Che la presenza di un'entità così sproporzionatamente munita militarmente nell'area poco avesse a che fare con le legittime aspirazioni di un popolo martoriato e molto con l'installazione di un presidio USA/NATO in zona nemica è verità storica acclamata e indiscutibile, e solo chi non è d'accordo con questo assunto o se ne dimentica poi non riesce a comprendere la logica delle azioni israeliane.
La rappresaglia contro il rapimento degli ostaggi di un paio di anni fa, infatti, ha proporzioni da fare impallidire quelle naziste durante l'avanzata alleata sul fronte italiano ("solo" dieci italiani per ciascun tedesco ucciso, come per la vicenda via Rasella / fosse Ardeatine), tanto da stragiustificare l'etichetta di Genocidio, da ultimo adottata persino da una relatrice speciale ONU (per questo tacciata, e come ti sbagli, di "antisemitismo", etichetta usata ad minkiam perché anche i palestinesi sono semiti e quindi se guardiamo ai numeri gli antisemiti peggiori sono proprio gli israeliani).
Ma i contatti col nazismo purtroppo non si limitano a questi paragoni logici: la traduzione in gioco di parole del titolo di questo post (vagamente ispirata peraltro all'operazione simile dei CCCP col brano PunkIslam) è giustificata anche dalla ipotesi storica alternativa (tanto sorprendente ed eretica da essere stata nel tempo insabbiata e/o bollata con l'etichetta di comodo di complottismo) che vede un accordo tra nazisti, ebrei e capitalismo occidentale (tre entità tutt'altro che separate, col futuro nemico germanico ci facevano affari in tanti, persino il patriarca petroliere dei Bush) alla base delle prime colonizzazioni ebraiche in Palestina, già negli anni 30. Di questo e altri temi adiacenti gli accadimenti in Palestina si parlerà nel dibattito moderato da Pasbas il prossimo 25 luglio, della cui locandina l'immagine a corredo di questo post è un estratto. Come assaggio, Pasquale ci manda il testo qui appresso.
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Come il genocidio di Gaza porterà Israele al collasso
Intervista a Shir Hever di Electronic intifada, traduzione di Pasbas
Dopo i 10 mesi di guerra condotta come genocidio della popolazione civile Palestinese di Gaza e WB e dopo la guerra contro i civili libanesi e siriani, i sionisti si sono finalmente decisi a lanciare l' attacco finale contro l'Iran. Purtroppo per loro però la loro inumana arroganza (e razzismo) senza limiti è stata fortemente ridimensionata dalla assoluta tenuta del governo iraniano: hanno subito gravissimi danni materiali per le loro postazioni strategiche, porti, aeroporti, laboratori di ricerca militare, sedi dell'IDF e del Mossad, sedi del reparto 8200, sedi delle big tech usa (per i sionisti e loro mandanti userò sempre la scrittura in minuscolo, non sono refusi).
Questo ignobile stato sionista militarizzato in tutte le sue componenti, dalla scuola per la prima infanzia all'università, dal commercio all'industria, dell'agroalimentare al settore costruzioni ecc., ha subito gravissimi danni. ad un'economia già quasi completamente assistita dall'occidente (loro fanno in nostra vece il gioco sporco in West Asia). Il prodotto interno lordo è crollato dell'8%, la borsa ha perso miliardi di dollari in un solo giorno di guerra all'Iran. Per sopportare e supportare questo folle piano di genocidio delle popolazione della regione e finanziare le spese militari dirette e indirette il governo ha imposto tagli draconiani alla spesa sociale, per cui le strutture pubbliche stanno per collassare, i riservisti richiamati hanno dovuto abbandonare il loro lavoro mettendo in crisi aziende di ogni dimensione e importanza.
Nonostante il conseguente default di fatto l'economia dei sionisti è giudicata ancora affidabile dalle agenzie (sioniste anch'esse) di rating, le stesse che fecero fallire un grande paese come l'Argentina nei primi anni 2000. Queste aperture di credito hanno "spinto" le banche ad investire sui bond di questo stato fantasma! I paesi occidentali come usa, canada e gb non possono elargire direttamente denaro ai sionisti perché non esiste un meccanismo finanziario che lo permetta: se tale meccanismo esistesse i paesi del sul del mondo depredati dal colonialismo occidentale potrebbero richiedere riparazioni in denaro equivalenti agli enormi danni subiti. Una sola volta gli usa trasferirono un prestito di 10 mld di $ facendo da garante; Clinton lo propose quale incentivo per le trattative di pace di Oslo. Il trucco non funzionò perché la furbizia avida tipica dei sionisti si rivolse contro i loro stessi interessi: in una riunione plenaria della Knesset si chiese agli usa di saldare il debito contratto e come risposta il congresso usa rispose non paghiamo "né ora né mai più!"
Come conseguenza del dosaggio dei valori assegnati ad israele dalle conniventi agenzie di rating la lobby sionista degli usa ha costretto le municipalità, di cui ha il controllo, ad acquistare bond-carta straccia con i fondi pubblici dei contribuenti destinati ad infrastrutture, welfare ecc. Anche così però ovviamente i sionisti non riescono a pagare i debiti e ad appianare il bilancio. Quanto all'aggressione all'Iran che ha provocato al paese danni ingenti e soprattutto centinaia o forse migliaia di morti di civili innocenti, questa volta e per la prima volta i sionisti hanno pagato duramente il loro disumano bullismo: la raffineria ed il porto di Haifa non sono più operativi, l'aeroporto principale funziona a singhiozzo, molte compagnie non ci atterrano più (e Ansar Allah continua a bombardalo), la Colombia ha sospeso le forniture di carbone, l'Azerbaijan ha difficoltà a fornire il petrolio perché il transito attraverso la Turchia la popolazione, disgustata dal genocidio in atto, lo impedisce, creando problemi al governo. Il settore strategico delle costruzioni, a fronte di una grave crisi degli alloggi, non riesce a riprendersi: ai lavoratori palestinesi del WB dal 2022 è interdetto l'ingresso in israele; Cina e India, per ragioni che riguardano la loro incolumità, stanno facendo rientrare il loro cittadini; i prezzi degli appartamenti nel contempo sono in continua ascesa.
Forze armate: il capo supremo delle forze sioniste è comparso alla knesset dichiarando che le truppe sul campo non sono più sufficienti, nel contempo i fascisti presenti nel governo ed in parlamento chiedono che l'occupazione di Gaza sia permanente e a questa richiesta la risposta chiara del generale in capo è (cito testualmente) "in questo caso Israele cesserà di esistere!" I soldati esausti chiedono a gran voce che gli ultraortodossi subiscano la coscrizione obbligatoria come tutti gli altri israeliani. Durante l'attacco all'Iran a livello politico si è verificato un fenomeno interessante: le (finte) opposizioni sioniste al governo nazista di Netanyahu hanno mutato atteggiamento nei suoi confronti, che è anche per loro "il leader che ci protegge tutti".
Alla domanda dell'intervistatore sul successo sionista del tentativo di cambio regime, l'intervistato ha chiosato: "il cambio regime c'è effettivamente stato, ma non in Iran!"