venerdì 20 aprile 2012

ICS

L'ora X è giunta, l'Italia non ha più sovranità di bilancio. La rinuncia alla sovranità monetaria è ormai annosa, e sappiamo tutti che problemi abbia dato la moneta unica in mancanza di una politica fiscale unica e di una politica economica e finanziaria unica, ce lo abbiamo tutti sotto gli occhi e nel portafoglio. Ora, è solo apparentemente contraddittorio lamentarsi che la cessione di sovranità è allo stesso tempo eccessiva e insufficiente: dipende come sempre da come, si fanno le cose. Una casa prima fai le fondamenta poi tiri su le pareti, poi il tetto, giusto? Questo in Italia lo capiamo tutti perché chiunque in famiglia ha almeno un parente che si è fatto da solo la casa abusiva. Invece di economia politica in genere e di moneta in particolare non ci capisce nessuno niente, sia perché a scuola si studia solo in pochi percorsi superiori, e male, sia perché come del calcio tutti pensano di capirne invece non è vero e però pensarlo impedisce ed esime di cercare di capirne davvero. Inoltre, e questa è la cosa più grave, esattamente come per il calcio di economia non ci capisce più niente nemmeno la maggior parte degli addetti ai lavori: a pallone tutti seguaci del monopensiero post-sacchiano per cui vai avanti se hai il fisico (e sappiamo cosa questo significhi spesso in termini di salute...) e segui gli schemi e non frega niente della tecnica individuale, in economia tutti seguaci del monopensiero monetarista che ha come proposito e come solo effetto di impoverire il 99% per arricchire l'1% - ma tutti, anche quelli che prendono i propri voti dagli impoveriti e anche quasi tutti gli impoveriti stessi. Dogmi. Che da ieri sono pure legge COSTITUZIONALE, lo scrivo grosso perché da decenni è la prima volta che la classe politica italiana fa una cosa del genere senza battere ciglio: approvare una legge costituzionale con la maggioranza dei due terzi sufficiente ad evitare il pericolosissimo (Berlusconi lo perse) referendum confermativo.
Il fatto che praticamente tutto lo schieramento politico abbia approvato questa norma-capestro, che impedisce a qualunque governo di seguire una politica economica di tipo espansivo, keynesiano, di deficit spending, insomma quel tipo di politica che salvò gli USA dalla Grande Crisi del 1929 e nel dopoguerra portò tutto l'Occidente ai tre decenni di maggior crescita delle condizioni di vita della popolazione nella storia dell'umanità, è particolarmente significativo.  In Francia, per dire, la campagna elettorale di Hollande punta anche sulla denuncia del fiscal compact, l'accordo dell'eurozona che tra l'altro impone il pareggio di bilancio in Costituzione. Da noi niente, il PD compatto dietro il pensiero unico, dimostrando una volta in più la totale perniciosità dell'esistenza stessa di un tale soggetto politico, che ha dentro troppe volpi centriste a guidare un gregge di sinistrorsi appunto abbastanza ignoranti in economia da avallare questo progetto (e ciò se non maligniamo...).
Di fatto, mentre dal 1991 non possiamo più battere moneta con intento anticiclico e dal 2002 dobbiamo prendere a prestito tutti i soldi che ci servono, da quando entra in vigore la norma approvata ieri non possiamo nemmeno prendere a prestito un euro in più di quanto non entri nello stesso anno. Il che in teoria non sarebbe nemmeno male se servisse a morigerare certi nostri comportamenti tipici. Purtroppo, in Italia, se possiamo battere moneta a piacere ne mettiamo in giro il doppio di quanto serve per fare girare l'economia legale perché c'è da finanziare quella illegale e le tangenti e così si innesca inflazione, e se invece non possiamo ne prendiamo a prestito il doppio di quanto servirebbe eccetera e così schizza il debito pubblico; dunque col vincolo del pareggio di bilancio non si fermeranno gli sprechi, ma diminuiranno ulteriormente le risorse per la sanità la scuola pubblica e tutte quelle altre cose che fanno la differenza tra una comunità democratica e la barbarie. O pensate che annulleranno la TAV? Scommettiamo?

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