mercoledì 11 aprile 2018

UN FILM GIÀ VISTO

Normalmente non pubblico integralmente testi altrui, preferisco semmai infarcire i miei post di link che vi invito a seguire, presi sia dai siti di controinformazione che consulto abitualmente (e trovate in colonna destra, con l'occasione implementata) sia da altrove. L'eccezione di oggi è perchè la scelta comune di molti dei siti che vedete in firma è di riportare pari pari un testo. Dell'argomento sapete come la penso: ci hanno raccontate tante di quelle palle che ormai è come si diceva "diligenza del buon padre di famiglia" invertire "l'onere della prova", non credendo mai in prima battuta a quello che racconta il mainstream, ma semmai soltanto dopo prove schiaccianti, forse. La penultima cazzata era quella della ex spia russa e sua figlia avvelenati col gas da Putin in Inghilterra, bufala patentata ma col cavolo che danno alla smentita la stessa eco che hanno dato alla notizia che ci ha tambureggiato per giorni e giorni. L'ultima riguarda, di nuovo, i presunti attacchi chimici di Assad. Se qualcuno ancora ci crede, si faccia vedere da uno bravo, e intanto i suoi cari avviino pure le pratiche per la seminfermità mentale, non si sa mai. Io intanto, nel mio piccolo, sottoscrivo il seguente appello (la firma in calce non la aggiungo solo per non passare per megalomane, visto il livello delle altre):
Comunicato Congiunto Blogger Italiani
La situazione militare in Siria e attorno ha ormai raggiunto il livello di guardia. Il presidente americano si accinge a prendere decisioni la cui portata e la cui pericolosità sono inimmaginabili. Le accuse ad Assad di avere bombardato con armi chimiche il centro di Douma non sono né provate né sensate. Il rischio di uno scontro diretto con la Russia, su qualcuno degli scenari che sono già da tempo in fibrillazione, è imminente. La Russia ha già messo in stato di allarme tutte le sue difese, su tutti i fronti. Di fronte al silenzio e alla menzogna del mainstream italiano e occidentale, noi blogger italiani facciamo appello, tutti insieme, ai partiti italiani, affinché si esprimano immediatamente chiedendo al nostro alleato principale di non commettere altre sciocchezze e di attendere il risultato di una commissione internazionale che accerti le responsabilità. Washington non può essere il giudice supremo. Né vogliamo correre il rischio di essere trascinati in guerra senza sapere il perché. Per questo pubblichiamo, tutti insieme, questo comunicato. Abbiamo ormai la forza informativa congiunta non meno grande di un grande quotidiano nazionale. Facciamola valere.

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