giovedì 17 aprile 2014

SE QUESTO E' UN BLOG

L'avete visto (no? rimediate!) il film di Emmerich di un paio d'anni fa,
quello in cui il mondo "finiva" ma i potenti si salvavano su delle arche?
Ecco, quando scegliete chi votare ricordatevi che voi siete tra quelli
che restano a terra. E non dite che nessuno ve l'aveva detto...
Correrò il rischio di essere tacciato anch'io di antisemitismo, ma mi occorre che fin dal titolo si capisca che qui si parla ancora del famoso post di Grillo che utilizzava la Shoah e Primo Levi come metafora. Ci torno solo perché mi rendo conto che, innamorato dell'analisi approfondita va bene, ma stavolta sono stato così lungo da far perdere il sugo del mio argomentare anche al più paziente e attento dei lettori, senza contare il link di approfondimento postato in commento che anch'esso aggiunge qualcosa alla comprensione ma dubito che sia stato notato e tantomeno letto.
Allora la dico semplice, almeno ci provo.
L'equazione che usa Grillo (citando Primo Levi non a caso, perché l'equazione l'aveva impostata lui) è questa:
una tragedia di portata storica come il nazismo con le sue conseguenze drammatiche è stata possibile solo grazie al fatto che c'erano tantissime persone che, per pigrizia, indifferenza, cattiva valutazione dei propri stessi interessi, gli hanno assicurato il consenso, non sapendo e non curandosi di sapere quello che comportava quel regime per milioni di persone meno fortunate di loro, e non immaginando che presto le conseguenze le avrebbero pagate anche loro stessi. 
Questo è esattamente quello che sta succedendo sotto i nostri occhi anche oggi. Certo, il massacro ha proporzioni meno spettacolari e dimensioni più variegate, ma esattamente come nel nazismo siamo di fronte a un progetto intrinsecamente antidemocratico che sta colpendo milioni e milioni di persone e che può sussistere perché altri milioni di persone non capiscono, o fingono di non capire perché credono di essere dalla parte giusta del coltello, la natura del progetto. Capiranno, forse, quando sarà troppo tardi anche per loro, che il manico lo impugnano altri, nemici o peggio falsi amici. Grillo ha il torto di dirglielo in faccia, e la follia di credere ancora di poter fermare il massacro per tempo, se solo "sveglia" un numero sufficiente di dormienti. Non so se usa i modi giusti, o se ha concrete speranze di riuscirci. So che, e non per colpa sua, è rimasto l'ultimo argine contro l'olocausto della democrazia in preparazione da decenni e in esponenziale attuazione da anni.
E' questo il senso anche di questo mio vano dannarmi quotidiano o quasi: se sarò travolto anch'io dalla piena, voglio esserlo con la coscienza a posto, e guardare mentre annego gli occhi di quelli che fino a un attimo prima avevano appoggiato il regime (direttamente o incanalando la loro opposizione in vicoli sterili) finalmente seppur tardivamente consapevoli della loro sciaguratezza.
...
E per oggi avrei finito. Ma ho letto tanto, come sempre, e vorrei che anche voi ricordasse che se nei lager era proibito leggere o svolgere qualunque altra attività di dignità culturale era perché è così che si uccidono le persone, innanzitutto privandoli della loro identità di persone, per cui se uno è fuori dai lager ha il dovere con se stesso di leggere eccetera, e se dice a se stesso che non ha tempo di leggere e al massimo si informa con la tivù è già internato in un lager e non se ne rende conto. Quindi come al solito posto una serie di link di approfondimento, se anche solo uno sarà letto anche da una sola persona non sarà stato invano. Sei uguale a uno che negli anni 30 appoggiava il nazismo se:
  • non sai cos'è il Fiscal Compact, non sai che se non ne usciamo il nostro Paese sarà costretto a una politica recessiva per decenni, non sai che ce lo hanno imposto praticamente tutti i partiti di regime (si, anche Berlusconi, anche la Lega che ora si smarca, ma soprattutto ne sono fermi sostenitori quelli del PD e colpevoli complici quelli in teoria alla sua sinistra che gli hanno fatto vincere le elezioni in cambio di un pugno di poltrone) e che se sei contro e non sei di estrema destra se non voti Grillo sei cretino - se scrivi condensati di malafede come questo (che vuol dire che riguarda la percentuale? che se si cresce servono meno sacrifici di quelli enormi paventati da Grillo, vero, ma se si decresce ne servono ancora di più, e qui o si cambia politica monetaria - e con l'Euro non si può - o si continua a decrescere) non sei un semplice fan del nazismo, sei proprio un kapò;
