domenica 5 dicembre 2021

SOTOMAYOR! - VERSETTI COVIDICI 114-119

Ed ecco a voi una doppia autocitazione carpiata: in questo post di maggio 2021 scrivevo questo, ricordandovi quello che vi avevo scritto a maggio 2020:

"...l'anno scorso di questi tempi il vostro affezionatissimo blogger vi avvisava che ovviamente [,,,]  coi primi freschi, i contagi sarebbero risaliti e il teatrino ricominciato. Inutile dire che dal combinato disposto di quanto sopra la deduzione può tranquillamente essere rifatta pari pari per l'autunno prossimo (eccetera), anche se vi vaccinate tutti."

Ai tempi ancora speravo di svegliare qualcuno, oggi ormai mi sono rassegnato a cantarcela tra noi. Ma intanto si sono vaccinati quasi tutti, moltissimi con due dosi, si inizia con la terza, e... opplà! arriva la nuova influenza, che chiamano "variante" per poter continuare a sommare morti e contagiati di stagione in stagione, e (ops!) i sieri genetici chiamati dolosamente vaccini non la coprono. Dite che mollano l'osso? Macché, prima ho sentito al TG questa notizia: "identificato in Italia il primo caso di variante Omicron, sta bene grazie ai vaccini". Dopo pochi giorni, quest'altra ancora più incredibile (per chi abbia ancora una concezione corretta della scienza, non essendoci stato il tempo materiale non dico per compiere una verifica, ma nemmeno per cominciarla): "la terza dose efficace contro la variante Omicron". D'altronde, il primo comandamento di ogni traditore seriale è da che mondo è mondo: non ammettere mai la colpa, continuare imperterritamente e ottusamente a negare qualsiasi cosa, anche e soprattutto se evidentissima. E a nulla vale, perché il 95% si beve tutto e solo in pochi stiamo li ancora a riscontrare incrociare eccetera, che essi stessi ammettano che questa nuova variante non è poi così aggressiva, e d'altra parte che la quarta dose sarà inevitabile (che lettera greca useranno? o passeranno all'aramaico?).

Sempre a proposito di acrobazie, queste capriole logiche continue a noi spettatori dovrebbero ricordare quelle esilaranti di Aldo Giovanni e Giacomo quando facevano ridere, che sempre si concludevano con uno che approfittava dell'altro che si era chinato per avvicinarsi da dietro con un gesto inequivocabile del bacino (come per "inOcularlo") ed esclamare il nome dell'ex campione di salto in alto cubano che da il titolo a questo post. A noi spettatori, perché invece la vittima nella gag ci ricascava sempre. Peccato solo che rispetto a quella situazione noi "spettatori consapevoli" abbiamo uno svantaggio: il culo è anche il nostro. Anzi, visto che la vulgata condivisa è che la colpa è nostra, ce lo rimettiamo due volte.

Infatti adesso parte il Super Green Pass, quello per cui coloro che ottengono il lasciapassare tramite tampone negativo (che poi a rigor di logica sono gli unici sicuramente sani, o perlomeno lo sono con molta più probabilità dei vaccinati, visti i dati) possono solo andare a lavorare, e invece non possono andare al cinema o al ristorante. E' solo l'anticamera dei provvedimenti all'australiana, dove anche i contatti vengono internati in campi di concentramento, e se provano ad evadere vengono braccati come criminali. Ma questo non è ancora sufficiente ad allarmare le belle anime della fu sinistra italiana, lodevoli eccezioni escluse. Se avessero ancora un briciolo di rispetto verso le loro stesse idee, quelle che oggi continuano a sbandierare vuotamente a proposito di parità di genere o di disabilità (temi sacrosanti, ma che essi stessi senza accorgersene sminuiscono con il loro strabismo con cui ignorano gli attacchi alla democrazia in cronaca), dovrebbero tutti ergersi a difesa del libero dissenso. Anche quando fosse davvero pericoloso, perché quando è comodo sono buoni tutti. Per cui il diritto a non vaccinarsi perché non convinti dalle ragioni portate da chi sostiene i vaccini, almeno fino ad eventuale obbligo di legge (che non sanciscono ancora solo perché temono che ci siano gli estremi che qualche magistrato finalmente si svegli e Costituzione in mano li condanni a congrui risarcimenti - e non parlo solo di danni collaterali, voi le avete mai viste tutte queste morti improvvise di persone giovani e sane in cronaca, senza che il giornalista di turno non dico enumeri le possibili cause, ma almeno ci dica se erano vaccinate o meno?), dovrebbe essere il primo dei diritti civili ad essere difeso oggi, perché è quello sotto attacco oggi, anche in caso di epidemia in fase apicale con un morto in ogni casa. Scenario da cui per fortuna il covid19 è stato anni luce lontano anche nei momenti e nei luoghi di maggiore intensità. Ma in quel caso, in caso di autoevidenza del male e di efficacia certa dei vaccini, non ci sarebbe alcun bisogno di nessuna campagna di convincimento e di nessun green pass, se è vero come è vero (e io c'ero, anche se ragazzino) che col colera degli anni 70 la gente andò in piazza a protestare per la mancanza, dei vaccini.

