domenica 1 ottobre 2023

TRAMONTO OCCIDENTALE

...torneremo a vivere come dei barbari...

Franco Battiato, Tramonto occidentale, 1983

Prendo il titolo da un grande cantautore siciliano, e l'incipit da un suo collega quasi modenese - "Siamo di un'era in transizione fra una civiltà quasi finita ed una nuova inconcepita" - tratta da Mondo nuovo, brano che peraltro cita Huxley, uno che di distopie se ne intendeva qualcosina.

Ora, il problema delle fasi di transizione è che di solito quelli che le vivono non le riconoscono come tali, salvo alcuni che però se osano dirlo, che ci stiamo dentro e magari anche verso quale nuovo equilibrio sembra stiano portando, per gli altri diventano se va bene visionari da lasciare parlare nel vuoto ignorandoli, se no complottisti da zittire. E grazie alla manipolazione dell'opinione pubblica, nata un nanosecondo dopo l'opinione pubblica stessa, la narrazione negazionista della transizione stessa, o semmai indirizzata al suo mascheramento con una versione come minimo edulcorata quando non spudoratamente fasulla, diventa luogo comune facilitando l'isolamento delle voci fuori dal coro.

Può capitare, fidatevi, che financo persone che reputavate amici fraterni da un giorno all'altro vi mollino per non sopportare più la forza e la determinazione con cui sostenete le vostre posizioni eretiche, forse scambiando per presunzione e protervia ciò che invece è ammissione di debolezza e disperato tentativo di uscire dall'accerchiamento (in altre parole, urlate perché di notte vi hanno accerchiato e vi stanno malmenando e violentando, ma il problema è che voi urlate disturbando la quiete pubblica, eccheccazzo lamentatevi civilmente!). Mantenere vivo uno spazio di libertà come questo blog, per quanto minima (senza mai essere stata più che molto piccola) sia diventata la sua audience, è allora né più né meno che un'esigenza vitale. Percepita peraltro come un dovere civico irrinunciabile, come una Cassandra che sa sia di aver ragione e sia che sarà inascoltata ma lo stesso non può esimersi dall'avvisare i suoi cari delle sciagure incipienti.

Tra l'altro, senza ulteriormente scomodare la mitologia, ululare al vento l'avvicinarsi di sciagure ha per sua natura questa caratteristica: che se per caso a forza di farlo qualcuno comincia ad ascoltare e le sciagure vengono evitate, nessuno renderà merito all'ululante, anzi si dirà che visto che non si sono avverate lui aveva torto. Pazienza: ognuno alla fine se la gioca con la sua coscienza, e - nuovi studi provano che Lindo Ferretti e la sua "testa tagliata" avevano ragione - probabilmente "per l'eternità". Ragion per cui mi gioco il mio personale paradiso enumerandovi, e talvolta riservandomi approfondimenti futuri, i segni della deriva (già iniziata da un pezzo) coi pericoli all'orizzonte che annunciano:

  1. sostituzione dei poteri statali, controllabili (sia pure in misura relativa, e spesso più ideologica che effettiva) democraticamente, con un poli-centro di potere multinazionale non eletto e smaccatamente antidemocratico, che ha in mente un suo progetto di nuovo equilibrio mondiale in cui i valori "occidentali" (leggi: i diritti economici fondamentali acquisiti in alcune parti del mondo dopo la seconda guerra mondiale) non hanno posto, e per attuarlo impone una narrazione falsa sul clima, i diritti delle minoranze, l'inclusione e la proprietà privata;
  2. a fare da sponda a questo board mondiale, facendo da tramite nell'espianto di potere a suo favore, è stata appositamente disegnata e designata l'Unione Europea, centro di potere politico non eletto e non indirizzabile democraticamente che fa capo ad istituzioni monetarie private il cui obiettivo fondamentale è drenare dai privati cittadini quel po' di ricchezza che era stata loro concessa dopo la distruzione bellica, per concentrarla nelle proprie mani;
  3. chi non è d'accordo con il progetto di cui sopra ("2030: non possederai nulla") deve essere annichilito o ridotto alla ragione con qualunque mezzo, ecco il perché degli interventi in nord Africa e in medio oriente degli ultimi decenni, e dell'attacco Nato alla Russia raccontato come invasione russa dell'Ucraina - ed ecco perché chi ha a cuore la libertà nel mondo deve fare il tifo per Putin, per quanto controintuitiva possa sembrare la cosa, e sembra lo abbia capito persino quel D'Alema che mandò i bombardieri a Belgrado, figuriamoci: solo se vince la Russia (e per alcuni pare stia proprio vincendo e semmai il problema ora è come mollare l'Ucraina) il progetto può ancora essere fermato;
  4. l'interconnessione delle linee di azione del piano eversivo in atto è dimostrata anche dal fenomeno inflazione, tristemente riaffiorato in cronaca quando ci era stato promesso che cedendo sovranità all'UE non ne avremmo mai più sentito parlare; ma chi ha studiato ai tempi miei (oggi anche l'università obbedisce alla narrazione monocorde globalista-monetarista) sa che l'inflazione può avere diverse cause, e ciascuna causa richiede rimedi diversi, invece questi fanno la guerra, la guerra accende inflazione da costi (e da profitti, dice Bagnai, che ogni tanto si scorda che è al governo), loro la combattono come fosse inflazione da domanda (aumentando i tassi per drenare base monetaria) e tutto ciò toglie soldi dalle tasche della gente proprio mentre i prezzi aumentano: un vero e proprio crimine che col cazzo che i telegiornali vi raccontano per quello che è;
  5. è solo nel quadro complessivo su delineato che si può inquadrare correttamente la gestione criminale (anche nel senso che è direttamente appaltata alla criminalità organizzata: le ONG dalla faccia pulita fanno da fiancheggiatori) delle migrazioni nel Mediterraneo: se favorivi l'ingresso controllato di manodopera legale dovevi inquadrarla nelle tutele del lavoro occidentali, invece importando schiavi di fatto costringi i lavoratori occidentali pian piano (a seconda del settore) ad accettare lo smantellamento di quelle tutele pena restare fuori mercato (e il tempo gioca con loro: anche chi riesce a tenersi le tutele prima o poi va in pensione e muore, e i suoi discendenti non sapranno mai che quelle tutele siano mai esistite);
  6. idem si può dire (e chi vi parla ve lo ha detto per due anni e rotti, e riprenderà a farlo se dovessero ricominciare) della gestione della cosiddetta pandemia, le cui statistiche (anche dando per buone quelle ufficiali) viste da abbastanza lontano non saranno che una piccola increspatura sugli andamenti di lungo periodo, del tutto insufficiente a giustificare i provvedimenti epocali invocati e attuati (la cui motivazione va quindi cercata altrove), ma manipolate criminalmente (e sciorinate quotidianamente in modo da terrorizzarvi) sono bastate a creare una cesura (prima nessun allarme sociale giustificava un attacco alla libertà personali, dopo si - e se avete avuto un brivido alla schiena al messaggio di test che vi ha bloccato il telefonino, senza il quale non potete più vivere, fino a che non cliccavate "ok", avete capito, sennò no) che potrà essere utilizzata ogniqualvolta che si vuole, con la salute (già stanno provando a spacciare per nuova pandemia le risalite dei contagi anche se nemmeno arrivano a causare l'increspatura di cui sopra, forse anche solo per tenerci allenati o propinarci qualche nuovo dannoso "vaccino") come con l'ambiente (vedrete: non si fermeranno finché non si azzererà la mobilità privata dei non ricchi, anche se l'auto elettrica è un bidone energivoro molto peggio di qualsiasi diesel d'annata) e qualsiasi altro pretesto che troveranno.

