Pare che
le storie raccontate dagli umani nella loro intera Storia, a togliere le differenze di forma linguaggio genere ambientazione eccetera,
non siano che poche unità. E che qualunque libro tu legga, racconto che ascolti, film che vedi eccetera, volendo puoi facilmente ridurlo a una di queste sette, o poche di più anche a voler complicare le cose. Ad esempio, una sottospecie di "affrontare il Mostro" è quando il protagonista è l'unico a riconoscerlo come tale: tutti gli altri o quasi non si accorgono affatto che i mostri sono mostri, tutt'altro, e naturalmente a lui lo prendono per matto, gli si rivoltano contro, e tu spettatore/lettore/ascoltatore sei l'unico a conoscere con lui la verità, ti ci identifichi, soffri e ti senti in trappola con lui, anzi peggio vedi bene, da fuori, una cosa che lui da dentro ancora non capisce: che gli altri sono mostri anche loro. Se ci pensate bene, è una storia che avete letto/visto/ascoltato moltissime volte, con qualche variante superficiale, e due possibili finali (a seconda che il narratore intenda alla fine consolarti o lasciarti appeso, magari per un possibile sequel): tutti scoprono che il nostro eroe aveva ragione e glielo riconoscono, oppure no e il nostro è condannato (a prescindere se ci mostrano o ci lasciano solo intuire la pessima fine) e con lui il mondo intero.
Se la avete presente, sapete come si sente da un po' di tempo il vostro affezionatissimo blogger. Come un PPP in (molto) minore, "io so" come stanno le cose, lo dico, lo dimostro, lo urlo, ma nessuno mi crede, mi lasciano parlare solo perché sono irrilevante (a PPP l'hanno invece fatto tacere, ad
Assange pure).
La frustrazione comincia ad assumere livelli parossistici. Due anni fa i contagi d'estate erano a zero, e qui trovavate che ad ottobre avrebbero ricominciato. Infatti è arrivata la seconda ondata, e vi hanno detto che era colpa vostra ("la movida estiva"), preparando così il terreno all'arrivo dei vaccini. Arrivati i quali, scoppia la terza ondata, nonostante il boom di prime dosi, ma niente: era colpa dei renitenti, bisognava costringerli. Così, quando d'estate i contagi ritornarono quasi a zero, non solo niente movida, ma introduzione del green pass, per evitare una nuova risalita ad ottobre inducendo tutti o quasi a vaccinarsi. Qui trovavate che se anche aveste obbedito quasi tutti, i contagi sarebbero risaliti di nuovo, come ogni autunno: la sola vera novità era l'attenzione e i conteggi continui. Perché, spiegavo, il fenomeno, tranne in alcune regioni a inizio 2020 (e anche li il perché resta da spiegare, anche per via delle autopsie negate come se il virus fosse un batterio), NON ripeto NON è mai stato fuori scala, non si è mai avvicinato ad avere UNO dico UN SOLO ordine di grandezza superiore rispetto alle normali influenze, e questo poteva (e voleva) comportare una cosa sola: accettare la logica dell'emergenza una volta avrebbe voluto dire consegnare nelle mani dei governanti un potere arbitrario, che avrebbero potuto esercitare ogni cazzo di volta che volevano, in futuro. E infatti. Ad ottobre nonostante il green pass e la stragrande maggioranza della popolazione vaccinata e bivaccinata ecco la nuova "variante" (termine oramai usato al posto di "nuova influenza"), a introdurre la necessarietà del "super green pass" e degli obblighi vaccinali (sempre meglio questi di quello, perché in teoria comportanti assunzione di responsabilità invece che odioso ricatto materiale, anche se entrambi violentemente antidemocratici).
Nel frattempo scoppia la guerra, e improvvisamente sembra che dei contagi non importi più niente a nessuno, tanto più che la strategia funziona, o perlomeno l'affermazione che il persistere dei contagi e dei decessi non sia più grave proprio grazie a SGP e vaccini è indimostrabile e in quanto tale viene usata e abusata di continuo dai "dottori del tempio". Ma mentre l'impressione ricavabile e ricavata dai media
mainstream era che la pandemia fosse finalmente finita, qui trovavate scritto che era solo una tregua illusoria. Arriva l'estate, gli stadi sono ormai pieni da mesi, i concerti pure, matrimoni e funerali pure, uffici pure (ma lo
smart working non era "intelligente"? quindi se uno deduce che rientrare in massa in presenza è "scemo", esagera?), e nel silenzio dei media i contagi riprendono a risalire. In questi giorni sono circa MILLE (ho detto MILLE) volte più dell'anno scorso nello stesso periodo, eppure questi possono impunemente ricominciare a dire che
quindi bisogna partire con la quarta dose, anzi istituzionalizzarla annualmente punto e basta, senza rischiare il linciaggio, e soprattutto da parte dei trivaccinati che si sono ammalati tutti ma proprio tutti. Al punto che non sarebbe illogico sostenere che siano proprio i vaccini la causa di questa, e questa si di TRE ordini di grandezza superiore,
ondata influenzale estiva mai vista prima d'ora. Ma di certo è appena consequenziale, anche con un cervello da scimpanzé perché dire anche per un bambino è offensivo per i bambini, dedurre che
ste merde di sieri sperimentali non funzionano,
nix: esperimento fallito. Per cui, anche volendo tralasciare al momento (ma in sede giudiziaria e con calma, mi piacerebbe vederla) un'analisi sui danni collaterali, è appena il caso di interrompere immediatamente questa folle campagna di avvelenamento della popolazione, come minimo dimostratasi inutile.
E invece eccomi qua, a ripetere queste cose che solo a me sembrano evidenti e ovvie nel deserto di un blog sempre meno seguito. Come il tizio de L'invasione degli ultracorpi, esatto, che soltanto lui capisce che i baccelloni stanno pian piano rimpiazzando gli umani, preso in giro da tutti, e a un certo punto con orrore realizza che questi tutti potrebbero già essere tutti baccelloni. Solo che il film ha un finale consolatorio (si: imposto dalla produzione, perché nell'America degli anni 50 non si poteva inquietare le masse) ma la vita vera di solito no. Vaccineranno tutti, moriremo (se ci va bene) lo stesso, e non saremo mai più liberi. E io ve l'avevo detto. Anche raccogliendo per voi dal web i "versetti covidici" da leggere e almeno recitare come preghiera per salvarsi l'anima.
133. E se avessero ragione loro? Interessantissima, e non solo retorica, inversione di prospettiva (tante volte è l'unico modo per capirci qualcosa) di Pecchioli, che va oltre la questione covid e la include, e molte volte mi è passata per la testa (ad esempio qui), ma lui la dice meglio. Tra l'altro, citando Lacan..
134. Ci hanno tolto le parole. La preziosissima Lameduck in effetti negli ultimi anni ha pubblicato ben poco, sul suo blog. Ma questa sua promessa ci rincuora...
135. Le bugie... Paragone è rimasto quasi l'unico politico eretico rispetto alla narrativa dominante, anche se il suo sito è scarsamente usabile e il suo partito francamente non so quante prospettive abbia. Qui tra le atre cose accoglie una dichiarazione di Crisanti che merita di essere virgolettata: "...questa variante è più infettiva per i vaccinati e i vaccinati sono meno protetti" - Altre sue dichiarazioni sono raccolte qui, mentre qui invece l'infettivologo Viale ammette che il virus è oramai endemico e l'unica strategia con un senso è disinteressarsene, certo curando chi sta male. Logico, se la strategia avesse a che fare con la salute e la sanità pubblica; peccato che invece abbia fin dall'inizio ben altri obiettivi..
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