lunedì 23 febbraio 2009

PERCHE' SANREMO E' SANREMO

Non guardo la Tv, e meno che meno il festivalone, da molti anni. Si, lo so che simili affermazioni forniscono la patente di snobismo intellettuale, ma che posso farci se è vero? ho sempre qualcosa di meglio da fare, per fortuna, magari tra qualche anno cambierò idea, ma per ora rientro apposta a casa solo per Il commissario Montalbano: in tutti gli altri casi in cui accendo l'elettrodomestico è per caso e per poco.
E' curioso che mi sia capitato, quindi, quest'anno, di sentire quasi tutte le canzoni di Sanremo, avendo tenuto acceso Rai uno per un paio d'ore sia martedì che giovedì. E devo confessare di avere persino pensato non troppo male di Bonolis, sia per l'ectoplasma di Mina (vabbè, ormai lo sappiamo che è in freezer dal 1978 e quella che canta è ricostruita al computer dal paraculissimo figlio) e il di nuovo brillante Benigni, che per essere riuscito a portare sul palco giovani decenti con canzoni decenti accompagnati da grandi della musica: Bacharach ha perfino arrangiato la canzone di una tipa non male, Karima, e la figlia di Zucchero a sentirla si vince il fastidio di sapere che è lì per nepotismo, ché almeno è brava.
Non è stato sufficiente a tenermi a casa per vedere la finale, e dai risultati che ho appreso due giorni dopo dico meno male: già le canzoni dei big erano tutte mediocri nessuna esclusa, forse Nicky Nicolai che infatti è stata eliminata subito. Ma il podio è davvero raccapricciante: primo un tipo venuto fuori da Amici con una voce potente quanto stonata e una canzone imbarazzante, secondo uno stolto che sono anni che ci ammorba con filastrocche filosoficamente imbecilli e questa anche retrograda e pericolosa, terzo uno che canta canzoni di Gigi D'Alessio imitandolo peggio di Checco Zalone e non facendo neanche ridere. Ti chiedi "ordinaria amministrazione sanremese?" ti rispondi "no, peggio", ti chiedi "e come mai?" ti rispondi "perchè c'era di mezzo Maria De Filippi, una che gli conviene che Dio non esista perchè sennò andrà all'inferno per aver rovinato generazioni di adolescenti, che ha imposto il televoto".
E allora scopri che Sal Da Vinci col televoto prima di essere portato al terzo posto era stato addirittura ripescato dall'eliminazione, e ti dici: ma cosa pretendi, da un Paese che elegge per tre volte Berlusconi? che faccia vincere una canzone di qualità che forse nemmeno era in gara? Sono solo canzonette, baby, spegni quella tivvù ed esci di casa.
Magari rifùgiati, come è capitato sabato pomeriggio, tra i pochi italiani ancora pensanti con la propria testa, confinati per ordine pubblico a Piazza Farnese e così almeno percependosi moltitudine per ristrettezza dello spazio, a ragionare di fine vita e libertà individuale come fa lo splendido Camilleri che riportiamo. La tele la riaccendo al prossimo film del Commissario Montalbano, và....

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