venerdì 14 settembre 2018

DRAGHI SPUTAFUOCO

Il governatore della BCE interviene con la consueta pacatezza
per indurre all'obbedienza i vassalli che osano anche solo dire
di voler intraprendere politiche in favore dei loro sudditi che
non rispettino la linea dettata dall'Imperatore nei suoi interessi
Quando una persona che ti vuole bene ti provoca, velatamente alludendo al diradarsi dei post di argomento politico come conseguenza di un qualche grado di imbarazzo in merito all'azione di governo, cosa che peraltro sarebbe naturale in quanto un sito dichiaratamente di controinformazione si trova di suo un tantinello scomodo in posizione filogovernativa, se anche tu gliene vuoi recepisci il pungolo e gli rispondi, prima direttamente poi dimostrandolo, che statisticamente ogni anno nel periodo agostano i post tutti si diradano naturalmente e quelli politici di più, e che non rientri certo nel novero di quelli che sono passati ai cinquestelle per mancanza di alcunché di votabile a sinistra e però Salvini proprio non lo digeriscono.
Cioè, Salvini è in effetti a tratti istintivamente vomitevole, se sei di sinistra, ma se sei anche abbastanza razionale da andare oltre la prima reazione istintiva, puoi tranquillamente riuscire, magari non su tutto, e magari continuando a prendere le distanze dalle sue modalità espressive, se non a dargli ragione, almeno a comprendere quante e quali ragioni sociali ed economiche lo sostengono - e infatti ne aumentano il consenso ad ogni boutade, magari anche a danno dei cinquestelle stessi, e sicuramente fino a renderlo egemone del centrodestra in Italia per chissà quanto tempo.
Riguardo l'azione di governo, però, fermo restando quanto ho detto e ridetto più volte, e cioè che se non hanno il coraggio di avviare un confronto serrato con l'UE che miri (piano A) a una riscrittura radicale dei trattati in senso democratico e keynesiano oppure (piano B) all'uscita dell'Italia almeno dall'Eurozona (chi sa leggere i grafici veda qui cosa ha comportato) se non dall'Unione, non potranno mantenere le promesse in misura significativa, il giudizio resta complessivamente positivo per quanto articolato. E allora lo articolo in punti, certo non esaustivi, tra cui il primo aiuta a capire molti degli altri:
  1. è la prima volta a mia memoria che un governo della Repubblica si trova quasi tutta l'informazione televisiva contro (ai tempi della, poi scopertosi in gran parte recitata, contrapposizione tra pro e anti berlusconiani, avevi almeno 50 e 50, e anche con Silvio al governo avevi sempre Rai 3): se mai un qualunque giornalista avesse trattato un qualunque politico come ad esempio la Berlinguer ha trattato Di Maio, incalzandolo fino a fargli dichiarare che se salta il reddito di cittadinanza "il governo ha un grave problema", l'Italia oggi sarebbe un Paese diverso, molto più libero e ricco, e Grillo non avrebbe fondato alcun movimento politico (magari sarebbe segretario del PD...);
  2. è la prima volta a mia memoria che durante funerali di Stato i presenti fischiano l'opposizione e non il governo; la cosa fa il paio coi sondaggi complessivamente crescenti (della Lega, tanto) nonostante non passi giorno che l'azione di governo venga denigrata attaccata derisa sminuita dal mainstream: la cosa dovrebbe suggerire a chi continua a spadroneggiare in quest'ultimo, approfittando del fatto che questi a differenza di tutti gli altri prima tardano ad impadronirsene cacciando via tutti, che la cosa ha utilità decrescente man mano che la verità dei fatti si impone sulle chiacchiere, e a chi esita di fare tabula rasa che deve invece sbrigarsi perché comunque l'intreccio di interessi tra politica e giornalismo quando lo si spezza per sempre è sempre tardi;
  3. espressioni colorite pro elettorato becero a parte, è innegabile che delle due l'una: o l'Europa esiste e allora chi sbarca in Italia sbarca in Europa e poi ha diritto ad andare al suo interno dove vuole (problema migranti finito: quasi nessuno viene per restare in Italia), o chi fa entrare un clandestino se lo deve tenere e allora l'Europa non esiste e quindi manco i suoi trattati (sull'immigrazione, ma anche sulla moneta eccetera) - si tratta di un concetto talmente lampante che le pervasive e francamente oscene campagne mediatiche che insistono sull'aspetto umanitario della faccenda (che esiste, ma per rimuoverlo bisogna andare a monte, alle cause prime e seconde, e non a valle, a titillare i sensi di colpa della gente comune propagandando l'accoglienza indiscriminata) sono sempre meno efficaci nel loro palese tentativo di manipolare le coscienze, e anche se non tutti siamo filosofi marxiani, capaci di comprendere che Soros e compagni tirano le fila di un fenomeno finalizzato alla schiavizzazione progressiva di tutti gli umani tranne la ristrettissima élite di cui fanno parte, tutti possiamo capire che di tratta degli schiavi si tratta, e che bisogna disincentivarla in ogni modo e penalizzare in ogni modo schiavisti e padroni del cotone (e se arrivano con la cavalleria, lo capiremo meglio e in più numerosi);
