Cosa sapremmo oggi dell'antica Roma, se anche allora si fosse ritenuto accettabile costruire opere che durassero circa 50 anni? |
- di chi si lamenta da anni della demolizione controllata dello Stato operata purtroppo principalmente proprio dal cosiddetto centrosinistra
- e di chi comunque è indotto dalle sue vicende di vita a passare e ripassare su strutture come quella appena crollata e non è che ora può smettere.
Proprio per questo, per il secondo punto, occorre adesso che il governo metta da parte ogni indugio e colga l'occasione per attuare il mandato popolare, che poi non è altro che il massimo comune denominatore tra i programmi che ha fatto si che le due forze da avversarie alle urne siano diventate compagne di governo. Il popolo, cioè, esige una forte discontinuità con quanto propinatogli negli ultimi decenni, e lo fa in grande (e crescente, a dispetto del monopensiero piddino-eurista-liberista che ancora spadroneggia nel mainstream) maggioranza. Vuole cioè che si riportino allo Stato italiano tutte le infrastrutture di base dolosamente svendute ai privati spesso in cambio di corrispettivi, si stimi quanto serve per il loro ammodernamento nonché per la riqualificazione del patrimonio abitativo delle migliaia di borghi italiani e il risanamento del territorio, si chieda la cifra corrispondente (dell'ordine di miliardi di Euro, embè?) alla BCE, e se questa nega si inizi a usare copiosamente i sempre esistenti strumenti alternativi di sovranità monetaria e si resti pronti a ripristinare una propria moneta in caso l'azione si traduca, com'è probabile, nell'auspicabile crollo del progetto di conquista non militare di una parte d'Europa da parte di un'altra che si chiama Eurozona.
I nostri nonni e i nostri padri hanno fatto l'Italia, noi l'abbiamo distrutta, dobbiamo lasciare ai nostri figli qualcosa di meglio delle macerie sporche di sangue che troppo spesso vediamo in TV.
E ora una bella dose di link di approfondimento, che ancora il mainstream è in mano al monopensiero euroliberista e finché è così cercarsele in rete è ancora l'unica maniera di reperire informazioni e letture corrette:
- Alessandra Daniele su Carmillaonline, ovvero la cosa più sconvolgente è che in tutti i telegiornali e gli approfondimenti televisivi viene costantemente riportata l'affermazione che un ponte dopo 50 anni è a fine vita come fosse un fatto scontato e non invece l'assurdità vera e propria che è, dato che se fosse vero non avremmo mai visto nessuna delle opere giunte a noi dall'epoca egizia o romana;
- Loretta Napoleoni su un libro del 2014, e sul Fatto qualche giorno fa, ovvero il bignami della storia di quel delitto che chiamano privatizzazioni in Italia;
- Guglielmo Forges Davanzati su Megachip, ovvero come e perchè esse siano a conti fatti del tutto inefficaci persino ai loro stessi obiettivi dichiarati;
- Francesco Cozzi, titolare dell'inchiesta sul crollo, ovvero come e perché è esattamente l'abdicazione dello Stato la causa prima della strage;
- Popoff, ovvero ancora sulle privatizzazioni, con zoom sul nesso tra la progettazione della costosissima Gronda e la disattenzione sulla manutenzione del Morandi (altro che la vigliaccamente rimarcata opposizione alla nuova opera come causa del crollo della vecchia, rimbalzata sui social anche da parte di tanti di sinistra che continuano a portare acqua con le orecchie al PD e al capitalismo pur di non perdere l'occasione di attaccare i cinquestelle...);
- Carlo Bertani, ovvero come e perchè occorre invece ripensare completamente il sistema nazionale dei trasporti (cosa che pure è sia dettagliatamente prevista nei programmi del m5s sia corrispondente agli interessi di quelle PMI che sono parte rilevante dell'elettorato leghista), abbandonando progressivamente e comunque disincentivando pesantemente il trasporto su gomma, e in genere privilegiando una miriade di piccole e medie opere mentre si cassano definitivamente tutte le grandi (che in effetti sono tali solo in quanto ruberie, non certo in quanto opere utili alla collettività) che invece negli ultimi decenni sono state le sole a non avere problemi di finanziamento, chissà perché...
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