venerdì 22 aprile 2011

LA SAI L'ULTIMA?

Ho letto - la folgorazione arriva come spesso capita dalla satira - questa battuta (del tipo "a traduzione di pensiero") di Andrea Michielotto su danieleluttazzi.it:
1. Il Ministro Romani: "L'emendamento del governo al DL omnibus abroga tutta la normativa che concerne il programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio sul territorio nazionale di impianti nucleari e quindi vengono abrogate esattamente tutte le norme che sono oggetto del quesito referendario"
2. Il Ministro Romani: "Vogliamo che il referendum sul legittimo impedimento non raggiunga il quorum"
Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, niente supererà in efficacia ciò che questa scudisciata mostra nella sua nuda rappresentazione: se una torma di ignoranti in malafede, che si professavano nuclearisti per lucrare assieme ai palazzinari sulla costruzione di impianti pericolosi quanto inutili a nemmeno intaccare i nostri problemi energetici, si scoprissero oggi antinuclearisti per non contrapporsi la quasi totalità dell'opinione pubblica profondamente scossa dal disastro giapponese (ufficialmente "oltre il livello Chernobil", ormai...), sarebbe ancora una cosa accettabile per quanto grave, invece il motivo è perchè la mobilitazione che ne risulterebbe porterebbe alle urne il 12 e il 13 giugno abbastanza gente da far superare il quorum anche agli altri due referendum, quello per l'acqua pubblica e quello contro il legittimo impedimento. Anche quando pare piegarsi alla dialettica democratica, dunque, il nostro premier agisce animato esclusivamente dall'interesse personale. Se questo significasse davvero l'abbandono definitivo del modo più caro e meno sicuro di produrre energia elettrica, però, ci sarebbe lo stesso da rallegrarsene; invece è quasi certo che, dopo aver messo il cappello (verde) sull'onda dell'antinuclearismo, alla prima occasione rimetteranno il caschetto da costruttori, ricicceranno con l'indispensabilità e la sicurezza delle centrali a fissione, e toccherà rimobilitarsi per tentare di fermarli...
Come faccio quando l'argomento lo merita, vi lascio con un po' di link di approfondimento, ma non prima di avere citato un'altra battuta di satira (di Niccolò Dionisi, sempre dal blog di Luttazzi), questa squarciante il velo davanti alla realtà di un Paese ridotto al livello di una vecchia barzelletta che non fa ridere:
Il partito del premier deposita una proposta di legge per riformare l'articolo 1 della Costituzione. Il testo passerà da "L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro" a "Ci sono un francese, un tedesco e un italiano"
Per saperne di più su nucleare e dintorni:
  • Agoravox, ovvero dietro lo stop al nucleare;
  • Cabras e Greenreport, ovvero c'è il trucco e c'è l'inganno;
  • Cianciullo, ovvero per sicurezza adesso usano lo stesso trucco dilatorio per l'acqua così per il solo legittimo impedimento non va a votare nessuno;
  • Lameduck, ovvero vuoi vedere che sono tutti verdi?
  • Donadi su Il fatto, ovvero l'acqua senza nucleare non dovrebbe bastare a raggiungere il forum, ma hanno tentato di bloccare anche questo referendum;
  • Climalteranti.it, ovvero le cinque lezioni di Fukushima;
  • Travaglio, ovvero Napolitano almeno stavolta non firmare;
  • Scacciavillani, ovvero pure col petrolio stiamo rischiando;
  • Quaglia, ovvero com'è che sul nucleare che è davvero pericoloso ci tranquillizzano e sul terrorismo che non lo è ci terrorizzano;
  • Cedolin, ovvero l'informazione generalista copre di rumore le notizie che ci interesserebbero, ovvero Fukushima sotto silenzio;
  • Cado in piedi, ovvero due conti fatti dicono che il fotovoltaico è competitivo;
  • la foglia artificiale, ovvero figuratevi se un po' di quei soldi si dirottassero sulla ricerca...

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