La didattica dovrebbe tener conto, e lo fa troppo poco spesso, dei meccanismi dell'attenzione delle menti adolescenziali: dei cinque anni di liceo spesso si ricordano, e risultano decisivi per la nostra formazione adulta, più dei flash folgoranti che delle dotte spiegazioni documentate. Cinque minuti possono valere più di ore, se un professore di Storia e filosofia si mette davanti alla lavagna a mimare Mussolini quando si preparava la gestualità da esibire in piazza prima dell'entrata in guerra (spezzeremo le reni alla Grecia!) o ti racconta l'unità d'Italia così: Garibaldi partì da Quarto con mille smorbillati, conquistò tutto il Sud, poi il Re gli disse "dammelo subito!", lui rispose "obbedisco!", e ci ha rovinati! Diventi antifascista e meridionalista senza accorgertene, perchè non c'è niente di così potente che esporre la parte ridicola delle cose. E il fascismo ieri come il berlusconismo oggi, come la cialtroneria dei Savoia o delle nostre campagne di guerra (rivedere Totò ne I due colonnelli, please), hanno molto di ridicolo impastato nella loro sostanza tragica.
Non so per quali percorsi sia giunta al suo fervente meridionalismo Antonella Grippo, ma se la si vede parlare, carina minuta e con gli occhi puntuti e accesi, si capisce istantaneamente quanta passione c'è dietro il lavoro di meticolosa ricerca che l'ha portata a pubblicare Uno Dio e uno Re, il brigantaggio come guerra nazionale e religiosa. Se poi alla presentazione del libro ci sono i suoi studenti (lei è insegnante di liceo, ecco il perchè dell'incipit scolastico, dannati corticircuiti mentali!), e un amico chitarrista, Sergio Coldagelli, che suona e canta le canzoni dei briganti messe in musica da Eugenio Bennato (già nel 1979, ecco il testo di Vulesse addeventare nu brigante), l'atmosfera si fa convincente e il libro te lo compri.
Fatelo anche voi, si vende anche on-line: è capendo il passato che si comprende il presente e si può far qualcosa per il futuro. L'Italia nasce con un peccato originale, e non si è mai battezzata. Il federalismo leghista vorrebbe direttamente cresimarla, ma come confermeranno gli esperti in sacramenti, non si può. E se si fa, non vale.
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