I loschi figuri dell'Unione Europea, peraltro, ce lo dicono e ridicono in faccia da anni, sempre meno dissimulando: ci dobbiamo scordare, tutti, di avere diritto al lavoro, alla mobilità individuale autonoma, all'iniziativa economica, alla casa di proprietà, alla sanità e alla istruzione pubbliche, e in definitiva a ogni forma di progettualità di medio-lungo termine. D'altronde, la vita è breve, no? I figli?... I figli certe cose non sapranno mai che sono mai esistite, non ne soffriranno. Sono catastrofico? Complottista? Ve ne accorgerete, chi vivrà.
Intanto l'inflazione è ufficialmente attorno al 7%, il che vuol dire che di fatto galoppa oltre il dieci, e avere una certa età aiuta: è come negli anni settanta, accompagnata da stagnazione perché originata da fattori esogeni non dalla domanda interna, anzi peggio perché con le criminali misure antipandemia eravamo andati già in recessione (e il recovery fund non ha impatto reale essendo per metà soldi nostri e per metà prestiti pelosi e pericolosi) e a quell'epoca esistevano ancora tutta una serie di reti di protezione sociale costruite grazie alle lotte dei nostri padri che aiutavano a limitare i danni (smantellate poi col consenso criminale e corrivo dei sindacati). Chi si ricorda, oggi, che tutto il castello Eurolandia, in piedi da trent'anni e in costruzione da prima, con le fondamenta impastate del sangue e del sudore dei cittadini a forza di manovre restrittive, aveva ed ha la sua missione dichiarata nel contenimento dell'inflazione? C'è un politico, un giornalista, uno stronzo qualunque in televisione che dice a chiare lettere che averci affamato per anni col solo scopo di tenere bassa l'inflazione, e non essere in grado di impedirne il ritorno alla prima occasione, si chiama fallimento, e l'UE deve essere stravolta o smantellata o abbandonata OGGI? No, non c'è, perché quel poco di soldi che ancora girano vengono da li, e vanno a ungere per primi i politici di tutti i partiti e i giornalisti di ogni testata (i pochi grossi arricchendoli, i tanti piccoli e precari elemosinandoli in modo da tenerli sotto minaccia della fame). Ma questa verità è dura ma ancora accettabile, ciò che non lo è sono i milioni di concittadini convinti ancora contro ogni evidenza che il "vincolo esterno" ce lo meritiamo, che l'eurozona ci abbia salvati, eccetera eccetera. Cosa vogliano ancora, per capire di essere stati fregati, non si comprende. Quelli ad averlo capito non è che siamo in pochi: alle scorse politiche addirittura abbiamo portato alla maggioranza relativa un partito che cinque anni prima manco esisteva, solo che ora non sappiamo proprio a chi guardare.
Infatti il programma grillino recitava senza possibilità di equivoci che c'era bisogno di recuperare la sovranità monetaria, se necessario anche passando attraverso un referendum sull'Euro, e con quella bisognava avviare una serie di investimenti in deficit per finanziare una miriade di micro opere pubbliche in tema di recupero del territorio, energie alternative, acqua pubblica e altri settori di economia collettiva, e che si doveva farlo intanto sradicando, o almeno limitando al fisiologico, la corruzione dalla politica perché altrimenti questa avrebbe vanificato il suddetto recupero indirizzandolo male. Quanto serviva per realizzare tutto questo? Quanto serviva serviva, secondo il programma grillino quei soldi potevano essere chiesti a mamma UE, e se diceva no sfancularla e stamparseli da soli. Inflazione? forse, ma da crescita. Quindi riassorbibile facilmente, come il deficit attraverso il moltiplicatore keynesiano: se un deficit viene speso sul territorio, il maggior reddito innescato alla fine del ciclo avrà aumentato le entrate fiscali di almeno altrettanto. Se avessero mantenuto le promesse, loro e i salviniani (che giocano a fare gli antieuropeisti e ne imbarcano pure, ma poi hanno votato e votano tutti i capestri europei), saremmo arrivati non dico alla pandemia con la sanità riattrezzata dopo decenni di tagli (non si faceva a tempo, ma ad allestire una risposta diametralmente opposta si, attrezzando al volo la sanità pubblica a reggere la pandemia senza farla pagare ai cittadini rovinando l'economia) ma almeno con un piano energetico nazionale avviato all'affrancamento dalle fonti non rinnovabili di proprietà estera (non solo russa), si. Ripeto, era nei programmi grillini, ne avrò scritto decine di volte negli anni scorsi (i post se li cerchi chi vuole).
