...fondata sul lavoro... |
La verità, che come capita spesso è brutale ma se vuoi bene a qualcuno devi dirgliela, è che il Partito Democratico è stato creato da criminali e collusi (ed è ancora in mano a loro, hai voglia a fare primarie quasi sempre sconfiggendoli) allo scopo precipuo di impedire che quella fetta di italiani che vorrebbero che il Paese fosse governato onestamente e con lo scopo di garantire a tutti condizioni di vita migliori possa davvero incidere. La storia nel complesso la racconta benissimo Nino Galloni, per i pigri la riassumo così: la sinistra in Italia non deve governare. Questa semplice istruzione era scritta negli accordi tra le superpotenze a fine seconda guerra mondiale, sottoscritti con Togliatti presente, ma doveva essere rispettata anche dopo che i mutati equilibri del mondo l'avevano svuotata di senso, perché in Italia c'è la Chiesa e perché restiamo sempre una portaerei in mezzo a due mondi. Non potendo più giustificarla formalmente, la si è messa in pratica sostanzialmente, trasformando pian piano il principale partito di sinistra in un partito di destra, mentre si rincoglionivano gradatamente i suoi potenziali elettori: è tutto scritto nelle carte della P2, trovate nella borsa di Gelli, non mi sto inventando niente. Il PD è il partner naturale di Berlusconi, e questo governo si limita a sancire finalmente la cosa.
Se negli ultimi tempi 8.689.458 italiani, la maggioranza relativa poche palle, provenienti da entrambi gli schieramenti finto-contrapposti, si sono svegliati e hanno votato per un soggetto politico realmente alternativo, e almeno altrettanti ormai non votano più, è solo perché le condizioni materiali sono di recente drammaticamente peggiorate, e la gente quando ha fame perde il lavoro non vede futuro o ricomincia a ragionare o perde la testa, dipende dal grado di intelligenza e di disperazione. Per cui nei prossimi tempi assisteremo a una strategia duplice: mentre tentano di inventarsi qualcosa per invertire la tendenza e restituire così a tutti un minimo di prospettive, dispiegano tutti i mezzi ideologici e "militari" per disinnescare e imbrigliare il dissenso, sia mai la prima cosa non riesce (ammesso che il loro obiettivo non sia proprio impoverirci punto e basta). Tanto per cominciare serve una scusa, poco importa se prefabbricata o colta al volo, per dare la scorta a tutti i ministri e rendere off-limits le zone calde.
Un'altro personaggio della stessa recita, e fondamentale, sono stati i sindacati. Facciamoci caso, il concertone del 1° maggio si svolge dal 1990, più o meno cioè da quando questa manovra avvolgente è iniziata. Poco dopo ci sarebbe stata la concertazione e l'acquiescenza a tutte le privatizzazioni e gli attacchi al mondo del lavoro, alla distruzione del tessuto produttivo e dei diritti dei lavoratori: il tutto sarebbe riuscito meglio se ogni tanto ci si fosse riuniti a cantare zompando "chi non salta Berlusconi è", no? Si è vero, ci sono andato anch'io, un po' perché ci credevo un po' per non perdermi la musica gratis, specie quando avevo il fisico per affrontare il massacro che comporta la calca. Ma anche Elio e le Storie Tese, i Frank Zappa and the Mothers of Inventions de noantri, sono passati dall'attacco a Andreotti, tagliato con imbarazzo dalla diretta TV, alla presa per il culo del Sacro Concertone, che se non l'aveste sentita vi posto in fondo.
Io non ci credo più. Il 1° maggio è la festa del lavoro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro, ho votato Movimento 5 Stelle perché era l'unico partito con in programma qualche idea nuova per creare lavoro e soprattutto il possibile sganciamento dai legacci monetaristi che renderebbe possibile attuarla. Con la mossa Rodotà, forse, Grillo ha dato addio ai suoi elettori di destra, come forse dimostra il Friuli, vedremo, in realtà voglio credere che anche a destra ci sia gente che ha a cuore la legalità e in odio questo sistema bipartisan di corrotti e ipocriti, gente insomma che Berlusconi forse non l'ha mai votato e sicuro non lo rivoterà. Di certo esiste oggi, come forse mai, la possibilità di creare un soggetto politico di sinistra riformista in Italia. Ma in ogni caso, da oggi in poi il mio voto andrà solo a chi pone al centro del proprio universo politico l'obiettivo imprescindibile che ogni cittadino abbia un lavoro e un reddito che gli consenta una vita dignitosa, con tutti gli altri fattori, politica monetaria compresa, a ruotare flessibili attorno a questo motore immobile. E a chi non è d'accordo con questa linea non darò più il mio rispetto, ovvero la considerazione minima necessaria a farne un interlocutore politico, neanche avversario. Voti ancora PD? problemi tuoi, con te non ci parlo, non parlo con chi o tenta di prendermi in giro o è preso in giro e manco se ne rende conto.
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