lunedì 14 agosto 2023

UN SALARIO, MINIMO

Come abbiamo oramai imparato sulla nostra pelle, anche sotto la canicola le veline circolano e la stampa, oramai da tempo passata da cane da guardia della democrazia a cane da salotto del potere, le veicola in modo che i vari temi arrivino a folate. Questo agosto è la volta del Salario Minimo. Il messaggio che arriva è duale, ad alimentare quel gioco delle parti che tanta funzione ha avuto, ai tempi d'oro della buonanima, a distrarci mentre la nave Italia veniva dirottata sotto la sovranità straniera, di comune accordo. In estrema sintesi, il governo de destra non lo vuole concedere, perché qualcosa di destra ogni tanto la deve pur fare e non basta aver tolto il reddito di cittadinanza, mentre l'opposizione de sinistra addirittura mobilità la sempre efficace (vero?) raccolta firme per introdurlo, perché qualcosa di sinistra ogni tanto la deve pur dire anche se ormai ha una linea politica economica molto più di destra degli altri. La dialettica riflette, ma molto alla lontana, quella teorica per la quale vi rimando per una volta a wikipedia, che quando serve un po' di cerchiobottismo è perfetto. Leggendolo tra le righe si potrebbe comprendere, tra le altre cose, che la presenza o meno dell'istituto in questione in un Paese non è tanto correlata alla prevalenza destrorsa o sinistrorsa delle tendenze politiche di quel Paese, quanto invece a impostazioni per così dire tradizionali della legislazione sul lavoro da considerare ciascuna nel suo insieme, includendo nel ragionamento la struttura dei sussidi di disoccupazione e la presenza di un qualche reddito di cittadinanza o simile: come in qualunque sistema, è il complesso dei suoi meccanismi che si tiene se si tiene, e modificarne o introdurne uno solo può avere conseguenze difficili da precalcolare.

Della cosa abbiamo avuto un ottimo esempio a proposito proprio del Reddito Di Cittadinanza. O meglio, del sussidio di disoccupazione variamente condizionato introdotto dai grillini, molto diverso dall'istituto che avevano promesso per anni e di cui hanno adottato solo il nome per poter dire che loro mantengono le promesse. Un vero RDC, infatti, è universale e incondizionato. E cambia completamente la struttura delle retribuzioni di tutto il sistema. Lo Stato sovrano stabilisce il suo ammontare espresso in moneta corrente in relazione a quanto serve per quello che considera il minimo sostentamento di un individuo, e lo eroga a tutti, lasciando al mercato la determinazione della quota eccedente questa sorta di "zoccolo" (con meccanismi diversi, ovviamente, per il lavoro dipendente e per quello autonomo). Ovvio che si tratti di un'operazione estremamente complessa, che necessita per essere compiuta di un'azione politica decisa, dotata di consenso forte, e del presupposto della sovranità monetaria piena dello Stato in questione. Insomma, i grillini per poter mantenere questa promessa dovevano prima mantenere quella dell'uscita dall'Eurozona se non dalla UE, e quindi avere dei numeri in parlamento simili a quelli che avrebbero avuto se non gli avessero cambiato la legge elettorale sotto il culo. Ammesso che, anche quando, ne avessero avuto la forza e la coerenza.

Col Salario Minimo il paradigma è lo stesso. Se lo fissi, devi essere in grado di farlo rispettare, sia a livello di controlli sia prima ancora a livello economico. Facciamo che il suo ammontare orario sia quello di cui si parla: 9 euro. Che succede, ad esempio, se uno ha bisogno di un collaboratore ma non può permettersi di pagarlo tanto? In un sistema che si tiene, ne farà a meno, e farà i conti con la presumibile minore crescita dei suoi affari conseguente (e il sistema, con maggiore disoccupazione). In un sistema che non si tiene, lo pagherà quanto potrà, ad esempio 7 euro, ma in nero. I controlli? anche ammesso, basta farlo, il contratto, mentendo solo sulle ore di lavoro, vallo a capire che quello sta lì nove ore al giorno per sette ore l'una quando invece sul contratto c'è scritto sette ore per nove euro l'una...

In tutto questo, non abbiamo considerato ancora il fattore più esiziale. Entrambi gli istituti, infatti, sono concepibili e difendibili solo ed esclusivamente in sistemi economici con mercato del lavoro protetto. Estremamente e duramente, protetto. L'esatto opposto del nostro, insomma. E non sto parlando soltanto di extracomunitari (no, non pensate subito ai barconi: quella è una tratta degli schiavi gestita dalla mafia in complicità col potere economico legale finalizzata in prima battuta a mercati che stanno molto al di sotto della cifra di cui parliamo e in seconda battuta a chissà cos'altro, pensate ai cinesi o ai sudamericani o ai filippini, e a come facilmente siano arrivati a dominare settori di mercato ben precisi escludendo chi non fosse disposto al ribasso). Parlo anche di quei comunitari disposti (sia mai i nostri figli fossero inflessibili nel respingere una paga inferiore al SM o se preferite fino a quando lo saranno) a svolgere il compito di Esercito industriale di riserva a cui sono stati chiamati (no, non è una conseguenza non voluta e non prevista dell'allargamento dell'UE, era ed è una parte fondante, per quanto dissimulata, della sua missione originaria).

Con questo non sto dicendo che vorrei ripristinare l'Autarchia del buonanima precedente e innalzare muri sparando a vista sugli stranieri invasori. Sto dicendo che questo forse sarebbe l'unico modo per poter introdurre un SM in qualche modo efficace, con buona pace delle battaglie del finto centrosinistra che in quanto alfiere dell'estensione della UE, della sempre crescente cessione di sovranità alla stessa, e dell'accoglienza in quanto tale, è esattamente tra le cause della impossibilità della sua introduzione. Anche se nessuno sembra accorgersi di questa macroscopica incoerenza. Che peraltro non è molto diversa per il finto centrodestra, con l'aggravante che l'antieurismo sarebbe pure uno dei mandati del suo elettorato: senza le leve della politica economica in mano (magari che so per perseguire la piena occupazione, cioè un lavoro dignitoso per tutti, cioè l'attuazione dell'articolo 1 della Costituzione), se per negare il SM offri più o meno fantasiose alternative, anche queste restano fattualmente inapplicabili. A meno che, ovviamente, ad erogare un SM uguale per tutti, o parametrato razionalmente, non fosse proprio direttamente una UE che finalmente si decidesse ad utilizzare in favore dei suoi sudditi quella sovranità monetaria rastrellata più o meno fraudolentemente. Ma questi sono solo sogni, direi se li si potesse almeno sognare. Invece, tocca tenersi la truffa del PNRR e il governicchio che se ne gloria.

Nessun commento:

In evidenza

DEFICIENZA, NATURALE

Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...

I più cliccati dell'anno