sabato 18 ottobre 2025

RICORDO CHE LA MONETA...

Come ricorda bene Agamben, il filosofo che durante la psyop Covid fu tra le poche voci dissonanti rispetto alla narrativa di regime, le parole memoria e moneta hanno etimologia comune, e ovviamente non per caso. Senza una sua moneta sovrana, uno Stato non è uno Stato, e infatti gli Stati dell'area Euro non avendo più una loro moneta non possono attuare una loro politica economica e fiscale autonoma nemmeno nell'eventuale presenza di un mandato forte e inequivocabile dell'elettorato (leggi: negli Stati che hanno adottato l'Euro è inutile votare, la democrazia non è nemmeno più un simulacro), e l'Unione Europea avendo una sua moneta ma non essendo questa una moneta sovrana (l'Euro è solo una unità di conto in mano alle élite bancarie, non c'è nessuna autorità politica democratica a poterla manovrare) non è ancora uno Stato e mai lo sarà. Anche perché senza una sua memoria una Nazione non è una Nazione, ed era sul concetto di "nazione europea" (che includeva il mantenimento blindato del modello politico-economico della socialdemocrazia) che bisognava semmai edificare l'Unione, non su fondamenta monetarie che da un lato sono intrinsecamente fragili, e dall'altro hanno contribuito proprio alla demolizione di quella memoria nazionale che è una delle cause dello sfacelo del vecchio continente.

Che l'UE fosse ben altro di quanto dichiarava di essere, e cioè esattamente un trojan horse che permetteva al globalismo turbocapitalista di distruggere il welfare-State attraverso essenzialmente una politica di redistribuzione a danno dei salari e segnatamente a danno di alcuni Paesi e a vantaggio di altri, è oramai dimostrato al limone agli occhi di chi vuol vedere. La grafica in immagine è decisamente eloquente, con numeri e colori che mostrano cosa ha fatto l'Unione (o dovremmo dire la Disunione) negli ultimi 30 anni: lasciare al palo i "mediterranei" a favore del centro/nord e soprattutto est Europa. Nel periodo, infatti, i salari reali, cioè tarata l'inflazione, mentre in Spagna Grecia e soprattutto Italia sono rimasti al palo, sono da raddoppiati a triplicati nei Paesi ex sovietici. Ma se ciò può essere  giustificato dai bassi livelli di partenza, gli aumenti netti dell'Europa centrale e ancora maggiori in Nord Europa possono spiegarsi solo in due modi: per chi non ha adottato l'Euro, da questa saggia decisione, e per chi lo ha fatto (e magari lo "dirige") dalla semplice constatazione che, ben lungi dall'essere uno strumento neutro, esso nasce e cresce come un'arma nelle mani di alcuni per danneggiare altri. Come peraltro è dimostrato ulteriormente da tutte o quasi le sue politiche (da ultima, quella sul "pane", in cronaca).

Chi volesse approfondire, potrebbe andarsi a rileggere questo mio vecchio (è del 2011, la tragica parabola dei cinquestelle non era nemmeno iniziata) post didascalico, a tratti ingenuo ma ancora piuttosto utile a comprendere cos'è sta moneta e come funziona, oppure questo articolo di Blondet sulla cosiddetta "moneta-debito" che è solo uno dei tipi possibili di moneta eppure viene raccontata come fosse l'unico, e sempre col tono di chi da le cose per scontate. Oppure ancora riandarsi a leggere come Cossiga definiva Draghi in diretta televisiva nel lontano 2008, cosa che fa capire molto di tutti i retroscena del delitto. Come, quale delitto? La distruzione della democrazia in Europa occidentale a favore di un "vincolo esterno" che in quanto tale ha creato i presupposti perché il nuovo totalitarismo si affermasse, come tutti i totalitarismi, col consenso popolare.

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