giovedì 21 gennaio 2010

CRAXI, OTTIMO COME LADRO E PESSIMO COME STATISTA


Mentre si celebra in queste ore la ritrovata concordia tra Fini e Berlusconi, che si apprestano a riaccogliere Casini nel seno dell'alleanza anticomunista, a sinistra ci si continua a dividere. Non ci è bastato non approfittare di due elezioni vinte dopo le quali ci siamo affrettati a riconsegnare il governo al principe di Arcore (che alla fin fine dal 1994 ad oggi ha governato quasi sempre) rinunciando a fargli del male quando potevamo (leggi bicamerale e conflitto di interessi), non ci basta farlo all'interno del teatro politico, no: mentre a destra sono tutti compatti in schiera qualunque porcheria faccia il loro capo, noi adesso ci dividiamo anche all'interno del mondo della controinformazione. Nei pochi spazi di libertà dal monoblocco informativo di regime, si sono affermate due correnti: gli anti, e gli antianti. Questi ultimi non si limitano a criticare le malefatte del governo magari con gli stessi argomenti degli anti, ma criticano anche gli anti perchè nel loro essere anti sono funzionali al regime, perchè magari riescono ancora ad andare in Rai o magari evitano certi argomenti.
Barnard, ad esempio, qui sostiene che la maggior circolazione di idee dovuta ad Internet sia tutto sommato una fregatura ben architettata. Altrove, egli stesso rimprovera, a mio avviso giustamente (seppure i loro argomenti non siano peregrini), altri paladini della controinformazione di aver privato il mondo della loro voce gratuita. Però con questi, in particolare la Randazzo, concorda nel giudizio negativo su Travaglio.
A me quest'ultimo è a pelle antipatico, e Annozero mi piace meno ancora che le prime trasmissioni tv di Santoro, cui attribuisco il demerito storico di aver dato voce alle pance per primo, in pratica di avere inventato la Lega. Ma bisogna ammettere, e anche i suoi detrattori lo fanno, che delle cose di cui parla lo fa in maniera informatissima e a prova di querela, visto che se gliele fanno le vince. La cosa più logica è, quindi, di lasciargli fare quel mestiere, e dedicarsi al signoraggio o ad altre sciagure prendendo da lui invece quei dati e quei fatti che così preziosamente snocciola. Insomma, fronte comune e divisione dei compiti. No, non è nel nostro DNA.
Gli altri, intanto, si ricompattano mentre impazza la moda del momento, quella riabilitazione di Craxi (con tanto di pellegrinaggio) che dovrebbe vedere leghisti ed ex-missini lottare strenuamente al fianco di IdV e mezzo PD, e contro l'altro mezzo PD il blocco forzitaliota e la plottiglia trasversale degli ex socialisti. Ragazzi, se non si divincolano su questo, leghisti ed ex-missini che fecero della lotta a Roma ladrona e alla Prima repubblica il piede di porco per entrare sulla scena politica, niente servirà.
Cosa possiamo fare, noi, che secondo Barnard ci sfoghiamo sui blog così non facciamo la rivoluzione? Ma vi ricordate Mani Pulite? Le monetine tirate su Bettino nel centro di Roma? La massa montante dei cittadini onesti stufi delle ruberie dei politici? Non sembrava una rivoluzione? Ma poi, quale rivoluzione non si è poi risolta in una reazione? Prendiamo quelle per antonomasia, la francese la russa e l'americana, non hanno portato presto una a un impero vero e breve e le altre a due imperi mascherati e lunghi?
No, io mi fido di più di chi fa circolare le idee che di chi cavalca la rivolta: quest'ultimo potrebbe essere stato sodale al re deposto fino a ieri, potrebbe esserlo al nuovo re da domani.
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E allora Craxi. Sono passati un po' di anni, scrivo soprattutto a beneficio di quelli tra i pochi che mi leggono che hanno meno di 35 anni, e quindi ricordano poco o niente degli anni 80. Che Bettino sia stato un ladro lo dicono sentenze definitive e quindi si può ripetere liberamente. L'argomento capzioso di questi giorni è "però, la sua azione politica". Ed è qui che è prezioso Travaglio: io posso ripetere quanto mi pare che il Craxi politico è stato anche peggio del Craxi ladro, ma i suoi dati mi aiutano a Roma si dice una cifra. Il pezzo va letto con attenzione, ci parla di come quella cricca, oltre che rubare per se, ridusse il bilancio dello stato a un colabrodo per mantenere il sistema di potere che aveva creato. Se avete patito le finanziarie lacrime e sangue di Ciampi e Prodi, dovete maledire Craxi: il debito pubblico con il suo PSI al governo triplicò in pochi anni. Quando applaudite Brunetta che se la piglia coi fannulloni, ricordatevi dei megaconcorsi indetti dal pentapartito per accaparrarsi voti, stesso motivo per cui venivano approntati promozioni di massa, condoni edilizi e fiscali, moltiplicazioni di enti e istituzioni. Tra parentesi, Brunetta era proprio socialista. E gli italiani? incassavano il posto per il figlio, il piano in più per la figlia, l'aumento per papà, la tv commerciale e la paghetta, la Milano da bere e la macchina nuova, le cure termali per tutti e le tangenti per pochi, facendo finta di ignorare che si stava tutti insieme spolpando lo Stato e il futuro dei propri stessi figli. Mani pulite? Pochi artefici, per i molti alla finestra una catarsi. Il solito espediente italico-cattolico di addossare ai pochi già beccati anche i propri peccati.
Il capro espiatorio disse queste cose in Parlamento, è agli atti. Ma poi anzichè affrontare il suo fio e magari chiamare a correo i complici, scappò, non restituendo mai il maltolto peraltro. Sempre meglio che tentare di demolire la giustizia (leggete che numeri!) piuttosto che farsi processare, mi direte. E infatti l'ho detto: come ladro, fu meglio che come politico. Gli italiani, neanche due anni dopo già stanchi di pagare per le loro stesse colpe, si buttarono a pesce sul suo compare, che gli somigliava tanto e gli prometteva le stesse cose a costo ancora inferiore e senza nemmeno uno straccio di etica a intralciarlo. Lo hanno avuto, e se lo meritano tutto.
Ma io stavo parlando ai ragazzi: occhio, che questi millantano doti di statista a un delinquente. Che almeno non si sottrasse ai processi, si sottrasse alla pena. E rubava per se e per i suoi amici distribuendo le briciole a tutti perchè non si lamentassero. Mentre questo col fumo negli occhi ci sta portando verso la bancarotta senza nemmeno averci prima fatto spiluccare qualcosa...  Quello almeno vi avrebbe assunto alle Poste, prima...

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