Invece non solo i paladini dei diritti civili si scordano di difendere chi è sotto attacco qui e adesso, ma nemmeno si accorgono che in fondo l'attacco non è diretto dove sembra, o almeno non solo. In altre parole, le vittime non "saranno" ma sono già, qui e adesso, anche loro. Presi in giro mille volte da chi gli disse chiudiamo tutto subito così a Pasqua ne siamo fuori, poi ripetendo il mantra più volte fino a uscita dei vaccini, poi fatti il vaccino che ne sarai fuori, poi visto che d'estate i contagi e i ricoveri (che l'estate prima, senza vaccini, erano scesi a zero) permanevano fatti la seconda dose che ne sarai fuori, poi che i vaccinati possono contagiare ed essere contagiati (e volendo possiamo anche sapere quanto e perché) ma però con minore gravità, poi che la colpa era dei non vaccinati, poi che con la nuova variante devi fare la terza dose, poi che però è probabile che ci saranno nuove varianti quindi bisogna già pensare alla quarta. Non ci resta che osservare da spettatori, come i vecchietti i lavori in corso,  questo esperimento sociale, chiedendoci: quando lo capiranno? quando capiranno che li hanno fregati ("sotomayor!")? e ammesso che lo facciano, si ribelleranno mai? e potranno farlo, o essendo triinoculati saranno costretti (con conseguenze tragiche diverse si ma ugualmente innegabili) a restare "sotto cappella" come un drogato col suo spacciatore?  

E intanto che ce lo chiediamo, continuiamo a recitarci tra noi i versetti covidici, che anche la religione della Mente Ancora Accesa vuole i suoi riti a tenerla viva, a tenerci vivi.

114. La distopia siamo noi. Per raccontarci tra noi "la vita al tempo della dittatura sanitaria", Comedonchisciotte ha organizzato uno spazio apposito. Della serie ogni regime richiede delle strategie di resistenza, perché è vero che la Storia la raccontano i vincitori, ma è anche vero che nessuna vittoria è per sempre, e da qualche parte spunta sempre prima o poi un buco dove i perdenti hanno inguattato le "carte" che raccontano la loro versione.

115. Squadristi della postverità. Laddove si racconta dal verso giusto, casomai vi fosse capitato di sentirlo da quello sbagliato su La7, il tentativo di debunking su Comedonchisciotte ordito da Fanpage ma finito male, anzi proprio col debunking inverso: una giornalista si è infiltrata nella redazione del sito di controinformazione proponendo di pubblicare una bufala allo scopo di screditarlo, ma il sito non ci casca e non la pubblica, ma ovviamente quest'ultima parte il servizio sul mainstream non la racconta. L'avranno almeno pagata bene, la tipa, o l'ha fatto solo perché se no perdeva anche la misera paghetta?

116. Un totalitarismo patologizzato da manuale. La "trasformazione della società in una distopia patologizzata e totalitaria, dove somministrazioni obbligatorie di terapia genetica e documenti digitali di conformità sono la prassi, è ora ufficialmente in corso". E tutto ciò grazie, non dimentichiamolo mai, a "un virus che causa sintomi influenzali da lievi a moderati (o nessun sintomo di alcun tipo) in circa il 95% degli infetti e il cui tasso complessivo di mortalità è di circa lo 0,1%-0,5%". E' la prima cosa che vi scrissi ormai quasi due anni fa (quando peraltro i dati dei contagi erano molto più seri di adesso): se lo consentiamo per questo virus, lo consentiamo per sempre, perché numeri di questo ordine di grandezza li fanno da sempre e li faranno sempre. Infatti, basta chiamarli "varianti".

117. Pnrr, ci sono almeno due aspetti su cui i più europeisti dovrebbero riflettere. Draghi sta li, enorme prova sotto gli occhi di tutti, a dimostrare il legame strettissimo tra la pandemia e la distruzione delle sovranità nazionali chiamata eurozona. Ma se non vi basta questo post di Carraro, andate in un qualsiasi ospedale laziale a fare delle analisi del sangue: scoprirete che se non arrivate presto potete farle solo a pagamento, perché per quelle in convenzione oramai ci sono a disposizione solo alcuni numeretti, e se arrivate tardi peggio per voi. Qui lo trovate scritto da due anni: un'emergenza sanitaria bisognava affrontarla con enormi (o almeno proporzionati) investimenti a deficit sulla sanità, invece si è fatto e si farà il contrario. A dimostrare ulteriormente che la sanità è stata solo il pretesto per attuare propositi di tutt'altra natura, e già decisi da tempo.

118. Ho avuto il Covid. Laddove Francesco Amodeo, uno dei giornalisti più attivi a tentare di mantenere viva la contronarrazione, racconta la propria esperienza personale col virus, e come questa, nonostante sintomi importanti, gli abbia confermato la bontà della propria scelta di campo. In tempi dove il mainstream è scatenato alla ricerca del no-vax colpito e magari morto, con enfasi pari alla distrazione invece sui troppi decessi senza motivo di gente giovane e forte vaccinata, è tanto.

119. Covid e bambini: i numeri dell'ISS. Perché adesso passano all'attacco sui più piccoli, e bisogna difenderli, magari coi loro stessi numeri. Che dimostrano la follia mengeliana dell'offensiva.

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