Se masticate l'inglese, Pasbas mi ha mandato un video di DemocracyNow, canale youtube benemerito: è qui. Se no su Comedonchisciotte c'è la traduzione di un articolo uscito su Southpress pochi giorni fa, si intitola Un’altra nazione sovrana (Siria) distrutta nell’aggressione della NATO contro il mondo, e già il titolo rende l'idea, ma bisogna leggerlo tutto non ci provo nemmeno a riassumerlo.
Ma una sintesi concettuale, fra l'altro buona per molte altre situazioni della storia recente, la posso tentare, grazie a una di quelle reminiscenze dialettali che chi cresce senza averne è purtroppo per lui più povero. I nostri vecchi, a interlocutori che tentavano di raccontargliela in modo da avere sempre ragione, talvolta rispondevano con un proverbio: 'U mastru pignataru menti a manica aundi a voli". Chi fabbrica le pignatte decide lui dove mettere il manico. Non credo servano spiegazioni.
L'abitudine di definire dittatore il nemico, anche se ha vinto regolari elezioni, e democratico l'amico, anche se non ha nessuna intenzione di instaurare un qualcosa di vagamente democratico, arriva al paradosso di cambiare idea, o perlomeno etichetta, al figuro di turno quando ci diventa comodo: terrorista fino a ieri, liberatore oggi. Domani, quando instaurerà un regime oppressivo, magari contro le donne, ricambieranno etichetta, dimenticando di essere stati coloro che gli hanno consegnato il potere. Tanto quelli che bevono acqua fresca hanno la memoria del pesce rosso, sarà l'elemento.
Se volete allargare l'inquadratura fino a includere chi, manovra l'informazione assieme a tutto il resto, andatevi a leggere qui Stefano Re, uno che scrive poco ma ogni volta mi tocca citarlo e invitarvi a leggerlo. E anche per questa settimana questo piccolo blog ha svolto la sua funzione fondativa, nei confronti di voi quattro gatti che siete rimasti a leggerlo...
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