Capita in questi giorni di percepire in troppe persone, non molte in assoluto per carità ma sempre troppe, e tra loro anche qualche amico, una specie di inconfessato ottimismo. E' molto triste vedere persone a cui magari vuoi pure bene illudersi quando sei certo che saranno deluse, sei certo perché chi ha anche solo un po' studiato lo sa, lo sanno anche loro che dicono il contrario per ingannarci, che col Fiscal compact non potrà esserci nessuna ripresa, e che Matteo Renzi è lì col mandato preciso di completare la liquidazione definitiva di questo Paese, perché in un mondo con risorse sempre più insufficienti e tanti popoli nuovi che chiedono di avere un livello di vita accettabile non c'è posto per un'enclave di diritti evoluti benessere e malaffare come l'Italia.
Così capita di svegliarsi ricordando troppo vividamente un incubo appena avuto: c'è il corpo in putrefazione di un magnifico enorme elefante ucciso nel fiore degli anni, e ci sono i parassiti naturali del suo pelo che continuano a bisbocciare del tutto ignari che la fonte della loro esistenza, che loro credono stia esattamente come prima, in realtà è già è morta. Anche se in verità a qualcuno di loro è venuto in mente, chissà dalla temperatura o da un vaghissimo odoraccio. e ha provato pure a dirlo agli altri, ma quelli sono troppo impegnati a nutrirsi sgomitando per ascoltarlo, magari lo lasciano parlare fingendo di farlo, quando non lo zittiscono proprio. La metafora è fin troppo chiara, i parassiti siamo noi italiani e l'elefante il fu belpaese, oppure rispettivamente tutti gli uomini e nostra madre terra.
Altre volte abbiamo rimarcato che senza un nuovo "moltiplicatore" siamo condannati alla decrescita, che potrebbe essere "felice" se fosse governata da tutti i terrestri con saggezza ed equanimità, ma ciò in fondo specie in tempo di crisi non è umano quindi ce l'avremo infelice, anzi è esattamente ciò che è già iniziato, il progetto globale della cui costola italiana il Cicciobello fiorentino è l'ultimo esecutore.
Poi capita che ti invitino su Facebook alla presentazione di un libro che analizza il fenomeno del boom dell'energia fotovoltaica in Italia negli ultimi anni. E' vicino Siena, sabato 22 febbraio nel pomeriggio, se siete da quelle parti è anche una bella passeggiata. E che non potendoci andare ti riprometti di cercare il libro e di fargli quel minimo di pubblicità che puoi, perché hai la sensazione che se la meriti. Lo chiamavano il paese del sole, si chiama, su IBS è scontato.
Forse c'è una speranza, magari per chi viene dopo di te, che l'elefante torni a respirare. Bisogna almeno cercare di capirlo...
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