Riflessi no ma riflessioni si, però, perché il presentatore, che ci teneva a questa etichetta anche se nel suo caso era più che mai riduttiva, ha accompagnato tutta la mia esistenza, fin da bambino, come quella di chiunque abbia una certa età, al punto da percepirlo come superato fin dall'adolescenza. Era insomma assurto allo status di Entità: sapevi che c'era, in qualche modo era un parametro, e come tale ha permesso di scartare mentalmente tanti che hanno provato senza successo a emularlo o addirittura superarlo nel mestiere, della serie "se questa è la novità, aridatece pippobbaudo!".
Insomma, avrebbe meritato interesse da un qualche studioso, come fu per Bongiorno, e chissà se non ci sia da qualche parte un qualche saggio che renda giustizia al suo "sottrarsi" come metodo per far risaltare ospiti e scoperte. Alla generazione di mia figlia, che non l'ha mai visto in azione e non può capire, farebbe bene leggerlo, se mai leggesse qualcosa.
Il saluto del titolo glielo faccio fare da uno (Lucio Dalla) a cui il coccodrillo personale a suo tempo lo feci, che a un certo punto nel finale di una canzone quel saluto lo fa, e chissà se quel Pippo era proprio Baudo o meno. Tra l'altro, è uno dei pezzi contro la guerra più efficaci mai usciti, quindi è di estrema attualità.
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