  • alla notizia che i parlamentari grillini da civili dichiaravano redditi nulli o comunque mediamente bassi, anziché pensare "finalmente in politica ci sono persone normali, che peraltro rinunciano a buona parte delle prebende e preventivamente a fare una lunga carriera politica col solo scopo di arricchirsi", pensi a stigmatizzare la cosa come sospetta, dimenticando di vedere come Nostra signora dei rifugiati, ad esempio, non sia altro che una dei tanti furbi che hanno trovato il modo legale di non pagare le tasse, e ora si stia arricchendo in un Parlamento nel quale peraltro senza l'accordo-truffa col PD nè lei nè nessun altro Sellino sarebbero entrati;
  • voti (ancora) per un qualunque partito che ha il barbaro coraggio di candidare anche uno solo dei personaggi impresentabili che in qualunque altra democrazia del mondo sarebbero in galera o comunque sarebbero stati esiliati con ignominia dalla scena politica - attenzione: non se voti per loro, ma se alla notizia che il tuo partito ne ha candidato uno non hai vomitato il tuo schifo decidendo di abbandonarlo, anche se alla fine ti resta solo da votare Grillo o non votare;
  • non sai o fingi di non sapere che il partito per cui voti ha appena approvato una norma che diminuisce le pene per il voto di scambio, con la sola opposizione dei grillini;
  • non sai o pensi che non ti riguardi sapere che il jobs act di Renzi di fatto annulla lo Statuto dei lavoratori e cancella in pratica il lavoro a tempo indeterminato dall'orizzonte dei nostri ragazzi, atto finale di un processo di flessibilizzazione e precarizzazione quasi sempre portato avanti "da sinistra" e ogni volta con la promessa che questo avrebbe risollevato l'occupazione e ogni volta rivelandosi inutile anzi controproducente a tale (falso) scopo (quello vero essendo esattamente quello ottenuto: precarizzare, impoverire, e far crescere la prossima generazione nell'ignoranza assoluta che una volta c'era qualcosa che si chiamava diritto al lavoro);
  • non sai o non t'importa sapere che quelli che lavorano per i mass media devono rispondere al loro datore di lavoro, per cui prima di ascoltare qualunque telegiornale o approfondimento dovresti approntare un filtro che sottragga o aggiunga quello che attiene agli interessi del datore di lavoro stesso - la cosa quando c'era Berlusconi e il suo conflitto d'interessi era compresa da quelli che si riconoscevano nel centrosinistra confinato a Raitre, ma oggi che quasi tutto il mainstream riporta il verbo piddino eurocentrico deformando sistematicamente la realtà sembrano essersene dimenticati, non riconoscendo neanche esempi magnifici di falsa coscienza come la Gruber o la Bignardi.
La lista può allungarsi all'infinito, ma la sintassi non cambia. E' in atto un progetto di demolizione della democrazia e dei diritti conquistati nei decenni scorsi da lavoratori e cittadini. Il progetto è guidato da quelli che una volta chiamavamo "capitalisti" con modalità analoghe, propaganda in testa, di quelle usate dai nazisti qualche tempo fa: si tratta di un gruppo ristretto di criminali che ha capito che il mondo non ha abbastanza risorse per tutti e però ha trovato il modo di continuare ad arricchirsi durante (e anzi grazie) alla crisi e magari sopravvivere al tracollo. Il progetto si avvale della complicità prezzolata di una serie di seconde linee, manager politici e giornalisti, ma non potrebbe lo stesso compiersi senza la distrazione, o la complicità gratuita, di molte altre persone. Di queste, molte, anzi troppe, sostengono quelle parti politiche che stanno rubando il loro futuro. Ma moltissime altre si tengono ormai a debita distanza da questo schifo, ignari del fatto che il loro allontanamento è stato deliberatamente programmato da quelli che sapevano che non avevano comunque modo di farseli complici, e allora hanno fatto in modo di fargli venire voglia di autoescludersi dal gioco. A questi, ancora siamo a tempo di fargli capire, uno a uno, che c'è ancora una possibilità. Grillo l'anno scorso alle politiche grazie a questo meccanismo passò dal 13% dei sondaggi al 26% dei risultati elettorali. Quest'anno il sondaggi lo danno al 24%. La partita c'è. Se sei di quelli che preferiscono morire combattendo, sai cosa devi fare, in ufficio al bar negli spogliatoi della palestra. Se preferisci credere ai carnefici, o anche solo pensare che non ti riguarda, è a te che scrivevano Grillo ieri e Primo Levi avant'ieri: pensa ancora se questo è un Paese, e tu sei un uomo. 
E alla fine sono stato lungo lo stesso, mannaggiammè...

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