venerdì 1 novembre 2019

ACCENDIAMO LA LUCE BLU?

Ho un'idea (a me, piace!): la prima metà legislatura lei si mette
comodo al governo di sopra, e io e la signorina ci stringiamo all'
opposizione di sotto; viceversa, la seconda metà legislatura, lei va
giù all'opposizione, e io e la signorina ci arrangiamo qui sopra...
Il cosiddetto progresso è una freccia bilaterale: per ogni aspetto per cui ti migliora la vita, ce n'è probabilmente un altro per cui te la peggiora. Ad esempio: vorrete mica paragonare oggettivamente un moderno Frecciarossa con un Rapido degli anni 70, foss'anche il mitico Aurora? Eppure, mentre sto comodamente spaparanzato in una poltrona di un Roma-Milano in 3 ore, ad abbottarmi gli occhi leggendo l'e-book (per i libri devo ormai inforcare gli occhiali da "preside": non è pratico in viaggio) o navigando in wi-fi gratuito sul tablet, e a sorbirmi per tutto il tempo le mille telefonate più o meno d'affari di tutti quelli attorno (decine di cafoni e cafone, che rifuggono ai tuoi tentativi di incrociarne lo sguardo per implorarli di smetterla, si badi bene anche se hai comprato il biglietto per l'area silenzio), a volte mi capita di avere nostalgia di quello scompartimento scomodo (ma più a occhio che in sostanza) dove alla peggio avevi a che fare con 5 sconosciuti che dopo un po' diventavano abbastanza intimi da potergli chiedere se, visto che era notte (le percorrenze maggiori le facevi di notte, le ore erano molte di più ma la maggior parte volavano via), se potevi spegnere la luce. E al suo posto automaticamente se ne accendeva una esile, blu, che ti consentiva di muoverti al buio se serviva ma anche di dormire un po' se ci riuscivi. Tra parentesi, la tratta Roma/Milano è il top, in altre le frecce sono perlopiù di altro colore e di minori vantaggi, ma sempre a prezzi almeno 5 volte quelli di un tempo.
Eppure, a sentire come te lo raccontano, la freccia del progresso va sempre verso un futuro migliore.  Siamo noi ostinatamente nostalgici, o sono loro che mentono sapendo di mentire?
La domanda è retorica: se io ho interesse a che una cosa si realizzi e ho abbastanza soldi per realizzarla, troverò conveniente dirottare una parte di questi per retribuire adeguatamente chi deve raccontare come e perché quella cosa sia buona e giusta. E se io per mestiere racconto le cose, troverò conveniente farlo per conto di chi mi paga e nel modo che lui vuole - al massimo, se mi serve mantenere sul mercato la mia immagine di giornalista indipendente, farò in modo di raccontarla in modo che sembri obiettiva, risultando alla fine perciò ancora più pericoloso di chi è invece visibilmente di parte. Inoltre, se la cosa per realizzarsi richiede un appoggio politico e/o accademico, troverò conveniente dirottare un'altra parte dei soldi per retribuire in qualche modo, anche non necessariamente illecito, chi la deve portare avanti. E dopo un po' non si troveranno più politici o studiosi che propagheranno idee magari giuste ma senza "sponsor".
E' per questa via che, ad esempio, si è affermata la narrazione della politica monetaria vigente come senza alternative, che non si studiano più nemmeno all'università. Così ad esempio può capitare, e vi giuro che capita, di avere a che fare con un ragazzo (peraltro bravo e simpatico) che perfettamente in buona fede si trincera dietro i suoi studi recenti per giustificare i misfatti della UE e stigmatizzare la brexit come una decisione presa dal popolo solo in quanto ignorante: non avendo studiato le teorie economiche alternative, come il sottoscritto ai suoi tempi e tutti quelli più vecchi di me (come ad esempio lo stesso Draghi), non gli viene nemmeno in mente che forse le cose non vanno come dovrebbero perché si sta applicando soltanto una delle teorie possibili, e segnatamente quella sbagliata. Mentre è proprio la cosiddetta ignoranza che consente al popolo ancora di fare le scelte giuste, che poi secondo il popolo stesso sono quelle che ti salvano il culo perché invece quelle sbagliate è proprio lì che ti vanno, come è da un certo punto in poi lampante che sia ad esempio qualsiasi cosa vada contro l'Unione Europea per come è (ed è stata disegnata così apposta, anche cambiarla non è che una pia illusione).
