sabato 28 marzo 2020
BUON COMPLEANNO, MAMMA
Mi è stato chiesto allora cosa avrei fatto io al posto del governo, provocatoriamente, e io mi sono rifiutato di rispondere in tre righe ripromettendomi di farlo qui in 20, che non va ancora bene ma è qualcosa, ed eccoci qui: l'ho fatto. D'ora in avanti, a chiunque mi interpellerà sui social risponderò linkando questo post.
Ma per essere più efficace, aggiungo un dettaglio personale, che quelli mi sa che si capiscono meglio. Mia madre il 28 marzo avrebbe compiuto 89 anni, invece è morta l'8 marzo dell'anno scorso, per aver preso l'influenza, che fino a un paio di anni prima avrebbe stroncato andando a lavorare in campagna, e invece essendo bloccata a casa dai postumi di una caduta gli era evoluta in bronchite prima e polmonite dopo. Mia sorella non è riuscita a farla ricoverare in terapia intensiva per avere la respirazione assistita. Troppo anziana perché le insufficienti strutture del profondo sud potessero dedicarle uno dei pochi posti, il ricovero finalmente è avvenuto in una struttura non attrezzata, e le cure mediche niente possono in questi casi. Come a lei, più o meno è andata ad altre 20mila persone la maggior parte anziane che in totale hanno fatto la stessa fine in seguito all'influenza del 2018/19, coronavirus o meno che si chiamasse, e a chi invoca il vaccino per il covid19 ricordo che quando arriverà sarà del tutto inutile, visto che nel frattempo tutti quelli che potevano prendere il virus lo l'avranno già preso, quasi tutti senza accorgersene eccetera. Ma ve lo faranno, eccome, e vi metterete in fila. Intanto arriverà un virus nuovo... e l'unica vera speranza per noi sarebbe se nel frattempo l'UE finisce a gambe all'aria, l'Italia sovrana vara un piano di investimenti tipo dopoguerra e ricostruisce per prima la sanità pubblica (magari togliendola alle Regioni, o meglio ancora abolendo le Regioni e ridando senso alle Prefetture). Così alla prossima epidemia siamo pronti a curare tutti quelli che serve, mentre gli altri continuano a lavorare e vivere. Ammesso che non ne arrivi una che davvero ci colpisce tutti, uccidendo una buona fetta, e allora ce ne andiamo tutti affanculo e pace.
Insomma, se Luisa avesse aspettato un anno, forse sarebbe finita nella contabilità macabra dei media che l'anno scorso non c'era, e forse invece con l'attenzione di oggi un cazzo di respiratore l'avrebbe avuto e oggi sarebbe con noi a festeggiare il suo compleanno. Certo, era vecchia. Ma anche se stanno cercando persino di alimentare il terrore evidenziando i pochi casi di morti giovani, anche l'età media dei morti di quest'anno è intorno all'ottantina. E non bisogna dire queste brutte cose, giusto?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
In evidenza
DEFICIENZA, NATURALE
Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...
I più cliccati dell'anno
-
No, non ho preso a caso, del Diluvio universale, la versione di un genio del Rinascimento Si lo so che sono concetti che ripeto, anzi ch...
-
Il titolo lo volevo lasciare in dialetto riggitano, carn'i porcu , che tanto si capiva lo stesso, ma mi pare che in italiano assuma un t...
-
Della serie " forse non tutti sanno che ", il nome Romeo , che in Italia come nome non è molto usato ma è noto a tutti grazie a un...
-
Immagine tratta da Combat-COC.org , cliccandoci sopra si ingrandisce L'argomento principe che i fautori della UE oppongono ai pochi che ...
-
L'immagine simbolo del 1° gennaio 2013 (da Strill.it ) è la metafora del fallimento del modo di fare politica che ha imperato per tren...
1 commento:
Eh cara zia Lisa, a vedere questa foto direi che sei più incazzata oggi che in occasione dell'ultimo compleanno. Di tutte le zie e gli zii dei due rami delle nobili famiglie, da cui mi pregio di discendere, so che se tu eri la preferita al contempo io ero il tuo preferito (nipote) Pasqualino. Ahh zia, cazzucazzuuu ho 66 anni e ancora Pasqualino mi chiami? Ma torniamo all' incazzatura attuale, non divaghiamo che sei stanca e vuoi riposare. Sei incazzata e ti comprendo, perché per gente come te, come voi, che ha affrontato guerra, paure, fame, fallimenti economici ma che ha saputo sempre rialzare la testa, proprio come mio padre e mia madre hanno sempre fatto, vedere lo sfacelo dell'Italia che con sacrifici e dedizione avevate costruito certo che ti fa girare le palle a ventilatore. Non posso certo biasimarti per questo, sapessi come frullano a me! Ma parlando da nipote a zia, chi te lo fa fare, prenditi una lunga vacanza, salta sulla tua fuoristrada fuoriserie fuori-di-testa e vai, ormai sei libera dai lacci e lacciuoli che legano noi vivi a metà. Divertiti e fatti sentire. Ci vediamo presto. Pasquale
Posta un commento