mercoledì 18 dicembre 2013

COMPITI PER LE VACANZE

Bellissima immagine, molto rappresentativa della linea tenuta
dalla BCE e delle misure prese dalla stessa per combattere la crisi...
Non so se importa a qualcuno, non ho mai seguito davvero i contatti (il contatore sta li diciamo "per bellezza", non ho mai voluto nemmeno gli spiccioli che avrei potuto raccattare con adsense), altrimenti peraltro avrei dovuto scrivere molto diversamente, sia per contenuti che anche solo per punteggiatura (ahi Saramago!), magari ormai siete rimasti davvero in pochi, ma è una comunicazione di servizio che vi devo lo stesso. Per via di un banale trasloco, per quanto un trasloco possa essere banale, nei prossimi giorni avrò difficoltà a collegarmi in rete e quindi questo potrebbe essere l'ultimo post dell'anno. Per cui sappiate che se anche non lo vedete aggiornato il blog non è chiuso, ripeto il blog non è chiuso. Al massimo è in vacanza, come le scuole a Natale. E per dimostrarvelo vi do i compiti: una serie di spunti di riflessione tratti dalla cronaca:
  • Roberto Perotti da LaVoce.info, ovvero come e perché la riforma Letta del finanziamento ai partiti significa più soldi ai partiti e non meno, e quindi l'ennesima dimostrazione di come e perché la stampa tutta, specialmente televisiva, sia oggi più che mai un colossale letamaio di falsa coscienza e disinformazione;
  • Alessandra Daniele su Carmillaonline, ovvero quanto la satira politica può essere più efficace di un discorso serio nel demolire certi personaggi, specie se vacui e sparapallle come il neosegretario della DC (pardon del PD, vabbé);
  • a proposito di Renzi, chi avesse ancora dubbi sulla sua connotazione destroide può leggere sul Corriere della Sera cosa ha intenzione di fare dell'articolo 18 (quando c'era Silvio, cavallo di battaglia del centrosinistra dei diritti dei lavoratori); 
  • Institute for fiscal studies sempre sul Corrierone, ovvero seppure sotto forma di statistiche anche nel mainstream ogni tanto emerge qual'è il vero problema e cioè qual'è il piano del capitalismo internazionale (impoverirci tutti) che sta dietro anche alla creazione stessa dell'Euro.
La summa di questi spunti ce la dà la conclusione di questo pezzo di Loretta Napoleoni sul Fatto, che riporto testualmente:
Il nostro è un Paese dove convivono due realtà: da una parte c’è l’Italia dei forconi e dall'altra quella che si può permettere di pagare due euro per votare il nuovo leader del PD, la prima non arriva alla terza settimana del mese e ha il polso della situazione, la seconda tiene gli occhi ben puntati sullo spread e gestisce la macchina propagandistica. Più passa il tempo, però, più cresce il numero degli appartenenti alla prima categoria e presto saranno troppi per essere tenuti a bada dai messaggi mediatici della propaganda. Negarlo è comportarsi come gli struzzi.
Buone feste, ci risentiamo appena possibile.

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