  4. sia l'indennità di disoccupazione e reinserimento impropriamente chiamata reddito di cittadinanza (e molto molto lontana dalla versa soluzione che si chiama reddito di base, qualunque base gli si voglia dare) che la riduzione ragionata e progressiva delle aliquote impropriamente chiamata flat tax, come pure la almeno parziale neutralizzazione della riforma Fornero sulle pensioni, si possono fare AUMENTANDO IL DEFICIT, perché uno Stato sovrano ha tutto il diritto di aumentare il deficit quando vuole e quando serve, e i trattati che lo limitano a parametri arbitrari sono illegittimi e ingiusti (e tutti i parlamentari che hanno approvato la riforma costituzionale dell'articolo 81, introducendo nottetempo il pareggio di bilancio in Costituzione, nonché il PdR che ha promulgato la legge, andrebbero processati per alto tradimento, in quanto di fatto hanno limitato, precludendo l'adozione di qualsivoglia politica economica espansiva a qualunque governo futuro, l'esercizio pratico della democrazia nel Paese: non si potrebbe fare nemmeno se votassimo in massa un partito che ha questa come unica voce del programma - tra questi anche molti leghisti, Salvini se lo ricordi e se ne vergogni pubblicamente; in ogni caso è una battaglia di sinistra, quella vera contro quella finta), e perché 1000 euro di spesa in deficit orientata convenientemente genera in un paio d'anni 5000 euro di reddito e 1000 euro di maggiori entrate fiscali, azzerando il deficit: basta prevedere che le spese per investimenti vadano in un bilancio pluriennale parallelo (un Piano Quinquennale? oh, yes...), gli investimenti siano del tipo che genera reddito sul territorio (quindi le Grandi Opere sono tassativamente escluse), le tasse specialmente se abbassate vadano fatte pagare con ferocia, e si arresti con pari determinazione ogni altra maniera di fare uscire il danaro da questo circolo virtuoso (esternalizzazioni, tangenti, sommerso, eccetera) - a latere, l'idea è così "balzana" che ora la copia pari pari Macron, rampollo dell'establishment "antipopulista", voglio vedere se anche a lui lo sfottono perché è senza copertura e perché favorisce i fannulloni;
  5. se anche non si vogliono toccare i "sacri vincoli europei" (mettendo a tacere le intoccabili istituzioni mai elette da nessuno che di fatto governano questo mostro antidemocratico chiamato UE, mostrando i denti a chiunque in Europa tenti di rispettare il mandato dei propri elettori facendone l'interesse), basta emettere tutta la Moneta Fiscale che serve, cosa ancora perfettamente lecita: si tratterebbe di titoli di credito fiscale rimborsabili a tot anni (anche solo due) ma spendibili subito, che in pratica costituendo moneta positiva statale sovrana a circuito interno, consentirebbero che il giochino di cui al punto precedente si svolgesse senza alzare il deficit: quando si presentano allo Stato per essere incassati, hanno già generato maggiori entrate fiscali di pari importo - pensate, si può fare, oggi, per il ponte di Genova, i terremotati di Amatrice e quelli di L'Aquila, l'edilizia scolastica tutta, eccetera eccetera, e facendolo oggi si renderebbe evidente al popolo italiano che si poteva fare anche ieri, e chi non lo ha fatto - lasciandolo in sistemazioni precarie per anni - è da considerare senza mezzi termini un criminale;
  6. tornare a regolamentare l'apertura domenicale dei negozi, cosa ci potrebbe essere di più simbolicamente di sinistra in tema di commercio? eppure da sinistra arrivano sfottò al retrogradismo di Di Maio, calcoli sul calo occupazionale del provvedimento (che tradiscono la concezione ultracapitalista del lavoro oramai adottata innanzitutto proprio a sinistra, dove prima gli schiavi sottopagati non erano contemplabili) o peggio barricate in nome del diritto dei consumatori a quel rito (che in certi quartieri, voluti così proprio dai palazzinari amici di tutti i passati governi, è l'unico passatempo possibile, ché d'estate almeno c'è l'aria condizionata) osceno che è lo struscio nei centri commerciali.
In definitiva, per quanto non il migliore auspicabile alla vigilia (e raggiungibile solo se la maggioranza assoluta dei miei connazionali si convince a votare m5s consegnandogli un governo monocolore che non lo costringa a compromessi con nessuno), e per quanto migliorabile esso possa essere nel prossimo futuro, questo governo sta facendo discretamente bene, o perlomeno non ne ricordo di migliori, e mi fa molto piacere leggere che in questo giudizio sono in ottima compagnia, anche se temo che se non avrà il coraggio di andare fino in fondo contro l'UE - come premesso - probabilmente lo ricorderemo come un'occasione mancata, e forse l'ultima per salvare l'Italia.

Nessun commento:

In evidenza

DEFICIENZA, NATURALE

Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...

I più cliccati dell'anno