domenica 16 febbraio 2020

VIVA L'ITALIA, MUOIA L'UE

Inizio inconsuetamente un mio post con la citazione letterale di un brano di un post altrui (di quel Bagnai che averlo imbarcato, con Borghi, renderebbe addirittura votabile la Lega, non ci fossero troppi altri segni che portano alla conclusione opposta):
il problema principale non è nemmeno l'Unione Europea in sé (che comunque resta un progetto irrazionale e fallimentare), quanto il fatto che essa si presti (perché irrazionale e farraginosa) a essere strumentalizzata da una serie di ambiziosi despoti (mancati), la cui massima aspirazione è quella di poter conferire, con un po' di latinorum europeo, una vernice di modernità a un credo politico vecchio come il mondo. Tant'è che già due secoli fa un grande poeta l'attribuiva ar monno vecchio
Cioè quell'"io so' io, e voi non sete un cazzo" che tutti abbiamo sentito in bocca a Sordi quando si svela Marchese del Grillo e non carbonaio, rivolto ai suoi correi mentre lui sale in carrozza e loro vanno in carcere, ma è del Belli.
Ora, se volete credere che il sottoscritto, com'è normale, invecchiando si stia destrorsizzando, accomodatevi. Ma è vero il contrario. Più passa il tempo più mi girano. Per anni ho sostenuto, nel mio piccolo, l'avanzata di un movimento che, e perché, prometteva "legalità e sovranità", cioè due valori che solo se portati avanti assieme (uno si e uno no è peggio che niente) potevano e possono salvare il Paese dalla deriva. Tra l'altro, per anni ho lasciato ben evidente un banner in home col loro simbolo e una didascalia che riassumeva il suddetto concetto. Oggi non ho smesso di sostenerli perché mi sono ravveduto, o sono rientrato all'ovile del centrosinistra, o sono diventato leghista. Ho smesso perché loro hanno abbandonato, cedendo per non morire all'abbraccio quello si però mortale (come si è già visto e si vedrà presto meglio: le marce contro i vitalizi sono un ridicolo e vano teatrino) dei traditori europeisti della sinistra italiana, quel tracciato. Volevo il referendum sull'Euro che prometteva Grillo, non la riduzione a pantografo dei programmi per restare nei parametri dettati dal nemico europeo. E con me c'erano quasi tutti quelli che a un certo punto li avevano votati.
L'Italia è stata vittima di una guerra commerciale mascherata. Perché quella aperta la stava stravincendo. E, come spesso accade nella storia, ciò non sarebbe stato possibile senza traditori. Il PCI aveva bocciato il trattato di Roma. La colpa storica di Craxi non fu il troppo rubare, che altri avrebbero fatto di peggio, ma non aver capito che non poteva spendere a deficit senza prima annullare il divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro sancito da Andreatta e Ciampi poco prima dell'inizio della sua parabola politica. Il debito pubblico decollò dal 30 al 130 per cento in pochi anni, superando quel punto di non ritorno oltre il quale non c'è virtù di bilancio che tiene, perché la dinamica degli interessi sugli interessi oltre quel punto non si può fermare e basta, e chi vi dice il contrario o è ignorante o mente. Infatti, è dal 1991 che siamo in avanzo primario, cioè che la somma algebrica dei trasferimenti di ricchezza tra Stato e cittadini nell'anno (al netto degli interessi sui debiti precedenti) è a danno di questi ultimi, che quindi mediamente si impoveriscono, e il debito sale lo stesso. Si può ingenuamente credere che sia un errore, ma Occam insegna che è molto più probabile che sia una cosa voluta scientemente. Ci hanno voluto impoverire e non gli basta ancora, e ora anche i grillini gli danno una mano.
Si, sono sovranista. Ma Salvini e company non sono sovranisti, sono nazionalisti, anzi forse manco quello, sono opportunisti che per guadagnare voti fino a che serve si fingono nazionalisti e sovranisti, se serve imbarcando chi gli dia credibilità. Ma il sovranismo, quello vero, è di sinistra. Sinistra-sinistra, senza manco il prefisso centro a disturbare. Solo tramite questo sovranismo di sinistra si può, infatti, difendere la nostra Costituzione e attuare i suoi principi. Qui lo dicono meglio di me, leggetevelo (per i pigri inguaribili c'è l'immagine in fondo). Quindi in quanto sovranista di sinistra ora come ora non avrei per chi votare, alle politiche: li seguo con interesse, ma temo che quelli di VOX Italia non siano in grado di ripetere l'exploit dei cinquestelle e raggiungere nel giro di poco tempo una massa critica tale da incidere. Non ci resta che sperare che ancora una volta siano le dinamiche internazionali a decidere il nostro destino, stavolta in senso positivo. Fuori dai denti, che la Brexit non sia che il primo passo del disfacimento di quella entità sovranazionale antidemocratica e affamapopoli che chiamano UE, e che dalle macerie emerga qualcuno capace di guidare quel nostro spirito patrio che altre volte ha dimostrato di saper palesarsi proprio in situazioni del genere.



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