Solo non tenendo conto di questo fattore, allora, si può restare sorpresi di risultati elettorali come quello umbro di questi giorni. Se io passo dallo zero al 33 per cento avendo promesso in generale di rivoluzionare il sistema, e in particolare di fare un referendum sull'euro e comunque propugnare una politica economica espansiva esercitando in ogni modo possibile la sovranità, e poi pur di restare al governo mi alleo col partito che più di tutti ha legato la propria linea politica a quelle idee e pratiche che dichiarando di volerle combattere mi erano valse il consenso, non c'è nessuna sorpresa se mi ritrovo al 7. E, attenzione!, se io passo dal 7 al 37 per cento facendo le stesse promesse, magari pure più convintamente, e magari pure accoppiandole ad altre relative al fenomeno migratorio (magari "irrozzendo" una tematica non priva di fondamento, mentre gli altri fanno i fighi ma il fondamento che ha glielo negano), poi non posso sperare di farla franca se dovessi tornare al governo per poi marinarle.
Non è tempo di cantare vittoria, o dormire sugli allori. E' tempo di demolire le gabbie politiche che ci hanno portato a questo punto. Il popolo lo ha capito e voterà per chiunque prometta credibilmente di farlo, fino a che gli sarà consentito di votare. Se vuoi il consenso, devi seguire questa onda, magari cercando di tenere il timone verso le tue costellazioni ideologiche finché ci riesci ma seguirla, qualunque sia la tua collocazione politica. Se lasci il sovranismo, l'antieurismo e l'antimigrazionismo a Salvini, Salvini stravince. La sinistra può sperare di riprendere quota solo se si ricorda che le sue radici sono inter-nazionali (non globalistiche), popolari, costituzionali (l'articolo uno è il lavoro, l'articolo tre le pari opportunità, la moneta e il bilancio sono solo strumenti - e qui vi raccomando moltissimo la lettura di questo post di Zlatorog, che confronta i vecchi diritti che ci vanno togliendo con quelli nuovi che ci vanno dando, a proposito di freccia del progresso....), contrarie alla schiavitù e allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Che poi sono le stesse cose dette in sinistrese. Il movimento 5 stelle deve archiviare Grillo, principale artefice dell'intesa col PD, mandare a casa Di Maio (oggi, anzi ieri, altro che dopo la manovra responsabile di sta minchia) e rimettersi in mano a Di Battista e agli altri massimalisti, e non è detto che ciò basti a riguadagnare terreno, ma se non lo fa torna a zero in un amen.
Cronaca politica a parte, ci sono sempre nuovi esempi di sfrido tra narrazione e realtà, e il vostro devoto perdisonno vi saluta elencandoveli:
  • Mazzucco, ovvero l'uccisione di Al-Baghdadi somiglia a quella di Bin Laden, e dopo Al-Qaida e l'Isis si attende solo di sapere come chiameranno il nuovo spauracchio che gli consentirà di mantenere in piedi l'impianto neocolonialista;
  • Bifarini, ovvero come la fine del colonialismo, che già a noi stessi bimbi degli anni sessanta veniva raccontata come appunto una prova del progresso dell'umanità, non sia stata altro che una pantomima per instaurarne una versione peggiore, che attraverso fantocci corrotti guerre pilotate ed eccidi di massa di vario genere arriva fino alle miniere per le batterie dei telefonini e delle prossime must-have auto elettriche, ed è alla base di quei fenomeni migratori che più vivi in periferia e degrado più subisci più voti Lega, più istruito e desinistra sei meno capisci e più pagheranno i tuoi figli quando non riuscirai a dargli nemmeno una piccola parte dei mezzi e degli orizzonti che ti hanno dato i tuoi genitori;
  • sempre Bifarini sull'immigrazione, qui concentrandosi sull'affare rimesse degli emigrati e su come ci si stia tuffando Zuckemberg...;
  • Comedonchisciotte, ovvero almeno un'altra campana sul caso curdo, la Turchia, eccetera, la vogliamo sentire, prima di mettere like a cavolo su Facebook?
P.S. A proposito di luce blu, pare che il videoblog Byoblu, da sempre seguito da questo e molti altri spazi di controinformazione, stia riuscendo ad organizzarsi in canale televisivo nazionale: sarebbe ora, di avere uno spazio di libera informazione sulla TV generalista, che magari ci relazioni di iniziative come questa sovranista, vitali per il nostro futuro ma oggi passate sotto silenzio generale...

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