sabato 29 novembre 2025

RADIO CIXD 72 - ORNELLA VANONI

Vi avevo promesso di riesumare questa rubrica, ferma ormai da oltre un anno per esaurimento del serbatoio (non scrivo se non di cose per cui ho qualcosa di originale di aggiungere a quello che potete trovare in giro, e vi sfido a poter parlare a questi patti di più di settanta dischi), per proporvi un'antologia dell'appena scomparsa Ornella Vanoni.

Difficile, è difficile: sia dirvi qualcosa che non avete sentito, dato che ne stanno parlando tutti i giorni tutte le reti televisive, sia selezionare un numero ristretto di brani, per una che (guardare per credere) in settant'anni di carriera ha inciso centinaia di canzoni, in una cinquantina di album, scritte da quasi tutti gli autori migliori della musica italiana e da numerosi grandi autori internazionali, ma molte anche da lei o almeno col suo zampino (non a caso ha vinto e rivinto il premio Tenco), duettando con decine di colleghi e colleghe e coverizzandone altre decine. Quasi sempre peraltro marchiando indelebilmente con la propria impronta artistica tutto quello che toccava. Il tutto, incarnando un personaggio unico, esemplare per forza delle scelte di vita spesso in anticipo sui tempi, ironico e autoironico come a me piacerebbe riuscire sempre ad essere. E a voi?

Detto questo, vi propongo una serie di brani non coerente: alcuni notissimi, altri che nemmeno sapevate che c'era di mezzo lei. Come ad esempio la intro stornellata a un bellissimo pezzo di Vecchioni su un amore omosessuale durante la prima crociata. O un vecchio e misconosciuto brano sempre di Vecchioni ispirato a una tragedia greca classica e a un passo della Bibbia. O un pezzo di Paoli cantato live con lui il cui titolo avete già sentito... da Camilleri. O uno di Buscaglione cantato in un jazz club. O testi oggi improponibili, in tempi di dittatura del politically correct di genere, se non cantati da lei che ha l'autorevolezza per volare al di sopra delle nostre bassezze.

Si tratta, come vedete, di una selezione estrema. Invece scegliere una foto tra le migliaia sul web è stato relativamente semplice: una dei primi anni 70, quando ancora non si era affidata al chirurgo (unico "errore" che le attribuisco...), e il Gino bambino la guardava in TV e la trovava somigliante alla zia Luciana li accanto.

    

    

    

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