Invece, lo spiraglio costituito dai 5 stelle si è chiuso dopo i contatti degli stessi, ormai governativi, con quelli che comandano davvero da Bruxelles in su: chissà come mai. Così, abbiamo visto sgomenti sciogliersi come neve al sole i proclami del moVimento, che prima si sfiancava per ottenere dalla UE uno zero virgola di deficit in più, poi si esibiva in una serie di cambi di coalizione che manco la DC della prima Repubblica, e infine accettava e promuoveva una (criminale) narrazione della realtà opposta a quella per cui era stato messo li dagli italiani, scaricando sugli stessi i guai anziché proteggerli (anche lo Stato più virtuoso - e noi lo siamo da trenta e passa anni, ma famo di più - se arriva poniamo un terremoto può ricostruire soltanto o con debito pubblico o con debito privato, e il rimpiazzo del primo col secondo è precisamente la mission dell'UE fin dall'inizio), e finendo per questa ragione a trovarsi comunque nella situazione che in teoria il baraccone europea doveva evitare: deficit schizzato, inflazione alle stelle, e non per aver avviato una fase espansiva ma invece proprio durante una recessione causata dai suoi stessi provvedimenti.
In questo contesto, l'inflazione esogena (ripeto, perlomeno concausata dall'aver mancato alle promesse di investimenti a deficit in un nuovo piano energetico) è una mazzata definitiva ad ogni velleità di ripresa. Molti saranno costretti a tirare la cinghia, a svendere casa sperando di trovare da vivere in affitto, a tentare di guadagnare punti per quella "patente di bravo cittadino 2.0" che stanno sperimentando proprio a Bologna (la "rossa", la città che dimostrava che i "comunisti" al potere potevano starci e fare qualcosa di buono: il Cucciolo Alfredo che lodava gli "autobus biglietto gratuito regalo di un'amministrazione niente male" si starà rivoltando nella tomba) e che è la logica (e infatti prevista, da chi voleva vedere) prosecuzione del green pass.
Dite: ma c'è la guerra. E certo che c'è: ma per colpa di chi è iniziata, per colpa di chi sta proseguendo e proseguirà? Putin, dite? Nella migliore delle ipotesi è stato tirato dentro a forza, nella peggiore non ha fatto altro che recitare nel ruolo assegnatogli. Bisogna fermarla, dite? Certo, subito. Ma fornire armi all'Ucraina è il modo migliore perché continui per anni. Perciò stanno utilizzando il paradigma di manipolazione sperimentato con la pandemia per questa propaganda di guerra: perché vogliono che continui. Battiato ci aveva avvisato. L'unico modo per salvarsi l'anima è spegnere la TV (se avete pazienza, Grimaldi vi spiega perché) non credere a una parola di quello che raccontano. Tutti. E non basterà a salvarsi la pellaccia.
Ed ora, i soliti approfondimenti:
- Blondet, ovvero il filo rosso che lega la strategia vaccinista e i suoi danni ai fabbricanti di armi e i loro interessi;
- Crisanti, ovvero qualcuno comincia di sguincio ad ammettere il fallimento totale delle strategie "antipandemiche", ma dobbiamo andarvelo a cercare nei sitarelli;
- Escobar, ovvero come e perché questa non è una guerra della Russia contro l'Ucraina ma degli USA contro l'Europa.
Nessun commento:
Posta un commento