta riorganizzando, e un grillismo che se non vi decidete voi a riprenderveli si approprierà definitivamente di tutti i temi che dovrebbero convincere una persona di sinistra a votare per qualcuno.
O fate così, o la batosta che non avete preso stavolta la prenderete la prossima. Schiacciati tra una destra che si sta riorganizzando, e un grillismo che se non vi decidete voi a riprenderveli si approprierà definitivamente di tutti i temi che dovrebbero convincere una persona di sinistra a votare per qualcuno.
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