giovedì 27 settembre 2018

B-SIDE

Lo sapevate che questa meraviglia immortale pop, splendida in
tutte le sue mille versioni, era in origine un lato B? Sapevatelo!
Un lettore giovane non può saperlo, che il termine del titolo nasce dall'industria discografica, in particolare da quando fu tecnologicamente possibile incidere i dischi in gommalacca da tutte e due le facciata, e poi si affermò definitivamente nell'era dei dischi in vinile. Nei 45 giri, infatti, si usava mettere quello che oggi si chiama "singolo" nel lato A, e un'altra canzone che si voleva spingere ma un po' meno nel lato B; da ciò deriva il significato metaforico di B-side o Lato B come cosa di secondaria importanza, spesso connessa indissolubilmente a un'altra di modo che se volevi questa ti dovevi portare appresso pure quella, come la cosiddetta "altra faccia della medaglia". Significato che non si perse quando, con l'affermarsi degli LP o 33 giri, il lato B non fu più destinato a canzoni di minore importanza, anzi, l'ascolto continuativo di molte opere del periodo d'oro della musica cosiddetta leggera portava spesso a una seconda parte in crescendo, ma niente: oramai latoB significava quello, e ce lo siamo tenuto. Il fatto, poi, che in inglese si pronunciasse come "beside", che significa "accanto", aggiunse all'alone semantico del termine un gioco di parole presto usatissimo, perché pronunciare un termine che a seconda di come lo scrivi significa cose diverse è davvero cosa allettante per chiunque ami giocare col linguaggio e la logica. Dovrà arrivare un Presidente del Consiglio un po' troppo avvezzo ad attività non riferibili fuor di metafora, a indurre i media compiacenti ad estendere il significato fino a comprendere le rotondità posteriori delle giovani donne di cui Egli amava circondarsi nei rari momenti che il suo primo e il suo secondo lavoro (premier e imprenditore, non necessariamente nell'ordine) gli lasciavano per rilassarsi.
Seconda scelta (1), rovescio della medaglia (2), accanto (3) o culo (4) che sia, il lato B ci azzecca comunque con la cronaca politica, rispettivamente:
  1. perché sarebbe stato molto meglio per il m5s governare da solo o magari con gli scampoli di sinistra (col PD no, meglio sparire, e poi tanto a quello avrebbe portato) piuttosto che con la Lega, ma non tanto per le colorite espressioni di Salvini, che quello folklore è, e peraltro in quanto tale fortemente rappresentativo di quello popolare, quanto perché alcune componenti native, in quanto tali inamovibili dal resto, di quel partito, sono intimamente berlusconiane: quelle adiacenti alla gestione del potere e tangenti (appunto) alla corruzione, quelle si totalmente incompatibili coi principi fondativi e con le stesse ragioni d'essere del grillismo (e quindi censurabili da chiunque tranne che dai piddini, che ci sguazzerebbero da dio);
  2. perché perdere consensi per il fatto di governare è fisiologico, e anzi è notevole quando si verifica in misura tutto sommato limitata come adesso per i cinquestelle, il che evidentemente anzi dimostra che l'apertura di credito nei loro confronti da parte della maggioranza dell'elettorato è solida e ha dato per scontato preventivamente che doveva per forza di cose esserci uno sfrido tra le promesse e le realizzazioni, vuoi per via dell'alleato obbligatorio, vuoi per via della sedimentazione dei problemi dovuta all'azione politica degli ultimi 30 anni, vuoi per via della permanenza di quella parte politica in tutti i centri di potere nazionali ed internazionali media compresi, e vuoi per i vincoli internazionali da altri accettati e difficili da rimuovere in modo indolore;
  3. perché mentre si percorre una strada c'è sempre una strada che ti corre accanto e tu devi essere sempre in grado di saltarci sopra se un qualche problema intralcia la tua, e questo ci porta per vie laterali al famigerato "piano B" (manco a dirlo, B) di Savona: non puoi ottenere nulla da nessuno se non hai in tasca un'alternativa al continuare a chiederglielo, neanche da tua moglie, neanche dal tuo papìno, figuraci da banchieri con mezzo metro di pelo sullo stomaco - e però, a proposito di blocco massmediologico, avete saputo che il Ministro degli Affari Europei ha già presentato all'Europa il suo piano A, quello che prevede di restare nell'UE e rafforzarla però proprio perché trasformata in senso democratico e sovranista, con la BCE prestatrice di ultima istanza per tutti gli stati membri e quindi azzeramento ipsofacto di ogni spread? E sapete cosa ciò significhi?
  4. perché alla fin fine la Storia è piena, ma piena piena, di possibilità immense risoltesi in nulla e magari dimenticate, come di increspature insignificanti che sono diventate correnti impetuose in grado di cambiarne il corso: alla fine, la componente fortuna può essere determinante, a farti diventare il Cristo dell'Amiata o quello di Nazareth, un tipo strambo protagonista di un'avventura con dei seguaci vattelapesca dove e quando piuttosto che un profeta da cui nasce una religione con miliardi di adepti e migliaia di anni di storia anche secolare e di potere.
Ripeto, e lo ripeterò finché la cronaca non mi avrà dato ragione o torto: il governo gialloverde ha un sacco di problemi, ma è il migliore da decenni, forse ora magari una informazione un po' più obiettiva gliene darà atto ma ciò nel medio/lungo termine è irrilevante, quello che conta essendo se ha il coraggio o meno di fare quello che si deve fare per raddrizzare il corso della Storia, deviando sul suo ramo cieco quell'ordoliberismo a trazione finanziaria che ha spadroneggiato per trent'anni, ridando priorità all'economia reale. Se non lo fa, ad una ad una le sue promesse si depotenzieranno, dando ragione ai detrattori. Se lo fa, e lo fa bene, anche i conti andranno a posto.
Gireremo il disco sul piatto, e sarà tutta un'altra musica. "At first I was afraid, I was petrified..."

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