venerdì 26 giugno 2020

IL BAAARATRO!

Immagine dal sito Ovidio news
Sentito dire a questi facciatosta che non dovremmo lamentarci: la manovra che stanno facendo ammonta a oltre 50 miliardi, la più grande del dopoguerra. Ovviamente, il cronista che riportava la dichiarazione, avendo come tutti i suoi colleghi da tempo abdicato per campare anche al minimo sindacale di etica professionale, non si è sognato nemmeno di obiettare, o chiosare, che la manovra ammonta però a meno di un decimo del danno fatto bloccando indiscriminatamente tutte le attività economiche del Paese per fronteggiare una presunta emergenza di una zona circoscritta (quella in cui si sono riscontrati gran parte dei nuovi contagi anche in fase 2 e 3).
A guardarmi attorno, temo che resterà un sogno, ma almeno i sogni non sono ancora vietati, e io sogno che un giorno questa gente venga chiamata davanti a un tribunale a rispondere delle proprie colpe, che potrebbero andare dall'alto tradimento, ove venisse dimostrata in qualche modo la loro eterodirezione magari dietro compenso (sui piddini in realtà le prove sono abbondanti e annose, sui grillini mai me lo sarei aspettato e ben mi sta, e i presunti fondi chavisti hanno tutta l'aria di una fake news messa li a coprire ben altre provenienze e destinazioni), alla seminfermità mentale, ove si dimostrasse che davvero credevano necessario, per combattere una influenza più tosta del solito, infliggere più danni di un conflitto bellico senza avere la minima intenzione, poi, di fare l'unica cosa che bisognava fare per ripararli: uscire dalla UE (vota Paragone, non mi fido più nemmeno di Di Battista) e stampare soldi. 
Ma intanto che sogno resto sul dettaglio, e vi parlo di alcune cose spicciole (di cui una mi riguarda da vicino), casomai aveste ancora bisogno di convincervi che siete guidati da criminali o da deficienti, e non si sa cosa è peggio delle due cose.
Editoria. Già l'Italia non era un posto dove si leggeva molto. Ma i dati dell'impatto del lockdown sull'industria del libro sono da bombardamento a tappeto: dimezzati persino gli acquisti on-line, che in altri settori sono stati gli unici a resistere, in libreria siamo attorno a un taglio di due terzi. Il fatto che la promozione editoriale del mio Sushi marina si sia svolta nel mese di febbraio (ho preso uno degli ultimi aerei da e per Reggio per presentarlo) è solo una gocciolina nel mare, ma per me, capirete, conta: non che contassi di farne un best seller, ma un "che sfiga!" lasciatemelo dire. E poi magari cercate di procurarvelo da qualche parte, vi giuro che amaro ma si ride, vi volerà tra le mani.
Vaccino. Siamo alle barzellette. Un qualunque farmaco perché venga inserito in prontuario necessità mesi o forse anni di sperimentazioni in doppio cieco: si prendono due gruppi di malati statisticamente simili e a uno si somministra il farmaco all'altro solo eccipienti, senza dire a nessuno cosa gli si è dato, poi si confrontano statisticamente i risultati. L'ho detta semplice, e un po' più complicata ancora è con gli effetti collaterali e le controindicazioni. Questi, tradendo la loro intenzione primigenia, vogliono iniettare ai nostri figli un qualcosa testato in fretta e furia: attenzione, ce n'è abbastanza per un classico "dovranno passare sul mio cadavere". Anche perché: (1) questo virus non è pericoloso per i giovanissimi, (2) quello che girerà l'anno prossimo sarà come minimo quel tanto diverso che il vaccino sarà inutile, e (3) pare che le zone dove c'è stato il livello di contagi e mortalità che ha spostato le medie nazionali siano proprio quelle dove poco prima era stata fatta una massiccia campagna di vaccinazione antiinfluenzale. No pasaran!
Distanziamento. Per le stesse ragioni di cui sopra, costringere i nostri figli a stare a scuola senza toccarsi o abbracciarsi, magari separati da plexiglas, o peggio di peggio per ore con la inutile e anzi perniciosa mascherina, è una follia da combattere in ogni modo. Anche senza condividere il timore che si tratti proprio di manovre volte a cambiarne le attitudini sociali, leggi impecoronirli fin da piccoli, è una impostazione da sperare fino alla fine che non passi, e se no combattere con tutte le forze. . 
Economia. Non ci sono cazzi. Se ci sarà ancora consentito di votare in libere elezioni, dobbiamo sostenere qualunque schieramento che si dichiari apertamente, convintamente, motivatamente e senza equivoci, di ispirazione keynesiana. Non riusciremo a cambiare i trattati UE in modo che ce lo consenta, arrendiamoci e molliamola. E qualunque altro discorso, quindi in primis tutte le fesserie che Conte e sodali strombazzano in tutti i TG ogni giorno, sono bugie patentate, fumo negli occhi che ha come unico obiettivo confonderci e prendere tempo, fino a che, avendo chiesto altri prestiti in qualunque forma sia, non sia troppo tardi. A quel punto ci toglieranno gli ultimi contratti di lavoro garantiti, la casa, e i risparmi privati. Vedrete, e io vi dirò che ve l'avevo detto, senza pietà. Anche prima di questa cosa che ha avuto l'impatto di una guerra mondiale, ma a maggior ragione dopo, serviva una banca centrale vera, che stampi i soldi che servono e li inietti nell'economia reale, non in quella finanziaria come fa la BCE. Anche se siete europeisti, e vorreste che questa banca fosse la BCE stessa, arrendetevi al concetto elementare che non essendo questa cosa utile a tedeschi e sodali non ce la concederanno, e dobbiamo fare da soli, o uniti agli altri Paesi mediterranei. Non c'è alternativa: o questo, o il baratro.

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