mercoledì 1 luglio 2020

RADIOCIXD 22: STANCAMI STANCAMI MUSICA

E' sbreccato, ma con un buon piatto suona ancora.
Non è solo per il relativo successo dei post di Pasbas su garibardo e questione meridionale, che oggi recensisco Mimmo Cavallo, il più meridionalista dei cantautori, più ancora di Eugenio Bennato se ha senso questa misura. Magari pensate di non conoscerlo, ma alcuni dei suoi brani degli anni 80 sono state delle hit assolute, sia in tema, come Siamo meridionali e Uh, mammà! (occhio che il video è assolutamente da non perdere, così vintage da risultare tenero), che fuori tema, come quella Caffè nero bollente con cui si rivelò al grande pubblico una certa Fiorella Mannoia. Quindi ora avete capito di chi parlo.
Dopo quei successi estremi, il Nostro si è segnalato per una dichiarata vocazione non-commerciale, ragion per cui ha differenziato la sua carriera, mantenendo però il contatto con la musica popolare sia come autore di alcune star della nostra musica, come le sorelle Bertè, Gianni Morandi o 
Giorgia, che con suoi album tanto rari quanto di qualità, tra cui appunto un concept contro la narrazione ufficiale dell'unità d'Italia fatto uscire proprio nel 2011.
L'ellepì di cui vi parlo oggi è però del 1982, subito dopo i succitati successi. Non li ripeté, come singoli brani, ma l'album nel suo complesso è forse il suo migliore, anche come vendite, e anche grazie ai lanci reiterati di quel Mister Fantasy di cui vi ho già detto a proposito degli Eurythmics e vi ridirò quando vi parlerò di Flavio Giurato e Sergio Caputo (è una promessa). Stancami stancami musica, infatti, è un (divertente) concentrato denso di contenuti: 8 brani, come si usava ai tempi del vinile, ma tutti notevoli. Trovare i tube delle tracce originali è un'impresa, per cui se non avete come me il vinile dovete accontentarvi in alcuni casi di versioni live o recenti.
1. Stancami stancami musica
Le invettive contro i "giovani d'oggi" sono vecchie come l'umanità, o almeno come la scrittura, ma solo le migliori possono essere lette in qualsiasi epoca restando attuali. Questa infatti sembra scritta oggi, e inoltre può vantare l'allora non scontato vaticinio sulla deriva di Repubblica, che ai tempi a noi sembrava un quotidiano progressista...
2. Tutto quello che farai...
Niente, ho trovato solo una versione live, per fortuna con la stessa Mia Martini che impreziosiva già la versione studio, di questa canzone d'amore. Che è un esempio di come si possa scriverne una senza essere retorici e banali.
3. Giù le mani
"Il sud è un figlio sporco", si, ma è anche "un'altra cosa": "è festa", e allora "giù le mani" dal nostro meridione. Un gospel veloce, su cui scatenarsi e urlare la propria protesta.
4. Buon Natale Angelina
Vedi il punto 2: Cavallo, se avesse voluto, il mestiere lo avrebbe avuto, per fare i soldi con il pop romantico, restando comunque su un livello qualitativo ignoto per il genere.
5. Aria di Risorgimento?
Questa canzone già dal titolo anticipa le tematiche che invece Mimmo preferirà, arrivando ad accompagnare le tournée teatrali terroniche di Pino Aprile. Mentre nel ritornello chiarisce molto efficacemente che non di soffiare sull'odio si tratta, ma proprio di mettere le basi per un nuovo reciproco e reale volersi bene basato sulla verità storica.
6. Canto da galera
Brano interlocutorio, che ci culla come sopra una nave che spingiamo a braccia, etimologicamente prigionieri.
7. La civiltà del cotone
E' il mio brano preferito: un intimo manifesto ateo, per i "nazisti in ritardo" che siamo, magistralmente musicato ad accompagnare i cambi di clima.
8. Una canzone commerciale
Questo è invece il manifesto della poetica "cavalliana": non potevamo saperlo, ma avrebbe mantenuto quello che dice. Il prossimo album sarà sei anni dopo, avendo perso tutto l'avviamento di questi tre anni fortunati, e gli altri saranno ancora più rari. Chapeau!
.

8 commenti:

pasqbass ha detto...

Da Cugino a cuGino,Cavallo chi era costui? Mai sentito ma davvero interessante. a) sound vario che spazia dall'elettronica battiatiana (basso campionata e batteria elettronica) nel pezzo 5, alla ballad dal vivo colla bellissima Mia (con echi di prog alla PFM) al countryrock del pezzo 3. b) testi molto interessanti; sul cinque che ovviamente approvo non concordo su

pasqbass ha detto...

una frase ricorrente "vogliamoci bene". Bene una minchiazza, l'unico modo che ha un popolo per definirsi tale è elaborare una storia condivisa (vedi Germania post-nazismo) e insegnarla soprattutto nelle scuole. risorgimento e fascismo non sono mai stati digeriti dagli italioti, mai. Quindi bene una minchiazza e avanti tiriamo fuori l'odio atavico come in uno psicodramma dell'intero sud, terra di conquista e prima colonia degli infami piemontesi. Si l'odio può stimolare la discussione, far rivisitare la storia correttamente e finalmente costringere i ladroni a porgere sdentite scuse a tutto il Sud. Artro che volemose bbene, sticaxxi!!

pasqbass ha detto...

Ultima cosa ma non meno fondamentale: vanno richiesti i danni di guerra, Gaete lo ha fatto qualche anno fa.

pasqbass ha detto...

Gaeta ovviamente.

cugino ha detto...

Pas, a me sa che invece Cavallo voleva dire proprio quello che dici tu: per volersi bene, occorre mettere un punto interrogativo al risorgimento. Considera che diceva queste cose nel 1982, quando ancora non le diceva nessuno, e a 30 anni, quando ancora hai speranze: decenni dopo, ha scritto un album ad accompagnare in tournée primo aprile che potresti sottoscrivere parola per parola, c'è persino un brano che si chiama garibardo. E' un grande, merita tutta l'attenzione.

cugino ha detto...

Pino Aprile, non primo aprile, maledetto t9

pasqbass ha detto...

Come dicevo nel commento musicale è un musicista eclettico che ha pescato molto dai '60 e dai '70, "rubando" non mai copiando. E' un musicista vero non un canzonettaro, la mia è solo "mancanza di ignoranza", se mi dessi delle indicazioni discografiche potrei cercare anche i vinile originali. PS "Il buon uso del tradimento" di Seneca potrebbe essere modificato nel "Il buon uso del giusto odio".

cugino ha detto...

se solo seguissi i link... a garibardo ho fatto quello diretto, e nel link a wikipedia c'è tutta la discografia... il disco del 2011 che potresti avere scritto tu è Quando saremo fratelli uniti

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