giovedì 23 aprile 2009

CENT'ANNI PURE LUI

Indro Montanelli è morto qualche anno prima di compiere il secolo, ma anche lui ben dopo la novantina, e anche lui perfettamente lucido di mente. Con la Montalcini erano gemelli, pensa te, oltre che quasi anagrammatici di cognome (togli LE metti CI, è pure un bel gioco di parole...).
Oggi tutti ne cantano le lodi, ma c'è il solo Travaglio a ricordare quanto il grande giornalista odiasse il Berlusconi politico e ne temesse la deriva autoritaria. Non serve ricordare che Indro era uomo di destra, tanto che fu gambizzato dalle BR, ma forse serve rammentare che egli fu fascista della prima ora, e poi talmente critico del fascismo che si fece la prigione, per capire che non c'è contraddizione nell'aver collaborato per venti anni col Berlusconi editore per poi diventare il primo nemico del Berlusconi politico.
Riguardiamo bene il filmato in fondo all'articolo: Montanelli interviene in diretta a confermare la versione di Travaglio e sbugiardare quella di Feltri. E le sue parole non lasciano spazio ad equivoci. Nè sull'accaduto nè su chi sia stato scorretto e vile, quella volta prima di tante altre.

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