domenica 22 settembre 2019

FORZA ITALIA VIVA

Tra le (in)evitabili conseguenze dell'alzata d'ingegno salviniana di questa estate che sta finendo, c'è l'alzata di ingegno dell'altro Matteo. A dire il vero ho avuto una certa riluttanza a pubblicare questo post, perché mi è subito parso che quello che pensavo io alla vista del faccione fiorentino di nuovo protagonista della scena politica lo pensavano anche tutte le altre teste pensanti, e quelle non pensanti di solito non seguono questo blog, che non si distingue certo per facilità di lettura. Ma siccome qualcosa di pleonastico ogni tanto me la posso concedere anch'io, vi dico come la vedo.
Dall'Europa hanno fatto capire anche a quelli che non l'avevano capito (come molti cinquestelle, mentre Conte forse fingeva e Salvini sicuramente), che certe cose semplicemente non sono negoziabili. L'Italia probabilmente non è mai stata un Paese a sovranità piena: è nata perché faceva comodo agli inglesi che hanno usato allo scopo uno Stato fantoccio pieno di debiti, quando ha provato a fare la voce grossa se l'è potuto permettere solo grazie a un alleato così potente che forse era proprio un padrone (e invece magari non se lo poteva permettere lo stesso e all'alleato ha causato infatti più problemi che altro), poi si è potuta affrancare da quel padrone solo affidandosi mani e piedi legate a un altro padrone ancora più potente e crudele (anche solo per contabilità di morti innocenti sulla coscienza, altro che Olocausto, se il numero contasse qualcosa, e non è così ma allora non lo è mai), grazie alla cui benevolenza pelosa (eravamo la sua portaerei in funzione antisovietica) abbiamo avuto forse gli unici trent'anni di vero sviluppo in secoli, finita la quale gira gira siamo finiti nelle grinfie dello stesso padrone di prima, che nel frattempo ha imparato la lezione e quindi dissimula il proprio dominio con belle parole edificanti, tipo "unione" e "democrazia", non importa se svuotate di ogni significato tanto i grulli sono sempre tanti. Che cosa si erano messi in testa ora gli italiani, portando al governo un partito che diceva di voler fare un referendum sullo strumento che ha consentito il quarto Reich e uno che (dimenticandosi di avere votato per il pareggio di bilancio in Costituzione) imbarcava addirittura degli economisti antieuristi ?
Solo che ormai si sa che l'imperio funziona meglio se dissimulato, non serve imporlo con le cattive. Una parolina all'orecchio dell'uno, e quello capisce che la prossima manovra che avrebbe dovuto votare gli avrebbe fatto perdere troppi voti, e fa cadere il governo per fare il pieno all'opposizione, dove può dire quello che gli pare senza dover dimostrare di volerlo e poterlo attuare davvero, ammesso che il giochino gli riesca. Una all'orecchio dell'altro, e quello capisce che tanto è spacciato, il 33% la prossima volta se lo sogna, quindi tanto vale sfruttarlo in termini di seggi fino a che dura, pazienza se imbarchi il nemico numero uno e ti rimangi l'antieurismo d'antan. Ma siccome l'operazione è tanto difficile quanto necessaria, perché gli italiani un altro Monti subito subito non l'avrebbero proprio digerito, e i giubbetti gialli nelle macchine sono obbligatori anche da loro, ecco che entra in gioco quello che serve: un bel democristiano come quelli di una volta, viscido e pronto a tutto.
Ecco come e perché Renzi ha prima speso tutta la sua residua influenza sul PD, che nell'attuale parlamento non era poca visto che era lui che guidava il partito alle ultime politiche, per spingerlo a fare da sponda ai grillini nel sostenere il Conte 2, per poi subito dopo uscire dal partito portandosi via giusto quel tot di fedelissimi che gli serve per poter staccare la spina al governo quando gli pare. Cioè, quando i padroni del vapore, stimando essere passati i rischi di rivolta popolare (e in Italia si fa presto), daranno il via libera al Cottarelli di turno. Magari, avendo intanto eletto un altro garante del padrone straniero dopo Mattarella.
"Italia viva"? Si, come un'aragosta in cottura! Con trent'anni di guerra commerciale mascherata da moneta unica ci hanno spolpato, ora devono finire il loro pasto da avvoltoi. Con la collaborazione attiva di un'intera classe politica (e dei suoi fiancheggiatori nel mainstream), che ha come solo obiettivo di ritagliarsi uno scranno abbastanza stabile vicino alla mangiatoia. Renzi non a caso ha scelto un nome già compatibile con la fusione con Forza Italia prossima ventura (d'altronde, la sua linea politica è da sempre indistinguibile da quella di Berlusconi, come anche quest'ultimo ebbe da affermare illo tempore - il titolo di questo post era facile), per "allargare lo sgabello". Tanto finché c'è ancora gente che crede all'inganno chiamato democrazia, per loro c'è un futuro. E anche quando decideranno di togliere il velo sull'inganno, scordatevi che saranno loro a soccombere, tranne magari i più fessi. E purtroppo so io a chi sto pensando...

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