venerdì 28 febbraio 2014

DA CHE PARTE?

Da Romolo in giù, tante volte la Storia ha tracciato un solco,
lasciando agli uomini solo la scelta della parte da cui stare...
Mia madre, 83 anni, agricoltrice per passione in zone dove sarebbe dura per un uomo giovane, oggi se n'è uscita con una domanda disarmante: "ma pirchì 'u governu non stampa un pocu 'i sordi?", che credo senza bisogno di traduzione si capisca come centri il problema. Sono cose di cui parlo da un po' sul blog, ma con mia madre devo spiegargliele a voce, e in dialetto: è tutta un'altra roba... Mamma non lo fa perché non può più farlo, la nostra moneta è l'Euro e la stampano in Europa: è per questo che ti dico che la prossima volta devi votare Grillo, perché sono tutti gli altri che ci hanno portato a questa situazione e lui l'unico che dice cose che possono tirarci fuori. "Eh ma chiddu è n'autru fanfaruni!". Mamma intanto certe cose le dice, gli altri dicono e fanno il contrario, e tra un po' ci taglieranno pensioni e stipendi...
Ecco intanto spiegato cosa significa disporre per intero della potenza di fuoco dei mass-media nella politica di oggi: la gente semplice non deve sapere nulla di qual'è l'unico vero discrimine della politica possibile oggi, la sovranità monetaria, e deve invece subire un martellamento di messaggi sulla natura antidemocratica conflittuale e poco concreta del Movimento 5 Stelle. Se questo sarà sufficiente all'oligarchia per mantenere il potere lo vedremo presto: dipende in sostanza dall'andamento della crisi nei prossimi mesi. In parole povere, se Renzi o chiunque altro al suo posto sarà costretto a onorare il Fiscal Compact, a fine anno dovrebbero arrivare anche da noi provvedimenti "di stampo greco" che dovrebbero aprire gli occhi anche ai ciechi (già qualche antigrillino feroce comincia a svegliarsi...) e portare il M5S davvero al 51%; se invece un qualunque miracolo facesse davvero partire la ripresa, avremmo il definitivo sgonfiamento del moVimento. E' chiaro che anche da pagine come queste, da oltre un anno col suo simbolo in home, non possiamo che sperare in quest'ultimo scenario, mentre però ci teniamo pronti al primo e molto più probabile.
In tutto questo la questione dell'ostracismo ai dissidenti è, come altre prima, solo materia di sguazzo per miopi commentatori da social network, che guardano al dito delle contraddizioni interne e della presunta antidemocraticità destrorsa dei grillini senza vedere la luna della impressionante catena logica di misfatti colposi e dolosi in seno alla classe politica e anzi direi dirigente italiana che negli ultimi decenni ci ha portato a questo punto. Una successione di eventi e scelte deleterie tale da giustificare ampiamente chi ha una percezione di questo momento storico come sovrapponibile per analogia al periodo tra verso la fine e subito dopo l'ultima guerra: il fascismo ne aveva combinante tante che per un po' il quadro politico si è trovato diviso non tra destra e sinistra ma tra chi voleva ricostruire il Paese attorno a un sistema di valori antitetico a quello che lo aveva distrutto e chi no. In casi del genere, chi pensava che "però con Mussolini i treni arrivavano in orario!", per usare un luogo comune diffuso, non aveva posto in Assemblea Costituente, giusto? Ebbene, chi filosofeggia su Grillo autoritario ed epurazioni, grillini di destra o sinistra, dialoghi con Bersani e magari Renzi, e altre minchiate del genere, dimentica che il moVimento nasce e cresce sulla base di una domanda prepotente nell'Italia di oggi: rompere definitivamente con il modo di fare e pensare che ci ha portati a questo punto. E' una cosa non negoziabile, o sei dentro o sei fuori.
Qual'è il messaggio "forte" del grillismo, quello su cui si fonda il successo avuto fin qui e quello che potrà avere in futuro? Non si può fare politica per più di dieci anni, non ci si può arricchire facendo politica, non si può combattere la corruzione cedendo la sovranità monetaria, anzi si deve recuperare quest'ultima e usarla per un piano di lavoro e se no reddito minimo per tutti. E il resto del programma declinato a valle di questi principi. Irrinunciabili. Chi parla di crescita mentre mette Ministro dell'Economia un ortodosso convinto delle attuali politiche monetarie restrittive, parla di scuola mettendo all'Istruzione una che come prima cosa intende sbloccare gli incostituzionali finanziamenti alle scuole private, alla Semplificazione la nuora di Napolitano (semplice fare carriera così, no?), lo capite o no che è un bugiardo truffatore? No? Cavoli vostri. Mi spiace solo che quando taglieranno i vostri stipendi avranno già tagliato anche il mio, che sto dalla parte giusta della Storia e non me lo merito. E che se e quando riusciremo a raddrizzare la baracca vi salverete anche voi, che ciechi e sordi state dalla parte sbagliata e non ve lo meritereste.
Chiudo con due frasi da due pezzi di Lameduck, perché ci azzeccano proprio e non riuscirei a dirle meglio:
  1. Prima o poi sarà inevitabile anche arrivare alle chiappe degli statali, privatizzare le partecipate, decimare sanitari pubblici e insegnanti, postali, smantellare i loro sindacati venduti, mandare a lavorare i dignitari di partito e quelli che campano sul fatto che avevano il nonno partigiano. A quel punto vedremo se l'elettorato democristocomunista di merda si accorgerà di quanto aveva ragione la classe operaia ad aver voltato le spalle per prima e a schiacciare la testa a questo orrendo serpentone metamorfico che è la sinistra italiana. E' la loro maledizione. Si sono venduti ma prima o poi dovranno urlarlo ai quattro venti. Saranno esposti con tutte le vergogne di fuori. Nudi nella loro infamia di vermi traditori collaborazionisti. Loro sperano che arrivi il deus ex machina, che la Germania magari decida di lasciarci andare o che la Francia di Marine rovesci il tavolo europeo, e sono convinta che, in tale evenienza, tengano pronta la carta Prodi che, come ci ha portato dentro la camera a gas, potrebbe tirarcene fuori, passando paradossalmente dal ruolo di carnefice a quello di salvatore della patria. Sarebbe la beffa più atroce e non me lo auguro proprio perché questi meritano di pagare per ciò che hanno fatto con la scomparsa totale e definitiva dalla politica. Che il PD sparisca per sempre dell'ignominia e le sue rovine morali siano cosparse di sale. (leggi tutto)
  2. Vi rode che a fare l'opposizione in questo paese sia l'ex comico? Non è un problema suo. E' di coloro che preferiscono fognare, recitare supercazzore o restare imprigionati nel dilemma se uscire da destra o da sinistra. Gli italiani, che non concepiscono la critica al potere, tanto meno al regime, e non a caso si sono fatti vent'anni di fascismo e poi quaranta di democristocomunisti più venti di berluperonismo, rabbrividiscono di fronte allo spettacolo dello smutandamento dell'imperatore e si fanno convincere dai suoi servi a scandalizzarsi. Io invece godo e ringrazio Beppe Grillo di essere l'unico a steccare in questa orchestra di filarmonici perfettini, di fronte ad una platea di idioti che accettano di farsi fottere per due euro. Sul GRA questo sarebbe visto come concorrenza sleale. (leggi tutto)

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