Se non vi basta l'elencazione, qui sotto metto dei link di approfondimento ciascuno riferito ad uno o più dei punti precedenti.

  • Franco Cardini in un lungo ma prezioso post parla di economia reale e finanziaria (qui anche Bochicchio su Sbilanciamoci), capitalismo e democrazia, lavoro e intelligenza artificiale (punto 1 ma non solo).
  • Maurizio Blondet qui spiega come e perché ci vogliono poveri e morti, e si possa parlare complessivamente di "esproprio proprietario" (punto 2 ma non solo), e qui racconta e spiega come l'attacco ultratrentennale all'Italia, l'UE e la guerra in Ucraina siano indistricabili l'uno dall'altro (punti 1, 2 e 3).
  • Fulvio Grimaldi, uno degli ultimi grandi veri giornalisti che abbiamo, torna sull'11 settembre come paradigma della menzogna come strumento di potere. Menzogna che, come ricorda Mazzucco a proposito del caso Kennedy, prima o poi viene svelata come tale, specie se magari l'obiettivo a cui mirava è da tempo acquisito ed irreversibile. Quello che resta strano è come sia ancora possibile che, a fronte di così tanti esempi di narrazioni ufficiali smentite decenni dopo essere state protervamente affermate (in cronaca abbiamo Ustica con Giuliano Amato, ma la lista è lunghissima), la cosiddetta opinione pubblica sia ancora così disciplinatamente disposta ad accettare ogni nuova bugia (la pandemia, il cambiamento climatico, eccetera: punto 6 e non solo).
  • Francesco Carraro qui mette a confronto gli attivisti di oggi con quelli delle generazioni passate, e il risultato è impietoso (un po' tutti i punti, qui si parla di ambiente, e di come quelli di Ultima generazione combattano la battaglia dei potenti senza nemmeno capirlo).
  • Ilaria Bifarini ci racconta come le premesse all'attuale situazione africana, quindi alla piaga delle migrazioni (punto 5), stiano nell'essenziale fasullità della cosiddetta decolonizzazione.
  • Massimo Mazzucco stana la Meloni sulla questione immigrazione (ancora punto 5): o l'UE esiste e allora i nostri confini sono i suoi (quindi la questione blocchi alle frontiere ad esempio con la Francia manco si pone) o non esiste e allora uscirne è solo un prendere atto di una situazione di fatto (rispettando peraltro le promesse elettorali, che anche se solo implicite hanno contribuito decisivamente alla vittoria). Il guaio è che la stessa cosa ci siamo detti con l'euro e il movimento 5 stelle, e ormai dispero di vedere prima di morire uno schieramento politico che sia uno che agisce secondo coerenza.
  • Chiudo con un video pubblicato da Heather Parisi - che mondo è quello in cui a far suonare l'altra campana (come già per il covid) dev'essere una ballerina? - dal titolo retorico La pretesa di governare il clima della Terra è una illusione?

Nessun commento:

In evidenza

DEFICIENZA, NATURALE

Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...

I più cliccati dell'anno