Chi ha qualche annetto di troppo come me non ha bisogno che gli si spieghi il titolo, che parafrasa un notissimo slogan di un vecchio spot televisivo di un credo defunto marchio. A me torna in mente ogni volta che guardo (facendo una rara eccezione - sarà che nessuno ormai, a prescindere da sesso età eccetera, riesce a resistere al fascino di Luca Argentero) una puntata di Doc in TV. Dico eccezione perché, come sa chi mi conosce, per motivi religiosi non guardo mai (e dai tempi di Ho incontrato un'ombra, mica da mo'...) una cosa che non finisce e così ti costringe a non prendere impegni per quando esce la puntata seguente. E si, lo so che il malato di serie TV medio non ha di questi problemi, perché si organizza per vedersi magari tutta una stagione in una notte sfruttando le odierne potenzialità dell'on-demand, ma perdonatemi non riesco a non considerarlo ancora peggio (sia pur con umana pietas) di chi si limita ad attendere con trepidazione la messa in onda ordinaria.
Mi direte, allora, "si vabbè, ma che c'entra la fantascienza?". Ma perché, voi come la inquadrate una storia dove la sanità pubblica in Italia funziona così tanto che se hai un problema non ti mollano finché non hanno scoperto qual è, anche se spesso e volentieri è molto diverso da quello che sembra, e ovviamente lo fanno ad ogni costo, e anche se per aumentare la suspense ci hanno messo pure i burocrati gretti e cattivi che i costi li vogliono limare alla fine Doc la vince. L'ha vinta persino sull'AI, cos'altro volete per ammettere che è fantascienza. Non perché non sia possibile, ma perché a chi gli fosse possibile non glielo faranno mai fare, vedrà chi campa.
La realtà della sanità italiana (serve precisare che non mi sto riferendo all'impegno e alla dedizione spesso eroica degli operatori, ma alle carenze organizzative e di strutture cioè agli investimenti carenti e anche quando male indirizzati?) è tutt'altra roba, purtroppo, e chi ha avuto un qualche problema non ha bisogno di leggerlo qui perché già lo sa di suo. E sarà peggiorata:
- sia dall'invasione di una roba che chiamano intelligenza artificiale per la solita operazione di maquillage comunicativo, ma di fatto è sostituzione di lavoro umano con meno costoso e molto meno utile (anche perché, meno costoso quindi keynesianamente demoltiplicante) lavoro meccanizzato;
- sia da ulteriori pesanti tagli imposti dall'Europa (che vuole e deve imporre il modello basato sulla sanità privata, per chi può permettersela) persino sotto pandemia (quando anziché investire a debito per curare la gente si è scelto di farne ricadere i costi sulla gente stessa rinchiudendola in casa e rovinandola, per poi far finta di rimediare con quel PNRR che vi viene presentato come ricchezza in entrata quando al massimo è di ritorno ma con altri che decidono come la dobbiamo spendere - e dico "al massimo" perché manco è quello: in gran parte li rivorranno indietro);
- sia, a metterci il carico da undici, dall'appena varata autonomia differenziata.
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